Partenza

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Penelope
Ad una settimana dalla mia proclamazione a medico chirurgo, mi trovavo con la camera sottosopra mentre facevo le valigie per Londra. Qualche mese prima della laurea avevo infatti fatto richiesta al dottor Zotos, medico dell'ATP, se fosse possibile svolgere un periodo di tirocinio post laurea con lui. Era un tentativo vano e non pensavo di ottenere nemmeno risposta sinceramente, ma amavo il tennis e seppur il mio sogno non fosse quello di diventare un medico dello sport mi allettava l'idea di mettermi in gioco in ogni ambito della medicina. Per di più ero in attesa di una proposta di contratto di specializzazione da parte dell'HUG di Ginevra da ben un mese, ma il primario di Ematologia ancora non si era fatto sentire. Queste 3 settimane col Dottor Zotos in ATP sarebbero state in primis un'esperienza da inserire nel mio CV, ma anche un modo per tenermi occupata e iniziare a svolgere la mia professione (seppure nella maniera più strana considerando che tutti i miei ex compagni ora facevano pratica con le guardie mediche).

Volevo essere sicura di non dimenticare nulla, il Dottor Zotos mi aveva offerto un'opportunità unica e non potevo sprecarla presentandomi li senza il camice o un blocknotes per gli appunti. Per di più un manuale di medicina dello sport poteva sempre essermi utile, magari come lettura in aereo, giusto per non arrivare totalmente impreparata e farmi subito riconoscere.

Con le mie due valigie che pesavano quanto dei macigni salutai i miei, diedi una carezza a Luna e mi diressi verso la fermata dell'autobus. Leo era in vacanza in qualche isola Croata coi suoi amici, sicuramente a fare festa dalla mattina alla sera, un po' lo invidiavo considerando che il tempo per riposarmi era stato minimo, ma ne valeva la pena per l'opportunità a cui stavo andando incontro. I miei genitori potevano finalmente godersi qualche giorno tutto per loro, d'altronde se lo meritavano dopo 25 anni in casa con me e mio fratello! Mio papà mi disse che avrebbe tenuto acceso su Supertennis tutto il giorno nella speranza di vedermi in azione, ma gli ricordai genuinamente che se c'era bisogno di me era perché qualcuno si sentiva male.

Il viaggio fu liscio come l'olio, non appena arrivai in aeroporto vidi una ragazza di qualche anno più grande di me che aspettava con un cartello con su scritto "Penelope, Doctor" affianco a uno stemma del Queen's Club. Il primo torneo a cui io e il dottor Zotos avremmo assistito si teneva infatti nel circolo più esclusivo di Londra e segnava l'inizio di una serie di tornei in preparazione a Wimbledon. Se pensavo all'emozione di quando avrei varcato le porte di quel torneo del Grande Slam così prestigioso non stavo nella pelle, ma ora era il momento di iniziare la mia avventura sui campi del Queen's.

La ragazza agli arrivi si chiamava Kate, con estrema gentilezza mi accompagnò a una macchina che per i giorni del torneo sarebbe stata la navetta hotel-circolo e circolo-hotel per me e il Dottor Zotos, oltre che per i due fisioterapisti. Mi aiutó con le valigie e mi accompagnó all'hotel per poggiare le valigie e mostrarmi la mia camera. Ero talmente emozionata che tutto ciò che mi circondava era semplicemente perfetto. Era perfetta la stanza in tipico stile londinese dell'hotel di lusso dove alloggiavamo insieme ai giocatori e al resto dello staff, era perfetto il cielo, seppur leggermente grigio, era perfetta Kate, non c'era nulla che non andasse. Mi sistemai nella mia camera e mi feci una doccia rilassante. Ormai erano quasi le 17, era arrivato il momento di presentarmi al club e di conoscere il Dottor Zotos, il giorno dopo sarebbe stato il mio primo giorno di lavoro e non sapevo nemmeno da dove iniziare.

Mi feci scortare da Kate al Queen's e dopo una sua breve visita turistica delle strutture mi accompagnò finalmente allo studio medico del club, dove mi aspettava il mio superiore. Il club era meraviglioso, estremamente curato in ogni minimo dettaglio, e i campi in erba arricchivano il tutto con un senso di eleganza. Una serie di giocatori si stava già allenando in vista del primo turno dell'indomani. Lo studio medico era spazioso e aveva una finestra che affacciava sui campi a un paio di centinaia di metri di distanza.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 14, 2023 ⏰

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