Nicole

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- Non lo so, non mi sembra poi così male,  ma nemmeno tanto buono da poterci sbilanciare.
Ho preferito non dire nulla, almeno nulla
di negativo, limitandomi solo a tranquillizzarla.-Disse Nicole, che effettivamente quell'angolo lo aveva girato, per poi fermarsi tuttavia subito a colloquio con Reynolds, che le era comparso dinanzi con l'aria di uno che la stava aspettando.

-Dammi qua. - fece il medico, con modi tutt'altro che scortesi – Sembra discreto, ma hai ragione: niente è tale da consentire di pronunciarci. Non ci resta altro che attendere. - le riconsegnò la cartella, spostando i suoi occhi sul fisico di Nicole.
Era molto bella, ed era un fascino non legato ad una sola ragione estetica. In ogni caso, il suo corpo infondeva, tramite forme definite e curate, un gran piacere a tutti coloro che, come ora Michael, lo guardavano studiandolo a fondo.
A renderlo ancora più armonioso e incantevole ci pensavano i capelli, lunghi e castano chiaro, che si infrangevano delicatamente sulle graziose spalle della ragazza.
Reynolds la sera prima, aggrappandosi a quei capelli, se l'era scopata; era la prassi: ogni specializzanda passata di lì aveva avuto la medesima sorte.
Nessuna di loro gli era mai rimasta, tuttavia, così infissa nei pensieri.
Lo avevano fatto sempre per convenienza, e lui ne era ben conscio, tanto da concedere ad ognuna un piccolo riconoscimento, in altri termini una vera e propria marchetta.
Di questa usanza erano a conoscenza molti dei suoi colleghi, alcuni direttamente, altri no.
In ogni caso lei era diversa; innanzitutto se l'era passata più volte, anche nella stessa settimana, cosa mai accaduta con le altre, e poi non aveva mai esatto alcuna cosa in cambio.
Evidentemente lo faceva per amore, quello vero.
Michael rimase esterrefatto al termine delle sue considerazioni, il che era facilmente intuibile dall'espressione stampataglisi in faccia.
Lo intuì pure Nicole, che era ancora lì, nella stessa posizione di poco prima.
-Tutto bene?- gli sussurrò, ricordandosi della sua riservatezza.
-Sì, scusami. E' un periodo difficile, te l'ho detto; necessito al più presto di una vacanza.
-Andrai da lei? - disse, indicando con un cenno del capo la stanza di Marco.
-Non so. A dire il vero volevo un po' riposarmi.
-Le avevo detto che avresti visto i risulati dell'ecografia.
-Non le hai detto quando. - iniziò a stizzirsi il dottore.
-Ma Michael...

-In ospedale io sono il "Dr. Reynolds" - sbottò, pentendosene nell'immediato. Nessuna, nell'ambiente lavorativo, lo aveva mai chiamato per nome.
-Ed ho bisogno di dormire. - riprese da dove aveva lasciato - più tardi, forse, avrà il suo conforto! Se hai tanta compassione passa pure l'intera serata assieme a lei. - aggiunse, di nuovo preda del suo essere schivo.
-Le auguro una buona notte, Dr. Reynolds – concluse Nicole, facendo percepire una viva disapprovazione per quel comportamento .
Michael non rispose nemmeno, affrettandosi, invece, a raggiungere lo spogliatoio

CARATTERI SENZATETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora