Quando ho preso in prestito questo libro dalla biblioteca, non sapevo cosa aspettarmi. Una mia amica mi aveva detto che questo libro l'aveva fatta piangere, quindi ero curiosa di vedere come sarebbe stato, e sinceramente l'ho trovato un po' meno sopportabile de "I Malavoglia"
"Storia di una Capinera" è un breve romanzo epistolare, ossia costituito dalle lettere che la protagonista invia all'amica Marianna, e parla di una giovane orfana di madre che, a causa dei problemi economici della famiglia, è stata mandata in convento e destinata a diventare suora, ma a causa di un'epidemia di colera scoppiata a Catania, dove si trova il convento, ritorna dopo diversi anni nella sua casa natale, e nel corso della sua permanenza si innamora del suo vicino di casa. All'inizio è felicissima di trascorrere del tempo all'aria aperta e passare del tempo con la sua famiglia e i loro vicini di casa, ma quando si innamora del figlio dei vicini e la sua matrigna se ne accorge e le viene proibito di vederlo, la situazione inizia a precipitare. Successivamente, l'epidemia di colera finisce e Maria deve tornare in convento, dove presto prenderà i voti. Intanto continua a scrivere a Marianna, che invece non tornerà più al convento e potrà vivere il resto della sua vita da laica, e scopre che il suo vicino di casa sposerà presto la sorella di Maria, Giuditta. La salute già cagionevole di Maria si aggrava sempre di più e la giovane inizia una lenta discesa verso la follia, per poi morire. Sì, questo libro finisce malissimo.
Questo libro non mi ha entusiasmato, ma non è nemmeno il peggior libro che io abbia mai letto. I toni delle lettere sono spesso eccessivamente drammatici, ma non fino al punto di oscurare completamente l'umanità della protagonista. La cosa che mi ha dato più fastidio di questa storia è che per metà del tempo stavo continuando a chiedermi "Ma era davvero necessario che Maria tornasse in convento?". Quando Maria è entrata in convento era perché suo padre non era in grado di mantenerla, ma il secondo matrimonio sembra aver migliorato notevolmente la condizione economica della famiglia, dato che Giuditta, la sorella di Maria, può permettersi dei bei vestiti e un matrimonio come si deve. Forse hanno preferito investire i loro soldi sull'altra figlia? Non lo so, questo libro è strano, e come avete appena osservato, la mia tendenza a riflettere troppo su cose futili e un libro strano e confusionario non portano a nulla di buono.
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The Liceo Tales II: il ritorno
RandomDopo tre mesi di vacanza, Daphne si prepara a scendere di nuovo nell'Ade, aka liceo classico. Riuscirà la nostra eroina a sopravvivere a verifiche e interrogazioni, oppure soccomberà di fronte alla sintassi del periodo latina e al sistema verbale gr...