CAPITOLO 2

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POV: Jungkook

Continuo a correre, nonostante le scarpe logore minaccino di rompersi. Gli sto alle calcagne, non lo lascio scappare. Sudo freddo, mi asciugo con la manica il sudore e continuo a correre senza perdere di vista l'uomo.
Egli si gira dopo un mio urlo, e il suo volto familiare mi fa scoppiare in lacrime facendomi cadere in ginocchio. Mio padre, mi sta guardando. Si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio una frase che io non comprendo.

Mi sveglio di soprassalto, con la fronte che gronda sudore. Mia madre varca la soglia della porta, rimasta aperta dopo essermi addormentato.
<Era solo un incubo tesoro, cerca di riposare adesso> mi abbraccia caldamente. Mi accoccolo a lei lasciando che il suo dolce profumo invada le mie narici.
Dopo poco sono di nuovo nel mondo dei sogni.
Mi sveglio il giorno dopo, con un simpatico buongiorno dalla mia mamma, ricambio il buongiorno e strofinandomi gli occhi prendo il cellulare e chiamo Taetae.

POV: Taehyung

Mi sveglio lentamente, sentendo il mio telefono squillare. È kookie, rispondo subito alla chiamata.
Oggi glielo dirò.. sarà difficile per entrambi ma deve sapere.

<Pronto kookie?>

<Ehy Taetae, che facciamo oggi?

<Kookie vieni a casa mia, devo parlarti>

Chiudo la chiamata e poso il cellulare per poi andare in bagno a lavarmi e vestirmi. Le valigie e gli scatoloni sono già pronti, la casa sembra deserta. Lo sarà presto...non posso pensare che dovrò lasciare la mia casetta, quella dove sono cresciuta con la mia mamma.
Ma lei ha deciso così, per darmi una vita migliore. E io non posso andarle contro, sono solo un ragazzino di quindici anni d'altronde.

D

opo una decina di minuti sento il citofono, vado ad aprire e abbraccio kookie facendolo entrare. È il momento di dirsi addio...


amami ancora adessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora