7 giugno 2001
"Oggi è il mio primo giorno di lavoro. Beh,chiamarlo lavoro è un parolone,anche perchè i Cooper mi pagheranno poco e niente,ma sono felice di fare da babysitter alla loro figlia. Spero che non sia come i genitori..."
Persa nei miei pensieri,non mi resi conto che mia madre era appena entrata in camera mia
«Tesoro sei pronta? Sai che i Cooper non accettano nemmeno 5 minuti di ritardo»
"Che stupida che sono,di questo passo i Cooper mi licenzieranno ancor prima di aver iniziato a lavorare"
«Si mamma sono pronta,spero di non fare figuracce con loro»
«Ma no tesoro tranquilla tu sei una ragazza in gamba»
Alzai lo sguardo su mia madre. È da quando mi ha proposto di lavorare dai Cooper che non la vedo raggiante come prima. Forse i problemi economici stanno aumentando...
«Sicura che è tutto apposto mamma?»
Mia madre alzó lo sguardo su di me e mi sorrise
«È che mi dispiace che a questa età tu debba già lavorare,non sei obbligata a farlo eh»
Sospirai «Mamma non mi sento affatto obbligata,voglio aiutare te e papà,e poi non credo che la figlia dei Cooper sia come i genitori,l'ho vista giocare con Johnny in questi giorni,sembra una brava bambina»
«Tuo fratello ha il potere di fare amicizia con chiunque,sai che è un bambino molto socievole,ma ti do ragione,sembra davvero brava»
Le sorrisi. "Sono contenta che anche mia madre la pensi in questo modo".
Guardai l'orario «Devo andare mamma,sennó verró licenziata prima del tempo»
Si fece una risata «Vai tesoro tranquilla,ci vediamo dopo»
Abbracciai mia mamma e mi diressi verso la porta per uscire ma il mio fratellino mi fermó
«Usciamo a giocare Mari?"
Gli sorrisi "proprio quando non posso giocare con lui me lo chiede"
«Non posso Jo,oggi devo andare a fare da baby sitter alla tua amica Tiffany,ti ricordi?"
Mi fece gli occhi dolci «Non ci puoi andare un'altra volta? Vorrei tanto giocare con te»
"Che monello lo sa che non resisto ai suoi occhi dolci"
«Mi dispiace piccolo ma oggi proprio non posso,facciamo un'altra volta ok?»
Mi guardó con sguardo desolato e tornó in camera. "Non mi ha nemmeno salutata,ma non posso giocare con lui,vabbe mi tocca andare".
Camminai per un po' fino ad arrivare a casa dei Cooper.
Esitai un po' ma alla fine trovai il coraggio di bussare. Mi aprí una bambina bionda con gli occhi azzurri come il cielo e mi sorrise
«Tiffany quante volte ti ho detto di non aprire agli sconosciuti!» disse la madre. "Sconosciuti?ma non mi riconosce nemmeno?"
«Salve Grace,sono Marilyn brown,la nuova baby sitter»
Mi guardó per qualche secondo e mi fece entrare «Ascoltami ragazzina,prima di tutto non puoi prenderti tutta questa confidenza a chiamarmi con il mio nome»
«Oh mi scusi signora Cooper»
«Non interrompermi,non ho finito»
Ci fu un silenzio imbarazzante per qualche secondo ma fortunatamente riprese a parlare;
«Dovrai dare SEMPRE attenzioni a mia figlia e fare tutto quello che ti dirà di fare. Come sai non stiamo mai in casa per lavoro,quindi finchè non torneremo resterai quí,intesi?»
«Si signora Cooper ma non credo che potró fare proprio tutto quello che mi dirà vostra figli-»
Ignoró del tutto le mie parole «Ti pagheremo 5 dollari al giorno»
«5 DOLLARI? mi scusi ma io faró lavoro continuato da voi,non posso accontentarmi di 5 dollari»
Mi guardó male «Senti ragazzina ti dovrai accontentare,non ci possiamo permettere di spendere soldi inutilmente,se non fosse per mio marito avrei lasciato Tiffany da sola,tanto ha già 4 anni ed è brava,vero Tiffany?»
Mi fece ridere l'espressione di Tiffany confusa "oh povera bambina".
«Possiamo aumentare almeno a 10?»
Ci pensó sú e allungó la mano «Affare fatto»
Gliela strinsi "Non sarà una cifra sorprendente,ma almeno sono riuscita a guadagnare di piú"
«Ora devo raggiungere mio mariro a lavoro,miraccomando. Un minimo errore devi fare e sarai licenziata»
Non mi diede neanche il tempo di risponderle che se ne andó,senza nemmeno salutare la figlia.
Tiffany parló per la prima volta da quando sono arrivata «Tu devi essere Marilyn,giusto?»
Le sorrisi "per essere una bambina di 4 anni parla davvero bene" «Si sono io,e tu devi essere Tiffany»
Lei annuí «Sei davvero carina»
"Come immaginavo,l'opposto dei genitori" «Anche tu lo sei piccola»
Mi sorrise «Possiamo andare al parco gioci quí vicino? Ci vado sempre da sola mi farebbe piacere andarci con te»
"Che amore di bambina" «Certo tesoroo andiamo»
Mi abbracció e uscimmo di casa.
Mentre camminammo mi uscí una domanda che forse non avrei dovuto farle;
«I tuoi genitori non ti accompagnano mai al parco?»
Mi guardó con sguardo triste «I miei genitori li vedo davvero poco,e la mia vecchia baby sitter non mi portava mai al parco,quindi trovavo un modo per uscire di casa e andare al parco»
"Povera piccola" «E al parco ti sei fatta degli amici?»
«Solo un bambino,si chiama Johnny»
Sorrisi «Sai,quel bambino è il mio fratellino»
Mi guardó sbalordita «Davvero?»
«Sii,vi ho visti anche giocare qualche volta»
Mi sorrise «Infatti sei gentile come lui"
Sorrisi "la conosco la poco eppure già mi sento legata a lei,sento che andremo molto d'accordo"
«Ti va un gelato Tiff?»
«Gelato?»
«Si! Non l'hai mai mangiato?»
«Ne ho sentito parlare ma mamma e papà non me l'hanno mai preso»
«Allora te lo prenderó io,andiamo!»
STAI LEGGENDO
Mrs.Money
FantasyMarylin è una ragazza americana che vive nei quartieri popolari di Los Angeles, con il sogno da grande di diventare una regina della moda. A 15 anni scopre che il padre ha degli strani poteri: qualunque cosa tocchi, la trasforma in soldi. Incuriosit...