Capitolo 7

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Il mattino arriva velocemente e con esso arriva anche il momento di parlare con Carlos. L'ultima volta che ho parlato con lui, non è stato molto gentile. Spero che almeno oggi sia di buon umore.

Sono le 9, direi che posso rimandare la chiamata alle 10 e mezza. Mi alzo dal letto e vado verso il bagno per dardi una sciacquata alla faccia. Dopo aver indossato un paio di jeans e una felpa, scendo in cucina per fare colazione. Lì incontro Carola con mio nipote Sergio jr, prendo dei cereali con del latte e mi siedo di fianco a mia cognata.

"Buongiorno Bella, dormito bene?" mi domanda Carola

"Si, anche se la mia dormita è durata troppo poco per i miei gusti"

"Quando hai intenzione di chiamare Carlos?"

"Ho rimandato la chiamata alle 10 e mezza"

"Spero che lo chiamerai davvero, tuo fratello è preoccupato non vuole che i giornalisti diano l'idea che tu sia una poco di buono"

"Non succederà, o almeno lo spero. Parlerò con Carlos e vedremo cosa fare"

"Buona fortuna"

"Zia dopo giochi con me?" mi domanda mio nipote

"Certo piccolino, faccio una chiamata e dopo sono tutta per te" dico sorridendo

"Adesso però devi fare colazione" dice Carola a Sergio jr

"Va bene mamma"

"Buongiorno" esclama mio fratello entrando in cucina

"Buongiorno amore" dice Carola mentre da un bacio a Sergio

"Buongiorno Bella, oggi pomeriggio ti va di venire a sciare con me oggi pomeriggio?"

"No, vorrei evitare di rompermi una gamba... o due" esclamo mente finisco la ciotola di cereali

"Non essere così drammatica, è successo solo una volta"

"Soltanto perché quello con la gamba rotta non eri tu" commento lanciandogli un'occhiata

"Ok ok forse non stai esagerando"

"Adesso se non vi dispiace ho una chiamata importante da fare" dico uscendo dalla cucina

Salgo le scale e dopo aver attraversato il lungo corridoio ed entro in camera. Manca ancora un po' di tempo prima di chiamare Carlos, quindi decido di svuotare la valigia e riporre i vestiti nel grande armadio e di rifare il letto.

Dopo alcuni minuti mi rendo conto di non poter più rimandare, devo fare quella chiamata.

Prendo il cellulare e scorro la rubrica fino al suo nome, in quel momento un brivido mi scorre lungo la schiena, "Non è così difficile, parleremo al massimo 10 minuti" penso tra me e me. Nonostante quel pensiero impiego almeno un quarto d'ora per raccogliere il coraggio di schiacciare quell'icona a forma di telefono.

Mi siedo sul letto a gambe incrociate, i secondi che passano prima che Carlos risponda sembrano ore.

"Ciao Carlos" dico un po' impacciata

"Ciao" risponde con tono un po' scontroso "Perché mi hai chiamato?"

"Beh, credo che tu abbia letto le ultime notizie su di te, soprattutto la foto fuori dal club"

"Si, non sei la prima a chiamarmi per quella foto"

"Io non ti chiamo per lo stesso motivo degli altri. Ti ho chiamato per chiederti cosa vuoi fare."

"Intendi se voglio far sapere all'intero mondo che sei tu la ragazza nella foto?"

"Esatto" dico torturandomi le dita

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