KILL ME
- La mia rovina -
Primo libro.Di dreamer4ever
Si tratta di una delle mie prime storie scritte qui su Wattpad. Già conclusa in passato, sto effettuando la ripubblicazione da zero dopo un'attenta revisione di ogni vecchio capitolo.
Buona lettura!
* * *
Dedicata a coloro che si trovano in viaggio alla scoperta del proprio essere.
Agli artisti incompresi.
Alle menti creative.
A chi non si arrende e continua a lottare, giorno dopo giorno.* * *
Gli occhi verdi della ragazza studiavano curiosi la zona visibile attorno a sè.
Il cielo scuro che di tanto in tanto s'illuminava era presagio di un forte temporale, così Sarah decise di accelerare il passo per arrivare a casa al più presto. Non desiderava rischiare di essere sorpresa da un forte acquazzone. Diede uno sguardo veloce agli alberi che si alzavano imponenti dietro gli edifici, osservando le foglie separarsi dai rami che le avevano accolte per svariati mesi. Lìassenza della luna rendeva lo scenario degno di un filom dell'orrore. Tutto ciò unito al silenzio della notte le trasmetteva non poca inquietudine.Il vento ululante che le accarezzava dolcemente la pelle sembrava evidenziare maggiormente il suo disagio quella notte. Incrociò le braccia sfregando velocemente le mani su di esse nel tentativo di concedersi più calore possibile.
Sarah stava solamente tornando a casa dopo un'entusiasmante festa di compleanno di una sua cara amica. Percorreva ogni giorno quella strada per tornare a casa da scuola, spesso in assenza di altre persone. Ripetè a se stessa per l'ennesima volta il rifiuto di provare paura proprio in quel momento, convincendosi che fosse solo suggestionata dall'oscurità.
Ma la notte, quella notte, le strade erano deserte. In effetti era un evento parecchio strano vedere qualcuno uscire a tarda sera di quei tempi.
Non era la prima volta che rientrava a casa fuori dall'orario di coprifuoco disobbedendo ai genitori, eppure senza rendersene conto si mise a correre, sperando di arrivare alla sua destinazione il prima possibile. Ciò che temeva era ben altro di una sciocca punizione, ormai non dava nemmeno più importanza alle parole di mamma e papà.
La ragazza sentì dei brividi percorrerle la schiena all'orribile sensazione di essere osservata da qualcuno.
All'improvviso si fermò per recuperare fiato data la corsa sfrenata, sistemandosi la coda alta ormai spettinata nel mentre si specchiava nello schermo del cellulare.
Quando si accorse di una figura poco distante da lei, le sue mani tremanti abbandonarono il telefono costringendolo a scontrarsi con l'asfalto freddo.
Felpa bianca.
Jeans scuri.
Coltello in mano.
Il tutto sporco di sangue di chissà quale altra povera persona uccisa quella notte.Si trovava a qualche metro poco più avanti a lei ma la figura continuava a diminuire quella distanza, avvicinandosi violento come il temporale che stava per sopraggiungere in quel momento.
La ragazza si mise a correre il più lontanto possibile ma sapeva bene in cuor suo di non poter competere con lui.
Iniziò a piangere disperata, chiamando aiuto. Urlando e implorando il vicinato di uscire a salvarla.
Chi l'avrebbe sentita con il suono dei tuoni a sovrastare la sua voce?
Chi mai avrebbe avuto il coraggio di intervenire?Capì di essere spacciata quando la risata dell'uomo si fece più vicina. La ragazza emise un urlo strozzato quando si sentì afferrare per i capelli e venne scaraventata al suolo senza alcun riguardo. Nel disperato tentativo di fuga da quell'essere, si ruppe le unghie che aveva curato per la serata quello stesso pomeriggio.
Il ragazzo dalla felpa macchiata di sangue la bloccò aggressivamente con un piede, mettendosi poi a cavalcioni sulla povera ragazza che non smetteva di piangere.
"Cosa combini a quest'ora, ragazzina?" La voce macabra ma divertita dell'assassino risuonò come un frastuono nella testa della vittima. Ormai il temporale aveva raggiunto i due ragazzi e le lacrime di Sarah iniziarono a confondersi con la pioggia. Fu quando l'assassino estrasse il coltello dalla felpa bianca, che di lì a poco sarebbe stata macchiata di sangue fresco, che tuoni e lampi si fecero più violenti nel coprire le urla di Sarah.
"Su, ora... Vai a dormire."
Si udì un urlo straziante.
Una tetra risata.L'acquazzone cessò quando l'assassino si trovava ormai lontano dal luogo dell'omicidio.
Poi, quella notte, calò di nuovo il silenzio.

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KILL ME || La mia rovina
FanficPrimo libro della trilogia Kill me. KILL ME || LA MIA ROVINA Jane Arkensaw, una semplice ragazza che vive in una piccola cittadina chiamata Forks, si vedrà costretta ad adattarsi alla sua nuova e pericolosa vita. Dovrà far fronte a varie minacce, nu...