{FINN}
Il caldo sole di New York mi illuminava il volto. Mi guardavo intorno cercando di orientarmi, di trovare qualche volto familiare. La gente intorno a me non faceva che correre, probabilmente in ritardo per il lavoro, ed io mi trovavo totalmente perso. Da qualche parte avrei pur dovuto cominciare, così decisi di andare a trovare Kurt.
Era uno dei miei migliori amici quando andavamo al liceo, ma dopo il diploma ci siamo separati. Ognuno per la sua strada. Eppure, eravamo nella stessa città. E a New York può succedere davvero di tutto, no?Accesi il cellulare e lo chiamai. E se avesse dimenticato il mio nome, se non si ricordasse più di me e di tutto ciò che avevamo passato?
'No Finn, non ci pensare', cercai di tranquillizzarmi. Feci un respiro profondo. A sentire il suono della sua voce il cuore si bloccó.
"K-kurt sono io, Finn. Finn Hudson, ti ricordi?""Oh mio Dio, FINN!", urló, spaccandomi il timpano destro.
Nonostante fossi sicuro di aver perso l'udito da quell'orecchio, ero davvero felice di risentirlo."Ma perché mi hai chiamato? Che succede?", mi chiese preoccupato.
"Ho una sorpresa! Mi sono appena trasferito a New York", dissi con un enorme sorriso stampato sul volto.
"COOSA?"
Ed anche il timpano sinistro era andato."Sì Kurt, ma non so dove alloggiare. Puoi aiutarmi? "
" E me lo chiedi? Gli amici servono a questo, no? "
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Le pareti color crema dell'appartamento erano quasi accecanti. Era arredato tutto con gusto e semplicità, proprio come Kurt sapeva fare."Hai mai pensato ad una carriera come arredatore? Sei davvero bravo", gli sorrisi.
"Oh sì certo", ricambió il sorriso un po' imbarazzato.
"Non essere modesto Kurt", dissi osservando con quanta cura aveva arredato ogni dettaglio. Le foto sul caminetto, i poster colorati che spruzzavano energia da ogni sfumatura, l'orologio bianco e nero che faceva risplendere la cucina. Era tutto perfetto, sembrava un sogno.
"Adesso smettila di farmi complimenti, e raccontami di te", disse porgendomi una sedia, "Cosa ti porta a New York, mio caro Hudson?"
"Beh... "abbassai lo sguardo, cercando di trovare parole adatte per come spiegarglielo.
"Non è semplice, Kurt, e me ne vergogno in realtà... "
"Ehi, non voglio metterti fretta. Avremo tutto il tempo per parlarne, davvero"
Lo guardai confuso.Lui rispose al mio sguardo annuendo soddisfatto.
"D'ora in poi alloggerai qui", disse sfoggiando uno dei suoi splendidi sorrisi."A-aspetta Kurt", quasi balbettai per l'emozione, "Non posso accettare"
"Perché no? Se sei venuto fin qui, un motivo ci sarà. E dalla luce dei tuoi occhi posso essere ben sicuro che si tratti di qualcosa di importante"
Abbassai lo sguardo. Aveva ragione.
"Visto? Lo sapevo. Quindi, approfittane. Rivivremo i vecchi tempi insieme e li renderemo ancora migliori", mi sorrise.
Io mi alzai e lo abbracciai. "Sono felice di averti ritrovato, Kurt. Non so cosa avrei fatto senza di te"
"A questo servono gli amici, Finn. Ad essere sempre presenti nel momento del bisogno".

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We've got tonight.
Fanfiction> Potranno sembrare due ragazzi come tutti gli altri, eppure non è così. Sono due anime gemelle, che non possono vivere separate. Sono i pezzi che compongono lo stesso puzzle. > -Per Cory. (By elelovepopcorn and Margheritaloves_ )