Capitolo 2:una strana situazione

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7 giugno 2001     ore:10:30 pm

Mi resi conto troppo tardi dell'orario "I Cooper mi ammazzeranno"
«Tiff tesoro si è fatto tardi dobbiamo tornare a casa»
A queste parole le si spense il sorriso;
«Non voglio tornare da loro Mari»
«Mi dispiace tesoro ma è orario,ci vedremo domani mattina dai»
Mi guardó con aria spaventata «Ma loro mi fanno male»
La guardai confusa «In che senso ti fanno male»
Scosse la testa «Niente»
La guardai negli occhi «Tiff io posso aiutarti,dimmi che sta succedendo»
Esitó un po ma cedette «Loro-»
Mi squilló il telefono "oh no è grace".
«È mamma?» chiese Tiffany
«Si è tua madre,rispondo un attimo»
Risposi "già mi immagino la sgridata che mi farà"
«Mi dica signora Cooper»
«DOVE SIETE FINITE TI HO DETTO CHE APPENA SAREMMO TORNATI CI AVRESTI PORTATO TIFFANY!»
«Signora mi dispiace di avervi fatto preoccupare ma lei ha detto di dare sempre attenzioni a vostra figlia e ho pensato di farla uscir-»
«NON MI INTERESSA DELLE TUE GIUSTIFICAZIONI RIPORTA TIFFANY A CASA ORA O SAI COME ANDRÀ A FINIRE» e mi chiuse il telefono in faccia.
Mi arrabbiai cosí tanto che mi dimenticai anche del fatto che Tiffany si stesse confidando e la portai a casa.
«Ti ha fatto innervosire mamma?»
«Tiff non possiamo parlare ora,siamo arrivate,tu non preoccuparti»
Bussai piú volte alla porta dei Cooper perchè non mi apriva nessuno.
Mi aprí un uomo altissimo,con dei capelli e una barba lunghissima,con una bottiglia di birra in mano;
«E voi chi siete?»
Tiffany rispose «Papà sono io,ti sei dimenticato di nuovo?»
Guardai sconvolta Tiffany ma lei non mi degnó di uno sguardo "una bambina di 4 anni non puó vivere in una situazione del genere".
Arrivó Grace «Che stai facendo quí fuori Brad,vai a sederti sul divano»
Il signor Cooper se ne andó.
«Tiffany vai in camera tua»
«Ma mamma...»
«HO DETTO VAI IN CAMERA TUA!»
Con le lacrime agli occhi mi guardó come per salutarmi e andó in camera
«Signora Cooper sono desolata per l'orario ma-»
«Ora tu fai parlare me,ti avevo avvertita che sarebbe bastato solo un errore per licenziarti»
«No la prego,non succederà piú,staró più attenta»
Alzó li sguardo su di me «Non posso permettermi di trovare un'altra baby sitter,quindi o migliorerai davvero o sarà peggio per Tiffany,e anche per te»
"Non posso permettermi di fare altri errori o Tiffany rimarrà sola"
«Non sbaglieró piú glielo prometto»
«Sarà meglio» mi chiuse la porta in faccia.
"Che stronza per un minimo errore mi voleva licenziare e adesso mi chiude la porta in faccia bah".
Arrivai d'avanti alla porta di casa mia ma mi resi conto che avevo dimenticato le chiavi. "Che stupida che sono" bussai alla porta «Mamma aprimi perfavore ho dimenticato le chiavi»
Ma a mia sorpresa la persona che mi aprí non era ne mia madre ne mio fratello...
«Sorpresa fragolina!»
«PAPÀ!» lo abbracciai con tutta la forza che avevo.
«FRAGOLINA ANCHE TU MI SEI MANCATA MA MI STROZZI COSÍ»
Mi allontanai un po' da mio padre e scoppiai in lacrime «Non ti vedo da 3 mesi»
«Mi dispiace piccola ma come sai il lavoro non stava andando bene,ma ora che ho guadagnato qualcosina in piú ho deciso di tornare»
Gli sorrisi «Non me l'aspettavo minimamente»
Mia madre venne verso di noi «Come mai cosí tardi tesoro,com'è andata dai Cooper?»
«DAI COOPER?HA LAVORATO DAI COOPER?» disse mio padre incredulo.
Mi misi a ridere «Ho lavorato per la loro figlia,non avrei mai accettato di lavorare per loro».
«Eh peró ci hai avuto a che fare» rispose mio padre.
«Purtroppo si,la madre è una sclerata e per mezzo errore mi voleva licenziare. Per non parlare del padre poi,si era ubriacato cosí tanto che si è anche dimenticato della figlia»
«Oddio è terribile» rispose mia madre
«Già,non posso essere licenziata o Tiffany rimarrebbe sola»
Mio padre mi sorrise «Hai un gran cuore tesoro»
Ricambiai il sorriso.
«Johnny dorme?» chiesi
«Ha provato ad aspettarti ma è crollato» rispose mamma
Mi sentii cosí in colpa per non aver giocato con lui,ma non ci potevo fare nulla.
«Io vado a dormire,buonanotte» baciai mia madre sulla guancia e abbracciai mio padre.
«Buonanotte tesoro» dissero entrambi.
Qualche ora dopo mi svegliai per le voci dei miei genitori. Mi alzai per andare a controllare. "Forse potrei origliare,chissà che si staranno dicendo a quest'ora".
Mi misi ad origliare e sentii una conversazione strana;
«Ecco perchè i tuoi problemi economici sono improvvisamente spariti,stai ricominciando di nuovo David» disse mia madre
«Therese come avrei dovuto fare? Non c'erano altre alternative» rispose mio padre
«AVEVI SMESSO CON QUESTA STORIA DAVID PERCHÈ LO STAI FACENDO ANCORA? PIÚ CONTINUERAI PIÚ DIVENTERÀ PERICOLOSO»
«CREDI CHE IO NON LO SAPPIA? NON CI SONO ALTRI RIMEDI»
«potresti far del male ai nostri figli,a me,anche a te stesso,perfavore smettila»
«Ti prometto che troveró un metodo per finirla tesoro»
«Sarà meglio»
E a quel punto non sentii piú niente. "Tutto questo tempo e non ho ancora capito di cosa stavano parlando,far del male a me e Johnny,a mia madre,a se stesso,ma che starà combinando. Spero nulla di grave,ma è una situazione davvero strana"

Nei giorni seguenti le cose non migliorarono. I miei genitori furono ancora piú strani,soprattutto mio padre. Si distaccó da tutti,anche da me. Utilizzó ogni giorno dei guanti. Evitó il contatto fisico. Quando una volta provai ad abbracciarlo mi spinse a terra. Le cose peggiorarono di giorno in giorno. La situazione economica miglioró,ma mio padre peggioró notevolmente. Questa situazione mi turbó molto,e allora pensai:
"Forse mio padre ha bisogno di aiuto,per non farci mancare niente  starà facendo qualcosa di sbagliato. Devo scoprire assolutamente cosa c'è sotto questa storia"

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