Giorno 10

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"Non mollare.
Niccolò, non mollare."
Quante volte mi son detto sta frase? Troppe. Ora che sono bloccato su un letto con la schiena che appena la muovo comincia a tirare, mi tocca ripetermelo sempre.
Non sono mai stato uno che ha fede in se stesso, non credo mai in me, però so spingermi oltre al limite fisicamente, forse fin troppo, a 16 anni sollevare più di 100kg con una gamba non credo sia normale. Mi sento dire spesso "non sforzare, poi stai male" non ascolto mai nessuna di queste frasi se non sono dette dalla mia ragazza, non la voglio deludere e non voglio deludere me stesso.
Mi ricordo quando mi son rotto il ginocchio, ero in partita, pioggia stupenda, atmosfera da stadio anche se era un campo comunale al tempo. Ecco, si, decido di entrare in scivolata, ma chi mai se lo sarebbe aspettato che quel figlio di puttana mi salisse sul ginocchio? All'inizio non me ne sono accorto, non ho sentito nulla, neanche due minuti dopo saltando appoggio il ginocchio ormai rotto (ancora a mia insaputa) spezzandolo del tutto. Alla fine era rottura del tendine, crociato e uscita della rotula dall'asse del ginocchio, bello stare 3 mesi nel letto e 3 mesi in riabilitazione.
Ma solo al fatto che ho creduto in me, mi ha permesso di rientrare in campo facendo doppietta, entrare nella rappresentativa torinese e essere chiamato da squadre professioniste.
Ringrazio solo me e chi ha creduto in me, nelle mie capacità.
Qualsiasi cosa facciate non dovete mai perdere fiducia in voi, c'è e ci sarà sempre qualcuno che ne avrà e vi supporterà.

"Io non gioco per nessuno, io gioco per me, gioco per chi crede in me."

Fine decimo capitolo.

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