Prologo

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Ah, questa sensazione, non ne avrò mai abbastanza.
Il cuore scalcia nel mio pento, il sangue ruggisce nelle vene mentre che il vento mi sfida.
La velocità diventa parte di me, i contorni degli oggetti si fanno indistinti, troppo lenti perché io possa catturarli con lo sguardo.
La strada si modella sotto di me, curva dopo curva, si muove tra alti e bassi come una sinfonia suonata dal proprio compositore.
Mi sembra di diventare luce, veloce e leggero quanto lei, vorrei che durasse per sempre.
Il cuore che ne vuole di più, vuole diventare velocità.
Dolore.
Che succede? La luce si affievolisce, il braccio formicola e il cuore sembra uscirmi dal petto.
Forse vuole correre lui, forse vuole incitarmi, o forse...
Buio.
Non ero più luce, non ero più vento, non credo di essere nemmeno più uomo.
E poi, il vuoto.
Solo un leve ronzio, un dolore e poi nulla.


🦢

Ciao cari lettori,
Eccoci qui con un nuovo viaggio, spero che vi piacerà e vi sorprenderà.
Il prologo forse non è di buon auspicio, però chissà, forse è il preludio di una nuova avventura.
Vi aspetto nei prossimi capitoli pronti più che mai per leggere  e commentare insieme la storia di Dafne e Aaron.
Spero che vi possa non solo piacere, ma anche rallegrare, soprattutto grazie all'ironia dei suoi personaggi.
Vostra,
Hydna

Black SwansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora