Capitolo 2

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Mi svegliai a causa di un rumore, precisamente da musica a tutto volume se così si poteva definire. Chi sano di mente ascoltava musica a tutto volume alle 6 del mattino? Probabilmente il mio vicino barra vicina di casa. Perché sempre a me capitano i vicini con problemi seri?! Così decisi di alzarmi dal mio comodissimo letto, appena appoggiai i piedi nudi sul pavimento ghiacciato un brivido mi attraversó il corpo.


Accesi il telefono e dopo averlo lasciato caricare appervero due chiamate perse da Cameron. Porca troia mi ero dimenticata che ieri sera mi doveva chiamare, sono sempre la solita. Decisi di richiamarlo, consapevole del fatto che erano le 6 di mattina e che probabilmente stava ancora dormendo. Dopo un paio di squilli rispose un Cam con la voce impastata dal sonno seguita da uno sbadiglio. Ridacchiai a quella scena e dopo averlo svegliato per bene gli raccontai del viaggio e dello spiacevole incontro con quel ragazzo.


Dopo esserci salutati mi andai a fare una doccia calda e tirando fuori dalla valigia un jeans aderente strappato solo sulle ginocchia e un maglione bordeaux mi vestì. Scesi per fare colazione, ma mi resi conto che in casa non c'era niente da mangiare. Mi sarei fermata in un bar insieme a Megan.

Mi guardai intorno ispezionando l'appartamento, molto carino devo dire, anche se non me ne fregava più di tanto. Guardai l'orologio che segnava le 8 quindi tra circa un'ora sarebbe arrivata Megan, non vedevo l'ora.


*un'ora dopo*

Sentì suonare il campanello e a passo svelto mi fiondai ad aprire la porta. Appena la aprì vidi la mia migliore amica, finalmente. Le saltai letteralmente addosso gridando "Megannnn" lei mi strinse e mi bació tutta la faccia facendomi ridacchiare.

"Finalmente" disse lei staccandosi dall'abbraccio "sei diventata ancora più bella, farai di sicuro colpo sui miei amici" continuó facendomi l'occhiolino. Era suo tipico parlare di ragazzi. Diciamo che eravamo completamente l'opposto, lei è solare, divertente, espansiva (forse troppo), e di sicuro non si faceva scrupoli in fatto di ragazzi. È bionda occhi castani e un fisico perfetto, tutti i ragazzi le andavano dietro mi ricordo e lei di certo non gli rifiutava. "Certo come no" risposi alla sua affermazione precedente. "Su non sottovalutarti così tanto, guardati sei bellissima" continuó " convinta tu... comunque portami in un bar che ho fame e non ho niente in casa, così intanto mi racconti qualche gossip" dissi facendola ridere "su andiamo così ti faccio conoscere anche la mia compagnia - mi prese per il braccio e si catapultó fuori dalla porta- mi sei mancata un sacco" disse " non immagini tu quanto risposi abbracciandola.


Arrivammo in un bar a me ovviamente sconoaciuto, ordinai la colazione mentre Megan mi raccontava di tutti i pettegolezzi possibili e immaginabili. "Invece con la situazione amorosa come sei messa?" Gli chiesi mentre mordevo un pezzo della mia brioche. "Sinceramente niente di serio, vado alle feste, mi ubriaco, e finisco a letto con qualche ragazzo figo conosciuto alla festa. " rispose come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Ma come meravigliarsi, era sempre stata così. "Siamo proprio diverse io e te eh" risposi con un sorriso mentre finivo il mio cappuccino.

"Su andiamo - disse sbrigativa- i miei amici ci stanno aspettando al parco qui dietro" disse di fretta. "Ok ok ora vado a pagare" risposi con tono di menefreghismo.


Ci incamminammo e intanto Megan mi mostrava una parte della città. "Eccoci siamo arrivate" disse Megan "eccoli la " disse poi indicando un gruppo di ragazzi e ragazze in lontananza. Mi prese la mano e mi accompagno verso il gruppo. "Hey ragazzi" urló poi mentre si sbracciava per attirare la loro attenzione. Il gruppo si giró puntando l'attenzione su Megan e successivamente su di me.

Fight hard [l.t.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora