Jiwoo è sempre stata vicina a suo nonno, passava ogni fine settima assieme a lui, fin quando egli non venne mancare e lasciò in eredità la casa alla sua amata nipotina.
Ormai vent'enne, Jiwoo si trasferisce in essa e fin dal primo giorno, sente che...
Jiwoo lesse i vari commenti e cercò di non dare molta importanza a quelle parole, era ancora troppo incerta su cosa fare. Spense il telefono e andò a prepararsi per andare a lavoro. Dopo aver finito i capelli prese la borsa e le chiavi della macchina e si diresse verso quest'ultima. Prima di uscire di casa diede il buongiorno ai ragazzi e poi andò verso il suo mezzo.
In dieci minuti era davanti l'agenzia in cui lavorava, quindi scese dalla macchina ed entrò nell'edificio, andando poi nel suo ufficio.Era ancora scioccata dallasera precedente e questo divenne evidente nel corso della giornata.Più che altro glielo fece notareil suo capo: Lee Minho. Era uno di piùtemuti in quell'agenzia, ma a Jiwoo non sembrava essere cosìspaventoso.
-Allora? Cosa ti passa per la testa oggi?-
-Nulla...solo stanchezza-
-Stai lavorando duramente, hai ragione. Per caso hai bisogno di una pausa?-
-No! Non posso permettermelo-
-Suvvia una settimana non è tanto! Così tornerai anche più in forma di prima-
-No, non posso-
-Non era una domanda, era un ordine.- Minho andò a sedersi sulla sua sedia e invitò Jiwoo a fare lo stesso. Ella si mise a sedere su di una sedia di fronte alla scrivania di Minho eabbassò lo sguardo.
-Stai affrontando un brutto periodo, l'ho notato, quindi è un tuo dirittoriposarti. Hai cambiato posizione da un giorno all'altro e come ho detto, hai fatto un ottimo lavoro, lavorando duramente. Quindi ti do una settimana per riposarti e per liberare la mente. D'accordo?-
Jiwoo lo ringraziò e dopo avergli augurato una buona giornata, tornò nel suo ufficio per le ultime ore di lavoro. Poi tornò a casa e si gettò di peso sul letto. Andò in seguito a farsi una doccia e si mise deivestiti per stare più comoda. Dopodiché tornò nella sua camera e cercò di dormire un po', ma non ci riuscì per quanto si sentisse osservata. Allora su girò dalla parte del muro, ma quella sensazione non cambiava. Si mise a sedere sul letto e sbuffò.
-Sunghoon lasciami dormire in pace-
-Yah! Come facevi a sapere che ero qui?-
-Chi altro può venire nella mia stanza? Jay?-
-Esatto!- Entrambi i ragazzi si fecero visibili agli occhi di Jiwoo.
-Non prendere anche tu questo vizio!-
-No, io sono qui di passaggio. Ho sentito che ti hanno dato una settimana di riposo! Non è fantastico?-
-Certo, come no-
-Vuoi sempre lavorare troppo, non ti stanchi mai?-
-Voi non vi stancate a spiarmi?-
-Ok, forseè meglio che io vada- Jay si alzò dal pavimento e se ne andò, lasciando soli Sunghoon e Jiwoo.
