•Capitolo 4•

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Izuku POV
Dopo interminabili ore passate a
riassettare laitn sala, decido di rilassarmi almeno per cinque minuti. Mi stendo sul divano e caccio il telefono dalla tasca. Trovo diverse notifiche, dunque decido di controllare di chi siano.

Sblocco il telefono e vedo che Mina aveva provato a chiamarmi. 20 volte. Cazzo sono fottuto. Mina per me è come una madre, dunque se non le rispondo all'istante, vuol dire che mi ammazzerà. Mi affretto a chiamarla e dopo nemmeno tre  squillo risponde. "PERCHÉ NON HAI RISPOSTO" esclama all'improvviso. Sento in sottofondo della musica, credo sia in auto. "SCUSA STAVO SISTEMANDO IL LOCALE, è messo male dal weekend" le rispondo. Dopotutto è la verità. "Vabbe dai Izu sei perdonato. Comunque sto venendo anche io al locale perchè devo aprire i nuovi set per i cocktail che sono arrivati ieri, e poi devo chiederti della robba. Cinque minuti e sono lì" dicendo ciò mi riattacca in faccia.

Passano decisamente più di cinque minuti da come mi aveva preannunciato Mina, ma sticazzi. Nel mentre trascorro il tempo scorrendo dei video su Tik Tok, in modo che non  mi accorgessi del ritardo (fisico e mentale) della mia amica. Ad una certa sento la porta spalancarsi ed è lì che vedo entrare la mia amica vestita decisamente troppo bene per venire ad aprire degli scatoloni. Leva gli occhiali da sole mettendoseli in testa e mi guarda per secondi che sembrano interminabili. Mi alzo lentamente dal divano con le mani in alto e camminando all'indietro, finchè non incespico dentro una sedia, sbattendo con il culo a terra. La mia amica mi guarda per un mezzo secondo cercando di trattenere le risate, finchè non scoppia ridere tanto che le scendono le lacrime dagli occhi. "NON RIDERE MI FA MALE IL CULO" urlo infastidito cercando di non mettermi a piangere. Mina continua a ridere finchè non sentiamo dei passi da dietro il bancone. In quel preciso instante io scatto in piedi sistemandomi la T-shirt e Mina cerca di smettere di ridere  asciugandosi le lacrime dagli occhi. Vediamo il capo uscire dl bancone e gurdarci. "E' tutto ok? Ho sentito un tonfo" dice con aria tranquilla. "Si si signor Hawks per sbaglio sono incianpato in questa sedia" dico spostandomi e mostrando la sedia. "Oh ok meglio. Sono le due, se volete mangiare potete prendere qualcosa dalla dispensa. Non preoccupatevi di segnare i soldi" dice rivolgendoci un sorriso. Lo ringraziamo e lo guardiamo allontanarsi verso il suo ufficio.

"Che minchia di paura" dice la mia amica tirando un sospiro. "Non ce n'era bisogno, sai com'è il capo. E' un pezzo di pane" "Nah secondo me è frocio." La guardo ad occhi e bocca spalancati. "Ora mi spieghi perchè ti è uscita sta cazzata. E' come dire che io sono etero, ceh questa affermazione è priva di fondamenti" le spiego gesticolando nervosamente. Sbuffa e mi manda a fanculo scherzosamente.

Iniziamo a portare gli scatoloni vicino i divanetti. Iniziamo a scartocciare i nuovi bicchieri quando mi sembra decisa a iniziare una conversazione "Amo" dice Mina. "Stasera la squadra di Kiri gioca la prima di campionato e ci sono anche nuovi arrivi" mi fa l'occhiolino "che ne dici di venire con me?" La guardo perplesso "Denki non può venire stasera, giusto?" Spalanca gli occhi e si mette in ginocchio d'avanti a me "OK MI HAI SGAMATO MA TI PREGO VIENI" dice abbracciandomi le gambe.  "Staccati daii" dico imbarazzato come la merda. Sbuffo e poi dico "Va bene vengo." Gli occhi di Mina si illuminano finchè non continuo "A patto che mi offri i drink per un mese INTERO" "MA DAI PERCHE' " "ok allora stasera sto a casa." Cede al mio patto e dunque sono costretto a uscire anche stasera. Mi salta in braccio e colgo l'occasione per darle una pacca sul culo, tanto forte da farla urlare. Mi guarda con il broncio finchè non dice con sguardo malizioso "Mi faceva ancora male da quelle di Kiri di ieri notte." La osservo con sguardo seccato dicendo che era meglio se non lo sapevo.

Skip time
Sono le 17 e in realtà Mina non mi ha dato un vero e proprio orario preciso. Le uniche sue parole sono state "Passo da te tra le 18 e le- SI MAMMA HO CAPITO, le 19". Ho meno di un'ora di tempo per darmi una sistemata. Dunque entro dalla porta di casa e mi dirigo a passo veloce verso la mia camera qaundo ad una csrta sento riedere. Mi blocco e mi gurdo intorno. Prima a destra e poi a sinistra. Quando non vedo niente faccio spallucce e continuo a camminare finché non vedo una figura d'avanti a me sbucare da dietro l'angolo. Getto  un urlo sttidulo improvviso nel mentre salto su una cassettiera affianco a me che per poco non cede sotto il mio peso. Guardo con occhi pieni di terrore d'avanti a me, accorgendomi di chi avevo d'avanti. "Ciao Izu!" esclama la biondina di fronte a me, facendo un sorriso a 36 denti.  "Toga porca troia" dico io con una mano sul torace. "Mi vuoi spiegare cosa stracazzo ci fai qui, nel mio fottuto appartamento?" esclamo scendendo dalla cassettiera e ricomponendomi. "Questo è anche l'appartamento di Ochako, quimdi da sua fidanzata, amante o come vuoi definirmi, ho il diritto di stare qui." La guardo con occhi pieni di nervosismo per poi urlare "NON PUOI FARMI PRENDERE INFARTI CONTINUI PERÒ" concludo infine. Faccio un respiro e, cercando di stare calmo, le dico di andarsene. Dopo qualche lamentela ubbidisce e esce, ed io la saluto co un sorriso forzato.

•il nostro solito gioco• (Bakudeku Omegaverse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora