era il primo giorno di scuola,
mi misi i miei soliti pantaloni larghi con una maglia lunga e larga;
mi truccai e mi misi delle collane con dei orecchini carini che c'entravano con l'outfit,
mi misi dei manicotti neri per coprire i tagli.
Mia madre perse il lavoro e si buttò sull'alcol
ogni sera tornava a casa tardi e mi picchiava senza motivo.
mi chiudeva in camera senza mangiare, per colpa sua persi la maggior parte dei miei amici.
l'unico modo per sfogarmi era così,
uscì di casa senza avvisarla e andai a scuola a piedi
arrivai e mi misi seduta su una panchina aspettando il suono della campanella,
appena suonò entrai in classe e mi misi all'ultimo banco sperando che non arrivino le galline di turno che dicevano «levete che quello è er posto mio»
mi misi a guardare le persone che arrivavano in classe,
vidi un ragazzo che mi sembrava famigliare ma non ci diedi peso
appena la prof entrò fece appello, quando disse il mio nome il ragazzo si giro verso di me e mi guardò
durante tutta la lezione mi sdraiai sul banco e pensai a alcune cose.
mi arrivo un bigliettino
lo aprii
«quelle maniche ti servono per coprire i tagli?»
non ebbi reazione a quell bigliettino
lo strappai e lo misi nell' astuccio
e tornai a dormire.
Dopo un po' suonò la campanella e uscì in giardino per la ricreazione, quando vidi il ragazzo che mi sembrava familiare venire verso di me.
Parlammo per tutta la ricreazione
«Ei ciao, sono in classe con te,» disse lui
io:Eii
«ti ricordi di me?»
io:sinceramente no
«sono Gus, in tuo migliore amico quando eravamo piccoli»
mi ricordai di lui
mi alzai e lo abbracciai
io:mi sei mancato gus
lui ricambiò l'abbraccio e mi accarezzò la schiena
gus:anche tu bea
*Skip time*
mentre stavo tornando a casa mi arrivo un messaggio da uno sconosciuto
+39 338 *** ****
«hey sono Gustav, ti va di uscire in questi giorni visto che non ci vediamo da un po'?»«hey,certo perché no, dove ci vediamo e a che ora?»
«ti va bene al parco dietro casa, purtroppo non posso venire a casa tua che sono a provare con la band, ti va bene verso le 16»
«va benissimo a dopo<3»
*fine chat*
*pov Gustav*
ero a pranzo con la band per poi provare quando mi ricordai che prima,all'uscita chiesi il numero a bea e le scrissi se le andava di vederci al parchetto a pochi passi dalle nostre case e lei disse che andava bene e che ci saremmo visti alle 16 in punto. Finite le prove corsi subito a casa e a prepararmi.
*fine pov Gustav*
appena Gustav mi scrisse quelle cose feci un urletto di gioia *era così carino mi piaceva da quando eravamo piccoli e anche ora devo dire che è molto carino*. Subito dopo pranzo visto che mia mamma non era a casa, corsi in camera a prepararmi e mi misi dei cargo neri con un top dello stesso colore e sotto misi delle converse classiche nere.
*SKIP TIME*
arrivai al parco e mi misi seduta su una panchina quando vidi arrivare un gruppo di ragazzi venire verso di me, mi spaventai un pochino però quando mi resi conto che era Gustav con i ragazzi mi alzai subito e andai a salutarli abbracciandoli.
Bill:«Ma quanto sei cambiata bea»
disse abbracciandomi
ricambiai l'abbraccio e andai ad abbracciare anche Tom, George e Gus.
Dopo un po' Tom si mise a fumare, andai vicino a lui per parlare e presi la sua sigaretta e feci un tiro
T: Eii è mia
io: Lo so *dissi ridendo*
T: e poi da quando fumi??
io: Non fumo, però mi andava di romperti le palle
*lui sorrise e spense la sigaretta*.
Ge: Perché porti quelle maniche non hai caldo??
Io: in realtà si però mi piacciono come mi stanno
*vidi Gus mi guardò preoccupato*
io: Raga è tardi che ne dite di tornare a casa?
Tutti: vabene
ci incamminammo verso casa Kaulitz e dopo aver salutato i gemelli e aver riportato anche George, rimanemmo soli io e Gus visto che abitavamo vicini.
a rompere il silenzio fu Gustav che mi chiese
Gus: come sta tua mamma?
io: diciamo bene ultimamente torna a casa troppo tardi ed è fatta e ubriaca
Gus: Oh mi dispiace
Gustav mi guardò per un po' il viso e vide una sfumatura violacea sotto il trucco e passò la mano delicatamente sulla mia guancia e mi chiese
Gus: Cos'è questo?
io: n-niente
e gli levai la mano dalla guancia ripassando la mia per vedere se si fosse tolto il trucco
Gus: questo non mi sembra niente, dimmi la verità
io un po' titubante non sapevo se dirgli la verità o meno ma mentì
io: non è nulla veramente tranquillo
lui però non convinto mi prese il polso e alzò un po' la manica e vide i tagli
Gus: e questi cosa sono??
io tirai subito il braccio in dietro e abbassai la testa tirando giù la manica.
mi prese il mento con due dita, mi alzò il viso per guardarlo negli occhi
Gus: Dai bea ti prego dimmi la verità
*disse con una voce tranquilla trasmettendo sicurezza*
sospirai e incominciai a raccontargli di mia mamma che mi picchiava e io che mi tagliavo per sfogarmi dalla rabbia sentendo il dolore dei tagli
mi uscirono delle lacrime mentre gli raccontavo
gustav mi abbracciò e mi asciugò le lacrime
Gus:a me puoi dire tutto, ci sarò sempre
a quelle parole mi sciolsi.
lo abbracciai così forte quasi a fargli mancare il respiro.
arrivammo davanti casa mia.
gus:vuoi dormire da me oggi? così sei un po' tranquilla.
annuì
andai dentro casa e mi presi il pigiama con un cambio per il giorno e le cose necessarie dopo e lo zaino pronto per il giorno dopo.
uscì da casa mia scrivendo su un foglio a mia madre che sarei andata a dormire a casa di "un'amica".
andammo a casa sua e salutai tutti.
cenai li visto che era ora.
finito di cenare gustav andò in camera sua e lo seguii.
Gus:tu dormirai qui, hai bisogno di qualcosa?
*disse sistemando il letto
io:no però tu dove dormi?
Gus:nella stanza dei ospiti
*sinceramente volevo dormire con lui anche perché avevo paura del buio però non dissi niente
appena gus fini di rifare il letto mi lasciò andare
Gus:sicura che non ti serve niente?
io:in realtà si.. avresti qualcosa per fare luce?ho paura del buio
*gus penso
Gus:non credo..però se vuoi dormo qua così sei più tranquilla
*disse facendo spallucce
a quelle parole arrossi però annuì perché era quello che volevo.
Gus:mi vado a cambiare intanto fallo pure tu tanto non entro finché non me lo dici
*annuì
subito dopo gustav chiuse la porta alle sue spalle.
presi il pigiama dallo zaino e mi cambiai velocemente.
appena fini di cambiarmi Sentì bussare.
io:entra ho fatto
Gustav entrò in camera spense la luce e andò dalla parte dove doveva dormire.
iniziai a avere paura quando spense la luce e mi misi sotto le coperte e mi accovacciai,
cercai di rilassarmi e chiudere gli occhi finché non senti un braccio sui miei fianchi che mi abbracciava e un calore dietro la mia schiena
Gus:più tranquilla ora?
io:s-si
mi addormentai subito quando gustav mi abbracciò
mi sentivo molto più tranquilla
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on the edge. -gustav schäfer
Romancestoria scritta con @Sofia1411555 non spoilero. storia ambientata nel 2006