Karma Is A Queen

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La festa era iniziata da poche ore e ancora nessuna traccia dell'agente Tomlinson.

Harry non poteva nascondere la sua delusione nel non poterlo vedere alla festa e ammirare la sua espressione confusa al sorrisino sulle sue labbra, mentre si chiedeva che cosa ci fosse di tanto divertente da lasciare che Harry lo guardasse in quel modo.

Avrebbe adorato sbatterglielo in faccia, ma purtroppo il protagonista delle sue fantasie non aveva ancora fatto capolino dalla porta.

Tuttavia non riuscì a non soffermarsi sulla paura che Louis potesse essersela presa davvero, ma poi scaraventò il pensiero nella sua pattumiera mentale, perché i loro scherzi e giochetti erano stati negli anni molto più sporchi dell'ultimo, quindi se avesse voluto davvero punirlo lo avrebbe fatto parecchio tempo prima.

Harry in realtà avrebbe preferito non perderlo mai di vista, attaccarlo da qualche parte, o ammanettarselo al polso destro.
Supponeva che a quel punto Louis si fosse dimostrato migliore di lui con le manette...

Si fece strada al piano di sotto cercando Lola, che si era presumibilmente persa cercando una bottiglia di vino, o un bagno.

Quando la trovò, indaffarata nella scelta tra due bottiglie di vino, le diede un bacio sulla guancia "Non credi che sia un po' presto per ubriacarsi?"

"Sono le due del pomeriggio" Sorrise lei. "Ed è sempre l'ora giusta per un bicchierino di Tequila. Questa festa è un mortorio"

"Mh" cinguettò Harry togliendosi la giacca elegante, cominciava a fare caldo.
Prese la bottiglia e ne bevve un sorso.

"Come sta il grande capo?" Chiese la sua collega appoggiandosi alla parete di vini e liquori. "Lo stai facendo impazzire, lo sai? Prima o poi ti si rivolterá contro"

La prese per il polso invitandola a lasciare la bottiglia sul tavolo e seguirlo al piano di sopra, così da controllare la porta.

"E io non vedo l'ora che succeda" Sorrise, bloccandosi alla vista di un sorridente Louis Tomlinson che si faceva strada salutando tutti, nel suo completo firmato che si adattava come la pelle di un serpente.

Harry, leggermente confuso, guardò meglio l'uomo che accompagnava Louis, rendendosi conto troppo tardi che era suo fratello, Liam.

Merda.
Lasciò un altro bacio sulla guancia di Lola prima di correre a nascondersi verso i bagni.

Se Louis aveva portato Liam era solo perché ne avrebbe ottenuto qualcosa e il qualcosa probabilmente era la sua testa su un piatto d'argento.

Liam non sapeva nemmeno della sua stupida cottarella per Louis, oppure gliene avrebbe dette di tutti i colori, provando a dissuaderlo, nonostante considerasse Louis uno dei suoi migliori amici.

Sarebbe stato difficile ma forse avrebbe potuto far in modo di non farsi vedere per tutta la serata, in modo che suo fratello non lo rinchiudesse in casa e Louis non lo ammanettasse di nuovo nudo, nella doccia del loro capo, per renderla peggiore.

"Se il tuo faccino non fosse così carino ti prenderei a pugni" La porta del bagno a casa dell'agente Morris, che ospitava la festa del dipartimento, si aprì con una silenziosa folata d'aria.

Sweet Like Justice [Larry Mini Long]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora