Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
" she's the one who's scaring me " chapter 6 ▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃
— JJ's pov —
Portammo John b allo chateau per farlo riprendere, Kat voleva portarlo in ospedale, ma John b non volle.
Presumo che Kat non avesse dormito quella notte. l'avevo sentita andare in bagno circa 3 volte, e non aveva bevuto chissà quanto.
Inoltre, non voleva parlare con noi, soprattutto con me e John. l'unico di cui si faceva avvicinare era Pope, non penso fosse arrabbiata con Kie, ma la evitava, credo non volesse ulteriori problemi.
Eravamo tutti seduti fuori a parlare dell'accaduto di ieri sera, tutti tranne Kat, che probabilmente stava ancora dormendo.
«io me ne tiro fuori, Peterkin dice che se sto alla larga dalla palude mi da una mano con i servizi sociali» disse John.
Peterkin era venuta allo chateau di mattina presto per parlare con John b, quando ancora tutti noi dormivamo. Solo John b, per puro caso, era ancora sveglio.
«e tu le credi?» domandai.
«si le credo JJ.»
«quella è una poliziotta John b, credi ad una poliziotta?» continuai piuttosto irritato.
«se sto lontano dalla palude per un paio di giorni mi aiuterà, di certo non mi aiuta il fatto che tu abbia sparato!» lo stronzo non ha capito che se non fosse stato per me a quest'ora sarebbe bello che andato?!
«sai cosa avrei dovuto fare? avrei dovuto lasciare che Topper ti affogasse» ammisi.
«va bene finitela adesso sembrate due bambini» aggiunse Pope.
«si perchè Topper mi stava affogando?» domandò.
ma figurati, non voleva farti rimanere disidratato. ma che cazzo di domanda è?!
«sembrava proprio di-»
«sì grandissima testa di cazzo» mi interruppe Kat facendo il suo ingresso.
Era in piedi davanti a noi a braccia conserte, non sembrava avere per niente una bella cena.
Aveva gli occhi gonfi e rossi con ancora qualche residuo di trucco sotto essi e indossava una felpa grigia, enorme per la sua statura, così enorme che le arrivava quasi alle ginocchia.
Kie le si avvicinò immediatamente.
«ehi, stai bene?» le chiese con fare amorevole.
«sto bene» rispose soltanto, forzando un piccolo sorriso.
«siete due completi idioti.» si giró con fare di rimprovero riferendosi a me e John b.
«mi volete dire dove cazzo avete preso una pistola?» continuò seria.
Nessuno le aveva ancora raccontato niente della storia del Grady White, ma Kat non era stupida, che glielo avessimo tenuto nascosto o meno lo avrebbe scoperto comunque.
«non sono cazzi tuoi» le rispose John b cambiando completamente i toni.
«non sono cazzi miei?! viviamo sotto lo stesso tetto, siamo fratelli, se fai una mossa sbagliata ci sono dentro anch'io!» continuò lei.
«non sei nella posizione per dire certe cose sorellina» gli rispose a tono John.
«di che cazzo stai parlando?» domandò lei.
«di che cazzo sto parlando?!» le urlò contro John avanzando verso di lei.
«sei una stronza, ed egoista!» disse prima di spintonarla bruscamente.
«che cazzo John b!» disse Kie allontanando Kat dal fratello.
«ma che cazzo ti prende?!» dissi prendendolo dalla spalla.
non capivo perché l'avesse attaccata in quel modo di punto in bianco. oggettivamente, non aveva fatto niente di male.
«è inutile che la difendete. sei una fottuta stronza!» le urlò ancora.
«vaffanculo!» urlò lei di rimando, cercando di saltargli addosso. Kie la prese e io mi misi davanti John prima che potessero uccidersi a vicenda.
«vaffanculo tu, rischio di perderti ogni giorno che passa con il rischio di non saperlo, e tu ti lamenti perché io faccio una rissa?!» continuò Jb. ci ammutolimmo tutti, non capendo di cosa stesse parlando il nostro amico.
«ok, potete spiegarci che cazzo succede?!» urlai. preoccupato dalle ultime parole del mio migliore amico.
«ma di cosa state parlando?!» mi affiancò Kie.
«alza la manica destra» le disse John b con fare provocatorio.
«no.» le rispose ritraendo il braccio a sè.
«perché dovrebbe farlo?» chiese Pope piuttosto confuso.
«se non alzi la fottuta manica lo faccio io» la minacciò John.
«non ci devi nemmeno provare ad avvicinarti.» disse lei.
«vuoi scommettere?!» urlò frustrato.
Kat indietreggiò, la situazione si stava facendo piuttosto seria ed era visibilmente spaventata dal comportamento di John b.
«ok ora datti una calmata.» dissi posizionandomi davanti a lui. «non vedi che la stai spaventando?» gli sussurai.
«è lei che sta spaventando me.» disse calando la testa.
Mi girai per guardare la sua figura e vidi una lacrima rigarle il volto, se la asciugò e rientrò velocemente in casa.
Una cosa era certa, qualcosa stava succedendo e tutti noi ne eravamo all'oscuro.
. . . author notes ! ho partorito un capitolo finalmente. non è nulla di che, mi dispiace di avervi fatto aspettare così tanto ma è davvero un periodo difficile per me e non sò come tirarmene fuori.
come avrete notato il capitolo è più corto del solito. d'ora in poi farò capitoli più corti, credo mi riescano meglio. (non vi assicuro nulla potrei anche cambiare idea dall' oggi al domani.)
vista la lunga assenza mi basterebbe rendere felice anche solo uno di voi che magari aspettava un mio aggiornamento da tanto.
