- Non avevi un altro paio di scarpe? - mi chiese Amanda guardandomi dalla testa ai piedi.
In maniera formale non avevo capito che dovevo mettere i tacchi, oppure truccarmi
- E' l'unico paio di scarpe che ho "formale", lo sai - avevo indossato un paio di francesine nere con un 3cm di tacco.
Amanda alzo gli occhi al celo e mi fece cenno di seguirla. Già è tanto se alle 7 di mattina sono riuscita a trovare un completo decente, una camicetta bianca e una gonna fino al ginocchio nera era il massimo che ho trovato.Entrai nella hall dell'azienda, trovandomi subito davanti una donna bellissima. Aveva capelli rossi raccolti in uno chignon, con un paio di lentiggini sul volto e lungo le sue braccia scoperte.
Aveva una camicetta smanicata riempita di fiori rosa con un accenno di trasparenza, quando ti guardava i suoi occhi verdi ti rapivano da quanto erano belli e lucenti.
- Ciao Amanda, oggi hai un'ospite - disse la donna dai capelli rossi. Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso
- Si, ieri ho sentito Ryan e mi ha detto di portarla a far vedere cosa facciamo e per fargliela conoscere -
- Bene, allora vi accompagno -
La donna ci accompagnò fino a una porta completamente di vetro e la aprì trovandomi davanti una grande sala con un lungo tavolo con tante sedie, dove c'era un uomo ad attenderci a capotavola.
- Ryan, sono arrivate la signorina Amanda con la signorina..? - chiese voltandosi verso di me - Sam..scusi Samantha - dissi correggendomi subito. Ero troppo abituata a dire il nome con cui i miei genitori mi chiamavano sempre, ed era il nome che dicevo anche sempre alle persone quando mi presentavo. Ma in quel momento appena lo dissi Amanda mi fulminò con lo sguardo.
- Grazie Rose, falle accomodare - si davano del tu, quindi immagino che ci sia qualcosa tra questo Ryan e Rose. Ci fece cenno con la mano di accomodarci dentro la stanza e noi entrammo.
Amanda si mise subito a sedere, nel mentre che io ammiravo quella stanza enorme.
- Prego signorina Samantha - disse Ryan aprendomi un varco vicino a lui tra la sedia e il tavolo, mi ricomposi e mi misi a sedere nel posto consigliato da lui.
Iniziò a guardarmi negli occhi. Era un bel uomo, sulla cinquantina, con capelli ricci e castani, una folta barba ed era abbastanza in forma, quindi si poteva dedurre che gli piaceva andare in palestra.
- Amanda mi ha raccontato la tua storia e mi ha detto che con un lavoretto riusciresti ad ottenere dei crediti per andare al college - mi disse, annuì con la testa ed era la sola cosa che riuscii a fare in quel momento. Nonostante mi desse del tu ero comunque un pò agitata e non sapevo benissimo che cosa dirgli. Non mi era mai capitato, gli unici con cui "parlavo" in questo modo era con i professori e non è che avessi un gran rapporto. I miei compagni di scuola diciamo che erano totalmente il contrario, anzi.. era meglio se non aprivano proprio bocca.
- Non so se Amanda ti ha accennato che cosa facciamo noi all'interno dell'azienda.. - iniziò il suo discorso, si vedeva che era abituato a fare questo tipo di cose, era molto preparato e molto colto.
- Ti posso inserire all'interno dell'azienda aiutando Rose, nelle pratiche da segretaria. Sei anche una bella ragazza quindi faresti un'ottima prima impressione all'azienda - vedendo Rose, posso capire di che impressione intendesse, ma non ero mai bella come lei. Io ero solo la classica ragazza strana, capelli bruni sempre legati, occhiali con montatura fina.. L'unica cosa "buona" che potevo dire di avere erano gli occhi.. Gli occhi di mio padre, color ghiaccio.
- Sai già di che cosa si tratta? Hai mai sentito parlare di questa mansione? - mi chiese facendo un cenno di sorriso
- E' un pò timida - interruppe Amanda vedendomi non rispondere - Ma quando inizia a conoscere dove si trova e con chi è si apre piano piano -
Ryan nel mentre Amanda parlava la guardava con gli occhi e vedevo che un pò di soggezione ce l'aveva anche lei, ma mi sembrava abbastanza tranquilla.
- Non ti preoccupare Samantha.. o se preferisci che ti chiami Sam. La mia azienda e un'azienda dove vogliamo far sentire tutti partecipi, dal primo all'ultimo. Quindi vedrai che ti adatterai molto bene e ti troverai benissimo. Rose è una donna molto cordiale e socievole, le piace dare una mano a chiunque, anche al postino - mi disse ridacchiando
- Le può dire anche Amanda che siamo una grande famiglia, ci aiutiamo l'un l'altro e lo facciamo anche con molto piacere -
Finito il discorso ci salutammo dandoci appuntamento nel pomeriggio per iniziare il mio primo giorno.
Nel mentre che uscimmo però mi soffermai a guardare un ragazzo sull'uscio della porta, come se stesse aspettando noi. Era un ragazzo che avrà avuto 2/3 anni in più di me, molto probabilmente andava già al college. Aveva addosso la casacca della squadra di football e aveva anche i capelli tutti spettinati. Vedendomi che lo stessi guardando si focalizzò per un secondo su di me, ma venne interrotto dalla voce di Ryan dicendogli di entrare. Lui non aspettò ed entrò subito dentro la stanza.- Allora come ti sembra? - mi chiese Amanda sorseggiando il suo thè verde preferito
- Diciamo che ancora non mi sono fatta una idea precisa di quello che mi aspetterò - dissi mandando un boccone del mio waffle
- Sicuramente dovremmo fare un pò di shopping, non puoi andare di certo vestita così - Amanda mi squadrò per un istante, io feci cenno per coprirmi e lei capendo il mio gesto scherzoso rise.Andammo per quasi tutta la mattina a fare shopping. Ovviamente comprammo tutto quello che era di suo gusto, non volle prendere niente di ciò che io sceglievo.
Cattiva.
Mi portò anche a casa insegnandomi a curarmi leggermente di più il viso con un pò di trucco.
- Vedi è semplicissimo - disse finendo di strofinarmi delicatamente un penello nella mia palpebra. Finito ciò mi guardai allo specchio e mi scese una piccolissima lacrima sulle mie guance. Sembravo mia madre. Credo che anche Amanda si accorse della somiglianza..
Era lo stesso trucco che faceva lei quando "doveva stare a casa" diceva..
- Sei bellissima - disse, coprendosi la bocca con la mano. Molto probabilmente lo fece per non farmi accorgere del suo tremolio delle labbra.
- Non è un trucco molto elaborato, ma se noti fa la sua figura -
Giusto per finire in bellezza, scelse anche la mia tenuta aziendale.
Gonna verde metà coscia, con una canotierina pizzata bianca e una giacca nera sopra.
Ovviamente non potevano mancare i tacchi, scelti rigorosamente bassi, avendo fatto un'accordo: VA BENE I TACCHI, MA NON ALTI!
Mi guardai allo specchio e non mi riconobbi per niente.
Ero diversa dal mio stile, però era come e mi rispecchiasse alla perfezione, anche il fatto di portare le lenti faceva un altro effetto non essendoci abituata.- Che il mio primo giorno abbia inizio -
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Together4ever
RomanceSamantha è una ragazza abbastanza tranquilla finchè non ebbe la brutta notizia che entrambi i genitori morirono in un incidente d'auto. Da quel giorno la sua vità cambiò a 360 gradi facendo delle scelte a lei sconosciute per sopravvivere e conobbe u...