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È il 12 settembre di un altro noioso anno,sono qui seduto sul letto ad osservare la mia vita incasinata.

Noor,mia sorella di 10 anni,dorme come un angioletto. Cosa che assolutamente non è.
Si la vorrei uccidere ogni secondo ma anche se non lo dimostro,se non con insulti,le voglio bene e ci tengo a lei.

Osservo la casa,beh un vero e proprio disastro.

Sento mia madre tossire,è sveglia e probabilmente si fa ancora un milione di domande sul perché io abbia evitato un suo abbraccio.

Beh troppo concentrata sulle mie sorelle non si è accorta di quando odi il contatto fisico e come mi divincoli da ogni abbraccio,indipendentemente da chi sia.

Mi ha scritto, testuali parole,"Siamo diventate lontane,soprattutto fisicamente mi manchi."

Non ho risposto,la mia testa ha iniziato a farsi paranoie e io a sentirmi in colpa,che razza di disgraziato ed ingrato di figlio che sono.
L'unica cosa che mi girava per la mente.

La luce,nonostante sia in un angolo piuttosto lontano da me, illumina maggior parte della stanza urtando in modo incomprensibile i miei occhi.
Illumina poco,ma abbastanza da farmi ammirare il casino di oggetti in giro e le pile di vestiti ammucchiate come fossero soprammobili.

I gatti giocano in questo casino come bambini al lunapark,come biasimarli pare di star giocando a "trova un spazio dove non ci siano cose impilate a cazzo di cane".

Che gioco di merda.

La luce sta urtando la mia pazienza,ma è anche piuttosto affascinante.
Fa sembrare tutto finto,oppure tutto così reale da sperare che sia finto.

Le mosche danzano intorno alla lampada attirate da quella luce così magica quanto accecante e urtante.
In fondo anche io ne sono un po' attratto.

Un tonfo interrompe i miei pensieri sulla lampada,il gatto si è infilato sotto uno sgabello e da bravo coglione ci è rimasto incastrato trascinandoselo in giro.

Ha fatto tanto di quel rumore che un brivido di paura mi percorse la schiena,paura di svegliare mia madre anche se dal peto atomico che ha tirato poco fa potrebbe essere sveglia. Ma non ne sono certo e sinceramente non voglio saperlo.

Torno al mio morbido letto e ai miei pensieri,eccoli lì che tornano a prendermi con forza e sbattermi da un problema ad un altro.

Ma a quanto pare le distrazioni non erano finite,come se nulla fosse una coppia di mosche si posa alla mia destra e si mette a scopare.
Sono sicuro che quel bzz bzz fossero i gemiti di quella stronza.

Con estrema cautela mi alzo dal letto afferrò il frustino e...

La coppietta è lì spiaccicata sul mio pregiato lenzuolo. Non provo pena per loro,solo una buona dose di soddisfazione verso il mio lavoro.
Con una agile mossa lancio i loro corpi chissà dove sul pavimento.

Ora posso tornare ai miei pensieri.

Mi giro verso la finestra nella speranza di trovare risposte nel paesaggio che c'era al di fuori,ma no vedo solo il riflesso di quella stupida disordinata stanza.

Abbassando lo sguardo mi concentro sul ventilatore che è lì per bellezza visto che l'aria arriva a malapena fino a me,cosa che mi irrita tanto che se fosse una persona gli staccherei la spina solo per dispetto.
(Capita la battuta?! si fa pena scusami tanto).

Improvvisamente,mentre scavavo tra i miei pensieri,una domanda che di solito non mi pongo mi prese e mi scosse violentemente urlando "COSA PROVI?"

Sono bloccato a pensare,cosa provo?

Beh attualmente nulla ma tutto,nel senso che sto provando ogni emozione però senza provarla realmente.
Sono intrappolate dentro di me che temo di farle uscire a causa dei giudizi altrui o forse solo perché sono geloso e protettivo verso le mie emozioni.

Potrei essere triste dal momento che una persona,per me molto importante,è diventata fredda ma in fondo ha ragione.Per una settimana, totalmente preso dalla mia testa e dai miei pensieri,non le ho scritto. In realtà non ho praticamente toccato il telefono.
Non mi serviva visto che nella mia testa c'era già un teatro di emozioni e domande che mi intrattenevano. Si mi sento in colpa per questo e mi sono scusato con lei forse anche troppe volte.

Potrei essere arrabbiato perché mi sembra di aver deluso e ferito mia madre.
Le ho fatto credere di non volere il suo affetto quando lo bramo con ogni particella del mio corpo,ma non so come averlo senza che mi senta soppresso da parole di conforto o stritolato da un abbraccio che dovrebbe anche esso essere di conforto ma è più una tortura.

Potrei essere ansioso perché tra 2 giorni dovrò tornare a scuola e la mia voglia di vedere quelle facce da culo dei miei compagni non è minima,proprio non esiste.
O anche perché la mia ansia sociale mi chiede di nascondermi in un angolo e non parlare, senza però sembrate stupido o strano perché poi mi sale ancora più ansia e sicuro sembro stupido e strano.

Forse sono sia stupido che strano e anche di peggio ma non lo ammettorò mai a me stesso.

Potrei anche essere felice il perchè non lo so visto come va a rotoli la mia vita.
Forse per il mio cane che appena vedo stropiccio tutto perché è troppo carino o per mia madre che mi ama con tutta se stessa.
Non lo so forse anche per il vento che mi punzecchia e io ne godo felice,mente il mio corpo mi tira addosso tutti i santi per poi pregarmi di essere meno scemo e tornare al caldo.

Oppure per il sole che- no scherzo odio il sole e il caldo; infatti vivo in casa da 3 mesi e la mia vita sociale già inesistente è sparita ancora di più.

Però effettivamente non sento nessuna di queste emozioni,solo un vuoto incolmabile.

Oh,wow. Si sono fatte le 03:32 trovo magico come pensare ti faccia sparire dal mondo per ore che per te passano come minuti.

Poi torni più confuso di prima perché non hai trovato soluzioni ai problemi o risposte alle domande, solo problemi ai problemi e domande alle domande.

Pensare ti porta in mondo tutto tuo,ti fa sparire da tutto e ti fa tuffare nella tua testa,ne esci graffiato e più infelice di prima (soprattutto quando trovi riposte che non ti soddisfano e a cui non vuoi assolutamente credere).

È una cosa strana la mente.




wo...un viaggio nella mente di un pazzo immagino sia stato divertente.
Non ho assolutamente trovato risposte alle mie domande ma,una soluzione ad un problema si.
"Parla con qualcuno dei tuoi problemi" tadà una via alternativa assolutamente pessima,ma ne sono ancora orgoglioso.
Lascia un commento per- non so cosa bo critica i miei problemi o scrivi i tuoi.

Alla prossima se mai ci sarà,lascia una stellina se ti va ;) .

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