𝐀𝐔 𝐌𝐀𝐅𝐈𝐀
𝑻𝑾
𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂; 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒑𝒔𝒊𝒄𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒄𝒂; 𝒔𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆; 𝒔𝒄𝒆𝒏𝒆 𝒆𝒔𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒆; 𝒍𝒊𝒏𝒈𝒖𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒆𝒔𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒐; 𝒑𝒂𝒏𝒊𝒄 𝒂𝒕𝒕𝒂𝒄𝒌𝒔;
"Ricordo quel giorno come se fosse ieri, perché seppur s...
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Le sue parole mi rimbombano nelle orecchie, non riesco a credere a ciò che ho sentito. Percepisco le gambe tremare, non riuscendo più a reggere il mio peso. D’istinto mi aggrappo alla cosa più vicina a me, senza tener conto di cosa sia. L’oggetto che poi identifico come un vaso di medie dimensioni non riesce a sostenermi, e poco dopo precipita sul pavimento producendo un crack rumoroso. Tengo lo sguardo fisso a terra ed osservando confusa i cocci spezzati non posso fare a meno che pensare di sentirmi esattamente come quel vaso, a pezzi.
«Yoongi Hyung, ci sentiamo in un altro momento. Ho sentito un rumore fuori dalla porta.» afferma il moro ad un tratto.
La porta si apre lentamente, mostrandomi il volto accigliato di Taehyung che rendendosi conto della mia presenza e del vaso rotto rilascia un sospiro di sollievo, ed abbassa la pistola che ha in mano.
«Amber mi hai spaventato, che diamine ci fai qui fuori? Non camminare scalza, vieni qui o calpesterai qualcosa e ti taglierai.» dice con tono preoccupato, per poi afferrarmi un polso e tirarmi con lui nello studio.
Mi separo dal moro come scottata dal suo tocco, ma dentro di me so di non essere arrabbiata con lui.
“Mi ha davvero protetta per tutto questo tempo?”
Faccio saettare gli occhi dal suo viso fino alla pila di documenti sulla scrivania e privandolo di una qualsiasi risposta mi reco verso di essi sotto il suo sguardo stranito. Prendo in mano il primo blocco, sfogliando le pagine velocemente ma non trovando nulla. Pronta ad agguantare il prossimo allungo il braccio, che viene però subito fermato dal più alto.
«Mi spieghi che diamine stai cercando? Non c’è nulla di tuo qui.» esclama spazientito.
«Da quanto…da quanto lo sai?» domando ingoiando un groppo di saliva.
«Di che parli?» domanda allargando di poco gli occhi, intanto che il suo respiro si velocizza.
«Per questo hai iniziato ad evitarmi? Per questo hai troncato ogni legame tra di noi? Lo sai da molto, non dovrei neppure chiedertelo. Che stupida.» affermo nel momento in cui nella mia testa si cominciano a formare i primi collegamenti.
Le mie labbra tremano ed un singhiozzo scappa da esse, spingendomi a coprirle con il palmo per sopprimerlo.
«Amb…di cosa stai…» si avvicina impaurito.
«Da quanto sai che mio padre vuole uccidermi?!» urlo sentendo le lacrime pizzicarmi gli angoli degli occhi.
Il moro davanti a me non risponde, guardandomi spaesato come se non si aspettasse una tale frase.
«Perché diavolo non me ne hai parlato per tutto questo tempo?!» continuo, stavolta afferrando la sua maglia in dei pugni stretti.
«Ti ho sentito parlarne con Yoongi come se lo sapessi da una vita! Avresti dovuto parlarmene e non tenermi all’oscuro di tutto!» strillo contro il suo petto, affondando la fronte su di esso.
