Capitolo 1

85 6 1
                                    

Sono le 7.00 di mattina.
La sveglia emette il suo bip bip bip fastidioso.
Con il viso premuto sul cuscino cerco con la mano sul comodino il tasto per spegnere quel oggetto utile ma odioso.
Ogni lunedì era sempre la stessa storia; non che io dovessi riprendermi da un weekend di divertimento, ma ricominciare la settimana per me, è sempre stato un trauma. Come per tutti del resto.
Mi ero appena riassoppita quando comparve sulla porta Chris, mio fratello maggiore, avvolto nell'asciugamano che con voce assonata disse:- Dai Cloe alzati che altrimenti vien tardi!-
E si avvicinò al mio letto strattonandomi e accarezzandomi dolcemente sussurrando:
- Chloe alzati!-
Io mugugnando voltai la testa dall'altra parte cercando di ignorarlo. Lui incominciò a scuotermi con più forza, e solo allora mia alzai rassegnata:
-Potevi far più piano!- Dissi sbadigliando.
- La prossima volta ti butteró direttamente giù dal letto- Urlò lui ridacchiando mentre stava uscendo dalla stanza.
-Se solo ci provi sei morto!- Lo minnacciai ridendo.
-Che paura!- Mi schernì lui.
Gli lanciai il cuscino:
-Ma quanto sei cretino!-
Lui mi spinse fuori con un leggero calcio sul fondoschiena gridando:
-Ma vai a vestirti!- E con la mano mi indicò la porta del bagno poi rise.

Dopo essermi vestita scesi le scale correndo e afferando al volo la tazza fumante che Chris aveva preparato.
- Chloe prendi un pò di nutella con le fette biscottate- Mi ordinò Chris gentilmente.
-No grazie- Risposi
Lui con una mossa azzardata mi ficcò in bocca la fetta biscottata colma di nutella e con sorriso trionfante disse:
-Mangia Chloe-
-Vfa bvene- Farfugliai con la bocca piena. Lo sapeva che odiavo la Nutella, aveva solo schifezze, poi impastava tutta la bocca e si appiccicava ai denti.
-Io vado ad accendere la macchina, vedi di sbrigarti- Mi avvisò Chris prendendo le chiavi della macchina e uscendo sbattendo la porta.
- Sì mi lavo i denti e son pronta- Risposi, ma lui non mi sentì.
Corsi veloce al piano di sopra e mi spazzolai veloce i denti e mi diedi un aggiustatina ai capelli.
D' un tratto sentì il clacson della macchina di mio fratello suonare.
Scesi le scale a due a due e corsi in macchina.
- Ma quanto ci metti!?- Disse sbuffando mentre fingeva di guardare l' orologio.
-Guarda che sono stata poco!- Cercai di difendermi.
- Sì sì certo, come no! (Ahahah) Vedi di mettere un pò di musica invece-
Girai i canali e mi fermai ad una bellissima canzone di Robbie Williams, Angels.
Chris parcheggió la macchina e scese mettendosi i suoi Ray Bann.
Non appena mise piede fuori dall' auto due ragazze bionde li venirono incontro e con un dito tra i capelli lo salutarono con voce sensuale: -Ciaaaoo Chris-
"Ma quanto sono ridicole"
Pensai e probabilmente lo stesso doveva aver pensato mio fratello, perché poi mi fece segno di raggiungerlo e non appena lo feci mi cinse le spalle con un braccio superando le due ragazze.
Chris piaceva a quasi tutte le ragazze della scuola. Aveva i capelli biondi, ovviamente con la cresta, dei meravigliosi occhi celesti, alto e muscoloso.
Oltre che bello lui era dolcissimo, insomma il sogno di ogni ragazza. Lui era sempre iperprottetivo nei miei confronti dal momento che per me era come una sorte di padre e io di figlia, al punto che spesso si dimenticava di avere solo due anni e mezzo in più di me.
Chris mi accompagnò fino in classe, perché doveva andare nell'aula accanto alla mia, e mentre lo salutavo facendogli segno di andare via mentre rimaneva immobile sullo stipite della porta per infastidirmi, mi diressi al mio banco accanto a quello di Alice, la mia migliore amica.
Guardai un ultima volta verso la porta, ma Chris se n'era già andato.
La prof incominciò l'appello:-Angelica Assunta-
E dal fondo della classe si udì un timido presente.
E finalmente arrivò al mio nome:-Cloe Belli- Annunciò con voce autoritaria.
Si tolse gli occhiali e scrutó la classe in cerca di una risposta.
-Sono qui, presente- Dissi alzando la mano.
La prof era intenta a spiegare un problema alla lavagna quando il mio cervello iniziò a non captare più le sue parole al punto che mi pareva parlasse un altra lingua.
D'un tratto Alice mi diede una gomitata e alzando la testa udii la voce della prof che gridava:
- Signorina Belli è in grado di ripetermi ciò che ho appena spiegato?-
Al mio imbarazzante silenzio sorrise e disse:
-Signorina Belli la prossima volta la invito a dormire la notte e non durante le mie lezioni-.
Improvvisamente l'intera classe scoppió in una rumorosa risata.
In quel istante arrossii e la prof sbraitò: -Silenzio state zitti! -
E così la confusione cessò.
Finalmente suonò la campanella che segnò la fine della lezione.
Avevo ancora due ore di filosofia prima del pranzo.
Ero veramente esausta.
Ho sempre odiato il lunedì.

SEI PERFETTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora