PARTE UNO

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Aveva sperato che una pioggia improvvisa ed incessante allagasse l'intera città, ma purtroppo non era accaduto. Proprio quel giorno, un timido sole aveva deciso di fare la sua comparsa nel cielo inglese. Harry sospirò, camminando lentamente con il borsone sportivo sulla spalla. I suoi amici Liam, Niall e Zayn lo aspettavano, come al solito, con gli altri loro compagni di squadra negli spogliatoi.

Due volte l'anno, puntuali, organizzavano quella partita in un campo da calcio alla periferia di Londra. Era una tradizione iniziata quando Harry aveva diciotto anni ed era fidanzato con Nick, il capitano della squadra avversaria. Poi, Nick lo aveva tradito ed insultato, con il risultato di cambiare completamente il significato di quello scontro che era diventato una specie di sfida personale tra i due. La squadra vincente poteva scegliere la penitenza da infliggere a un giocatore dei perdenti e, puntualmente, negli ultimi cinque anni, la squadra di Harry aveva sempre perso. Ma Harry non poteva prendersela con nessuno, visto che riconosceva di essere il peggior giocatore del suo team. Aveva implorato i suoi amici di lasciar perdere, ma ogni volta lo avevano convinto a provarci perché "prima o poi gli avrebbero fatto il culo a quello stronzo". Harry si scostò i capelli ricci dalla fronte e sospirò di nuovo, facendo tristemente il suo ingresso negli spogliatoi.

Nel frattempo, dal lato opposto, anche il suo ex Nick entrava per cambiarsi con un sorriso sul volto. I compagni di squadra lo salutarono con entusiasmo e pacche sulle spalle. Era sempre piacevole giocare e poi avrebbero assistito ad uno spettacolo divertente, quando Nick avrebbe scelto la punizione per il suo ex. "Cosa hai pensato, stavolta?" chiese il portiere, infilando i guanti. "Non voglio rovinarvi la sorpresa, vedrete!" rispose Nick sorridendo. Aveva adorato la reazione di Harry quando aveva scoperto il suo tradimento e provava un'enorme soddisfazione nel rinfacciargli quanto fosse tutta colpa sua, perché non era abbastanza per spingerlo a cercare un altro. Si sentiva anche meglio, quando poteva metterlo in ridicolo davanti a tutti i loro amici. Durante la loro relazione, si era spesso sentito dire da familiari e conoscenti quanto Harry fosse "Bello e gentile", la cosa lo aveva sempre infastidito perché era come se intendessero fosse meglio di lui. Nick non era inferiore a lui, il contrario e avrebbe fatto di tutto per dimostrarlo.

Liam, il loro capitano, stava controllando che fossero tutti presenti. Harry gli sussurrò che avrebbe giocato in difesa, evitando di fare troppe figuracce in attacco. Niall, seduto vicino a lui, gli passò una mano intorno alle spalle cercando di tirarlo su. "Stai tranquillo, Haz" lo informò Zayn con un sorriso: "Abbiamo un'arma segreta, stavolta". Il riccio annuì poco convinto, sapeva che Nick era un ottimo capitano e tutti i suoi amici erano atletici e si allenavano molto. Anche nella sua squadra erano tutti degli sportivi, ma sapeva di essere lui il problema. Non solo perché non era portato, ma anche perché lo innervosivano la presenza di Nick e le sue continue prese in giro, mentre giocavano. Gli faceva sempre battutine ricordandogli il suo tradimento e apostrofandolo con nomi non proprio carini. Più di una volta, avevano dovuto trattenere fisicamente Zayn e Liam che minacciavano di spaccare la faccia al suo ex. Mancavano ormai pochi minuti e le squadre si apprestarono a scendere in campo. I componenti erano sempre gli stessi, quindi Harry si chiese cosa intendesse Zayn. Una volta in campo, Harry si voltò verso gli spalti, quasi deserti. Pochi familiari e qualche fidanzata/fidanzato dei giocatori sedevano sulle panche, chiacchierando per lo più indifferenti. Un loro ex professore, il Signor Thompson, avrebbe come sempre arbitrato ed Harry lo salutò con un sorriso. Era una brava persona, sempre imparziale e serio nel suo ruolo. Poi, si trovò di fronte il sorriso raggiante di Nick: "Che piacere, piccolo Harry, rivedere il tuo culetto sul campo!". Qualcuno rise, la maggior parte lo ignorarono.

La partita iniziò. La squadra di Nick iniziò subito ad attaccare, concentrandosi come previsto su Harry, conoscendo i suoi punti deboli. "Scansati, checca, fammi passare" lo apostrofò uno degli attaccanti, spingendolo con la spalla per raggiungere l'area di rigore. "Piano con le parole, ragazzi. Pensate a giocare" lo riprese l'arbitro, ma Harry era talmente abituato che alzò semplicemente le spalle. Dopo dieci minuti, Nick aveva già tirato in porta due volte ed Harry aveva già chiesto ai suoi amici di lasciar perdere almeno dieci volte. Sarebbe finito come sempre vestito in una piscina o ricoperto di piume rosa, oppure ancora in mutande in mezzo ad una piazza affollata con una scritta oscena sulla schiena. Al quindicesimo minuto di gioco, Harry notò uno strano cenno tra i suoi amici e, subito dopo, in seguito a uno scontro apparentemente innocuo uno dei loro giocatori si gettò a terra urlando. "Micheal si è fatto male, fermate il gioco!" esclamò prontamente Niall. Gli avversari presero a fischiare scontenti, mentre Micheal si dirigeva zoppicando verso il bordo del campo. Dato che era una partita amatoriale, non erano previste riserve così il gioco si fermò. "Se rinunciate, vinciamo comunque noi, sfigati!" sibilò Nick, il volto arrossato per la corsa e la rabbia di non poter mostrare la sua abilità nel segnare. "Taci, stronzo, ora troviamo una soluzione!" fu la risposta di Liam che sembrò riflettere, prima di proporre agli avversari: "Tra il pubblico ci dovrebbe essere mio cugino, ha la nostra età, potrebbe giocare lui al posto di Micheal". Nick lo fissò sospettoso: "Chi lo conosce, magari è un tizio enorme che ci potrebbe spezzare le ossa!". Liam scoppiò in una risata, facendo un cenno verso il pubblico ed un ragazzo di circa venticinque anni si alzò per salutarlo. Era bassino, non sembrava neppure un tipo muscoloso o particolarmente atletico. Stavolta, fu Nick a ridere e come capitano confermò: "Fai pure entrare il nanetto, Liam. Così vi facciamo il culo anche questa volta!". Harry aveva seguito tutto in silenzio, chiedendosi se fosse tutto un piano dei suoi amici, anche se non sembrava essere un grosso guadagno il cugino di Liam rispetto Micheal.

Sexy guy Larry  FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora