Il Festival dello Sport (pt. 1)

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Perché mi sento così? E perché mi importa così tanto? Le parole che ha pronunciato... Il modo in cui le ha pronunciate... mi hanno investita come un treno. Credevo potessimo considerarci amici ma suppongo che non lo fossimo. 


Mi avviai a passo svelto verso i cancelli della scuola. "T/N aspetta! Dubito pensi davvero ciò che ha detto!" urlò Kendo correndo nella mia direzione. Le lacrime scorrevano sul mio viso. Detesto piangere. 


"Kendo, pensava ogni singola parola e comunque adesso non mi va di parlarne" asserii con voce piatta. Sospirò. "Va bene, ma almeno fammi venire con te, hai bisogno che qualcuno ti faccia compagnia." È così dolce. "Ok."


Dopo essere scese dal treno, Kendo e io arriviamo a casa mia. L'unica ragione per cui non ho rifiutato la sua presenza è perché Nezu non ci sarebbe stato per consolarmi. Entrammo dirette in camera mia. 


"Hai una bella casa! Dovremmo fare un pigiama party qualche volta" sorrise. Riuscii a tirare fuori un risolino dalle mie labbra. Sapevo stesse facendo del suo meglio per confortarmi, ma tanto lo avrei dovuto rivedere comunque. Dopotutto, è seduto dietro di me in classe ed ha ancora il mio numero. 


E poi, era veramente mio amico? O forse mi stava utilizzando per un suo interesse? Non potevo pensare a lui, avevo il Festival di cui occuparmi. Se non mi fossi allenata, non sarei andata lontano. 


"Kendo, che dici di allenarti con me domani?" domandai. Lei sorrise. "Certo, ci vediamo alle dieci e magari potremmo invitare anche Pony!" annuii. 


-Time Skip di circa una settimana-


Io, Kendo e quando capitava Pony, ci allenammo ogni giorno per sei lunghe ore. Era estenuante, ma almeno pagava. Il Festival dello Sport sarebbe stato tra un giorno e oramai ero pronta a qualsiasi cosa. Avrei fatto del mio meglio per dimostrare ai Pro-Heroes che potevo essere una grande eroina. 


Dopo aver fatto una corsa da un posto tra i boschi dove ci allenavamo io e Kendo fino a casa mia, aprii la porta precipitandomi sul frigo. "T/N hai lavorato piuttosto duramente ultimamente, magari potresti farti trasferire nella 1A." disse Nezu lavando i piatti. 


"Potrei, ma a dirla tutta non voglio. Ho già amici con cui lavoro bene nella mia classe" risposi. Mi andavano tutti a genio in quella classe, escluso Monoma. Se mi fossi trasferita, mi avrebbero sicuramente odiata. Inoltre la 1B era piuttosto forte, avrei scommesso che qualcuno  sarebbe stato trasferito comunque. 


Entrai nella mia stanza e mi accasciai sul letto, aspettando con ansia l'arrivo del prossimo giorno. 


-Time Skip-


Quello era il giorno. Il Festival dello Sport. Probabilmente non era molto importante per alcune persone nella U.A., ma per me era tutto specialmente in quel momento. Era in questo modo che gli eroi avevano la possibilità di notare la nuova, probabile, generazione di Eroi. 


Dopo una doccia veloce, mi sistemai i capelli. Il professor Kan aveva spiegato che avremmo dovuto indossare le uniformi da ginnastica e non il nostro costume personale. Aveva senso come scelta, contando che molti avevano armi incorporate con essi. 


Mi feci strada diretta in stazione e salii sul treno. Trovai posto dietro, dalla parte della finestra, ovvero il miglior angolino che ci possa essere su un treno. Solitamente non facevo molto caso alle persone che si sedevano accanto a me, ammesso che non puzzassero. Sedendomi, poggiai il mio zaino sulle mie gambe e tirai fuori una bottiglia d'acqua. 


Avevo bisogno di bere più acqua possibile. Più acqua avevo in corpo, più forte era la mia unicità. Voltai il mio viso verso la finestra osservando fuori. Sentii qualcuno toccarmi la spalla. Guardai dietro di me, per poi ritrovarmi lui davanti. 


"Che cosa vuoi?" domandai con una nota di rancore. Lui, sospirò. Come se fosse quello a cui toccava sospirare. Non ero io quella che aveva fatto commenti maleducati su di lui davanti a tutta la classe. 


Ero già infastidita. Non mi rovinerà anche questa giornata. Disse qualcosa sottovoce, ma in tutta onestà, poteva fregarmene meno di zero di ciò che aveva da dire, quindi lo ignorai. Indossai le mie cuffie e mi voltai nella direzione opposta. 


Il treno arrivò alla mia fermata e mi preparai per alzarmi dal posto. Attesi circa trenta secondi perché Monoma si spostasse, finché non mi seccai del suo comportamento infantile. "Levati, o lo farò io per te" sibilai.


Sapevo quello non fosse il modo migliore per chiedere il permesso di passare, ma non riuscii a trattenermi. Scesi dal treno. Qualcuno mi afferò per il polso. Sapevo già fosse lui, quindi tirai via la mia mano con uno strattone e continuai a camminare. 


-Time Skip-


Mi trovavo nello spogliatoio delle ragazze, per infilare l'uniforme di ginnastica. Sembravano tutti piuttosto nervosi ma emozionati. Io continuavo a tremare. Pony mi si avvicinò. "T/N, vorrei augurarti buona fortuna, e con un po' di speranza potremmo arrivare ad un buon posto in classifica e non deludere la nostra classe." fece una riverenza. 


"Possiamo farcela finché diamo il cento per cento."


Uscimmo dallo spogliatoio e ci avvicinammo alla folla di altri ragazzi. La nostra classe fu chiamata all'appello e ci spostammo al centro per il discorso. 


Molte persone si trovavano lì. Se avessi dovuto fallire, l'intero mondo mi avrebbe vista. Midnight chiamò il nome di Bakugou per un discorso, siccome era uno di coloro che aveva ottenuto più punti all'esame d'ingresso. 


"Voglio solo che sappiate che vincerò." wow. OK. Le bocche dei presenti si spalancarono e lo svergognarono. La sua classe sembrava piuttosto imbarazzata. Grazie a Dio non ero tra loro. 


"Uh... Bene allora..! La prima sfida del Festival dello Sport è..." Midnight aspettò che la ruota dell'estrazione cessasse di girare. "Una Corsa!" 


Midnight si assicurò di spiegare le regole e in seguito fummo tutti in posizione ai cancelli. Stanno guardando Tutti. Non voglio deludere la mia classe, né mio padre. 



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Baby GYALS. I rose from the dead. Dopo praticamente un anno💀. 

Shameful Lo so. 

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XoXo.

Better Together [TRADUZIONE] | Neito Monoma X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora