"Faccio schifo, non vedo perché gli dovrei piacere".
Le cosce che non si toccano, la vita stretta, la pancia piatta. Il sedere sodo e proporzionato, le tette ne troppo grandi ne troppo piccole, alta il giusto. Il colore della pelle olivastro, un bel sorriso, i capelli lucenti. Taglia XS e terza di seno.
Non beve, non fuma, non le piace passare le serate fuori, però le piace stare con gli amici. Legge, ascolta la musica, le piacciono i tramonti.
E' modesta, riservata, simpatica. Non disturba, non esagera, non si fa notare. Anche se alla fine tutti la notano.
Ovunque va minimo uno o due ragazzi ci provano con lei, la guardano, la apprezzano. Piace ai fidanzati, ai single, agli amici; se volesse potrebbe distruggere qualsiasi coppia. Gli uomini sbavano e le donne la temono, pensano se la tiri perché lei è perfetta agli occhi degli altri. Pensano ne sia consapevole.
"Quello è solo ubriaco" "Quello ci prova con tutte" "Non era serio". Tante, tantissime scuse per giustificare il fatto che possa piacere a qualcuno, perché lei non ci crede, non può essere vero.
Non crede alle amiche che le dicono quanto sia bella, anzi, di lei ascolta solo i commenti negativi (che pur essendo rari esistono, come esistono gli invidiosi). Io sono brutta, io sono stupida, io non valgo niente: questo si ripete nella mente ogni giorno, quando si sveglia, quando si guarda allo specchio, prima di addormentarsi, quando mangia.
Mangia poco, niente sale! Buone le patatine ma meglio gli snack al farro. Con l'hamburger no alle patatine fritte, no al dolce, no no e no.
Quando passa davanti alle vetrine non si guarda perché potrebbe mettersi a piangere, davanti allo specchio si guarda e si tocca, e pensa "Ma io sono davvero cosi?". Non vuole comparire nelle foto, è la prima a non farsele, e se ne fanno una guai se gliela mostrano. "Sono un cesso, mi hai vista? Ma che brutta, con che coraggio esco di casa. Ci credo che nessuno mi vuole". Parecchio contraddittorie queste frasi rispetto a quanto detto prima, vero?
Ora è fidanzata con il ragazzo dei suoi sogni, che la apprezza per la bellissima ragazza che è. Lui è l'unico di cui si fida quando le fa i complimenti, e l'ha aiutata a tirarla -in parte- fuori dall'oblio. Si fa le foto, si cura, si mette i vestiti attillati.
Ma i pensieri non sono andati via. Pensa sempre la stessa cosa di sé: sono un mostro e lui un giorno se ne accorgerà.
La realtà è che Elena non si rende conto di quanto sia fortunata ad essere com'è, quando ci sono persone che pagherebbero oro per essere come lei. Ci sentiamo prese in giro. Lo so che la pensate come me. Ma voglio rivolgermi a voi adesso: se Elena, ragazza meravigliosa che tutte invidiamo e tutte vorremmo essere, si odia a tal punto, allora l'amore per noi stessi sarà mai raggiungibile? Siamo sicure che essere diverse da come siamo, essere un'altra persona, ci permetterebbe di essere felici? No. L'amore per noi stessi non dipende da come siamo, bensì è come siamo, come appariamo, che dipende dall'amore per noi stessi. Più ci vogliamo bene più abbiamo cura di noi, più ci odiamo, più abbiamo voglia di sopprimerci. Un giorno capiremo che per essere belli bisogna essere buoni, buoni con noi stessi.
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Amore per noi stessi
General FictionElena si odia anche se viene vista come perfetta. Se vi odiate anche voi dovreste decisamente leggere questo.