Capitolo IX

60 4 0
                                    

Attaccai la chiamata, quando sentii la porta principale aprirsi. Non passò molto tempo che mio padre entrò in camera mia. 
"Jessie, Cristo santo, mi hai fatto spaventare a morte...!" disse mio padre correndo verso di me ed abbracciandomi. 
"Pensavo ti fosse accaduto qualcosa di molto brutto! Qualcuno ti ha fatto del male?" continuò.
"No, per fortuna no. Se non fosse stato per un mio amico l'avrei vista brutta." risposi.
"Quale amico?"
"Si chiama Dave. La prima volta che l'ho incontrato è stato sul bus qualche giorno fa. E' simpatico. Potremmo dire che mi ha protetta da altri suoi amici che ne volevano approfittare del fatto che non mi sentissi molto bene."
"Mi fa piacere che tu abbia trovato un amico buono... ma dimmi, chi sono quegli altri ragazzi?" disse con tono minaccioso.
"Se te lo dico, mi prometti che non li uccidi?" dissi ridacchiando.
"Non te lo posso promettere."
"Sono loro." dissi a mio padre mostrandogli il volantino dell'evento, indicando James e Lars.
"Ah, è lui Dave?" disse indicandolo.
"Sì, è molto bravo a suonare."
"Sai, anche io suonavo la chitarra da giovane."
"Davvero? Che genere suonavi?"
"Sia rock che metal, ma i tuoi nonni mi impedirono di continuare a suonare perchè creavo una pessima immagine di loro agli altri, poiché in molti credevano che io fossi satanista."
"Ah... anche loro suonano metal, ma per ora solo cover."
"Comunque, dove sei stata questa notte?"
"Diciamo che è un po' complicato spiegare il perchè... In poche parole, mi stavo difendendo da quegli altri ragazzi, James e Lars. Li avevo anche fatti per bene, ma mentre mi girai, James mi diede un pugno dietro alla nuca e sono svenuta."
"COSA?!"
"Sì..."
"Ora lo uccido."
"Aspetta... Dopo che è successo ciò che ti ho raccontato, credo che Dave li avesse letteralmente uccisi. Mi ha detto che era andato a cercare Alex, ma lei se ne era già andata, perciò..."
"Perciò?"
"Mi ha portato a casa sua."
"M-"
"Non è successo niente! Non ho fatto quella cosa, niente baci e niente zozzerie."
"Spero che tu abbia ragione, ma altrimenti ti faccio fare un test di gravidanza, eh."
"Te lo giuro su tutto ciò che amo, che non ho fatto nulla."
"Ok, ti credo. Comunque vorrei ringraziare quel tuo amico per quello che ha fatto. Se non fosse stato per lui non credo che avresti avuto una bella nottata."
"Ci sarebbe un modo per incontrarlo..."
"Quale?"
"Diciamo che mi ha invitato a fare una passeggiata con lui, ma non è nulla di romantico! Solo per conoscerci meglio."
"Ok, ma hai il coprifuoco."
"Mi sembra anche giusto."
"Massimo, ma proprio esagerando, 1:00. E se ti succedesse qualcosa, ti do il consenso di stare da lui, ma solo se mi sembra una brava persona."
"Proprio Dave una brava persona mi sembra un parolone" pensai. 
"Comunque ora devo tornare a lavoro, ero solo tornato per vedere se tu fossi arrivata."
"Va bene." dissi abbracciandolo.
"Ci vediamo dopo." mi disse, dandomi un bacio sulla fronte, per poi uscire dalla mia stanza.
La prima cosa che mi venne in mente fu di richiamare Dave, per avvisarlo di mio padre
-Bip
"Pronto?"
"Ciao di nuovo."
"Jessie?"
"Si. Ti devo dire delle cose riguardo dopodomani."
"Spara."
"Mio padre ti vuole incontrare."
"Cosa? Perchè?"
"Per ringraziarti di avermi protetta e di non avermi...
"fatto cosa?"
"Stuprato."
"AH."
"Perciò, per favore, altrimenti non potrei nemmeno parlarti, prova a non fumare una sigaretta mezz'ora prima del nostro appuntamento. Non fuma, quindi se ne accorgerebbe subito, ok?"
"Uff, va bene."
"E poi, non dire informazioni personali riguardo James e Lars. Potrebbe ucciderli. Ma nel vero senso della parola."
"Benee."
"Che poi ho scoperto solo oggi che anche lui aveva una specie di band."
"Davvero? Figo. Perchè non ha continuato?"
"I genitori. Lui creava loro una pessima reputazione perchè la gente pensava che lui fosse satanista."
"Ah. Mi dispiace. Gli potrei far suonare qualcosa se vuole."
"Veroo. Lo obbligherò."
Parlammo per altri minuti? Ore? Non lo so, ma non avevo mai parlato così tanto con qualcuno. Parlammo addirittura di volerci vestire simili. Lui voleva mettersi una maglia di una band, ma ovviamente non ne avevo una, perciò, idea scartata. Sarà per la prossima volta, pensai. 
"Hey Davie" disse una voce femminile da parte del telefono di Dave.
"Cazzo... Scusami tanto Jes, ma devo andare. Ci vediamo, ok?"
"O-ok."
"Tutto bene? Ti sento strana."
"Sarà la linea. Ci sentiamo."
Dissi per poi terminare la chiamata. 
Perchè pensavo che Dave provasse qualcosa per me? Anzi, e se proprio lo fosse stato, perchè proprio per me? Mi guardai allo specchio, mentre mi toccavo la faccia: mi assottigliavo il naso, rendevo gli zigomi più grandi e le labbra più carnose. Forse così sarei stata più carina, e non come sono adesso: borse sotto agli occhi, naso storto, cicatrice vicino alle labbra, brufoli sulla fronte ed altre migliaia di imperfezioni. Perchè proprio a me? Proprio io, che desidero tanto l'amore, che ne ho bisogno, sono orribile. E anche se tutto il mondo mi dice che sono bella, per me sarò sempre la prima dei brutti. Pensare a queste cose mi fa piangere. E mi successe. Perchè sono così sensibile per le cose più stupide? Prima non ero così. Perchè invece adesso sì? Vorrei di nuovo essere bambina, così da vedermi bella con quegli occhi che non conoscono le imperfezioni. Sarebbe bello vedersi belli una volta ogni tanto. E mentre pensavo a tutto questo, ficcai la testa nel cuscino ormai bagnato, e mi  venne in mente il nostro piccolo bacio. Perchè ho pensato che a lui fosse piaciuto? Perchè? Perchè ho accettato l'invito, quando probabilmente sarò una tra le tante ragazze con cui esce? Le lacrime scendevano a caduta libera dai miei occhi, mentre mi pentivo per tutti i miei sciocchi pensieri, e dovetti cambiare lato del cuscino. Volevo urlare, ma mi tenevo tutto dentro, come ho sempre fatto, d'altronde. Mi veniva da soffocare tante le cose che mi tenevo dentro. E la cosa bella è: perchè proprio io, Jessie, a 16 anni, mi tengo tutte queste cose? Non ne ho motivo. Non vengo bullizzata, presa in giro, o avuto amori non andati bene. Sono solo arrabbiata con me stessa per essere quello che sono.  

-

Ciao,
questo capitolo è stato un po' difficile scriverlo, perchè potremmo dire che Jessie ha molte mie caratteristiche, forse troppe. Comunque spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento, al prossimo! <33 


•Trust• | Dave Mustaine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora