Il momento giusto

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Ogni domenica ero lì, in quella casa, a scoparmi il figlio dei proprietari. 

Abbiamo provato di tutto e ovunque, ormai è come se riuscisse a leggere i miei desideri e a metterli in atto. 

È difficile che tra noi ci siano delle vere conversazioni visto che a scuola facciamo finta di non conoscerci e quando ci incontriamo fuori non riusciamo a resisterci... a me piacerebbe conoscerlo e capire se è il ragazzo per me 

Quel giorno, a casa sua:

vederlo avanti a me avvolte mi fa pensare a una nostra possibile relazione, qualcosa di reale, non solo sesso. 

Ci siamo ripromessi di non pensare mai a qualcosa del genere e che essere scopa amici sarebbe bastato a entrambi.

G – hai paura di qualcosa?

Dico seduto sul bancone della cucina mentre lui si sfila la maglia

D - come mai me lo chiedi ora? 

G - ci pensavo da un po'...

D – l'amore...

Lo guardo stranito

D – mi crea una dipendenza... e spero di non provare più quelle sensazioni

Quelle parole mi stavano schiaffeggiando internamente. 

Con un braccio circonda il mio corpo

D – qualcosa non va?

Scuoto la testa

G – va tutto bene... mi fa solo strano pensare che uno come te-

D – abbia paura?

G – si...

D – non sono immune...

Con una mano tocco i suoi pettorali, quella specie di corazza che lo protegge.

Con una mano si sposta sul mio culo per poi spingermi delicatamente verso di lui facendo scivolare il mio corpo sul bancone, allargo le gambe facendo adattare il mio corpo perfettamente al suo. 

Il suo odore entra nelle mie narici facendomi provare le solite sensazioni che solo lui riesce a farmi sentire, il mio viso diventa rosso e inizio a sentire l'erezione di Clay tra di noi, dovuta alla nostra vicinanza e al mio respirare nel suo orecchio in modo provocante. 

Mi mordo il labbro senza mai interrompere il contatto visivo. 

Guarda il mio gesto, intreccio le mie braccia intorno al suo collo, cosa che amo fare perchè le sue spalle sembrano fatte apposta per accogliere le mie braccia. 

Le nostre labbra si toccano e la sua lingua si fa immediatamente strada, i nostri movimenti sono così sincronizzati che mi sembra di essere in un film. 

La mano che toccava il mio culo non si è mossa, continuava a tenerla lì per darmi dei piccoli pizzicotti che mi portavano ad ansimare leggermente all'interno di quel bacio, mentre l'altra tentava di infilarsi nella mia maglietta. 

Ogni volta che le nostre lingue si toccano riesco a leggere nella mia mente una descrizione su di lui... "un ragazzo attraente, sicuro di sé, sensuale e fottutamente irresistibile... ogni cosa di lui emana la mia voglia di essere penetrato da lui". 

Ad un certo punto si allontana per poter eliminare la mia maglia e sfilarmi i pantaloni, facendo così toccare la mia pelle nuda sul marmo freddo della cucina.

Si riavvicina a me, riprendendo il bacio, mi piega leggermente verso di lui, si abbassa i pantaloni e un attimo dopo è già dentro di me, mi fa emettere così tanti gemiti e imprecazioni che ho ringraziato che nessuno potesse sentirci o vederci. 

Mi aggrappo a lui marchiandogli la schiena con dei graffi. 

Le sue mani ora sono sui miei fianchi, mentre i suoi continuano a fare avanti e indietro, i suoi occhi sono puntati suoi miei e questo mi fa provare ancora più eccitazione.

D – ti va di cambiare posizione?

Annuisco.

Scendo giù dal bancone, mi fa fare come una giravolta per poi piegarmi in avanti, con le braccia tengo su la testa per non farla toccare sul bancone. 

Mi piace vedere il suo viso mentre lo facciamo ma questa posizione mi fa provare ancora più piacere. 

Riesco a sentirlo ansimare e imprecare a ritmo del rumore che i nostri corpi fanno quando si scontrano. 

Improvvisamene la punta del suo pene tocca il mio punto G, urlo, appoggio la testa sul bancone e stringo il pugno, poi un fiume di sperma finisce sul pavimento e sulla parete del bancone. 

Una mano di Clay si sposta dal mio fianco per toccare il mio pugno con dolcezza, senza mai far fermare il suo ritmo dentro di me. 

Le mie imprecazioni diventano più forti. 

Poi di colpo uno spruzzo colpisce la parte più interna del mio culo seguito da un orgasmo di Clay, il mio pene si fa più eretto per la sorpresa e finalmente lui esce da dentro di me. 

Quasi non riusciamo a parlare, non eravamo mai riusciti a raggiungere questo livello di piacere. 

Lo osservo, i suoi pettorali sudati riflettono la luce naturale della piccola finestra nella cucina, le vene, su tutto il suo corpo, pulsano e il suo culo appare ancora più perfetto del suo solito.

D – cazzo George... sei fantastico...

E pensare che fino a qualche tempo fa non avrei mai permesso che qualcuno mi toccasse. 

Mi avvicino a lui, i nostri corpi si toccano ancora per poi unirsi in un altro bacio

G – io non sono come tutte le ragazze che ti sei portato a letto

D – come se ne fossero tante...

G – questo non importa...

I nostri sguardi si incrociano ancora

G – so che forse non è la cosa giusta da fare... ma ho bisogno di dirtelo... spero che un giorno la tua paura dell'amore scompaia...

Lui mi sorride, mi bacia per poi spostare le sue labbra sul mio collo, lo fermo

G – penso che abbiamo fatto abbastanza danni per oggi

Dico ridacchiando e indicando il bancone dove prima ero appoggiato

D – cazzo...

È pieno del mio sperma e se non viene tolto presto diventerà appiccicoso, riprendo i miei vestiti e guardo l'orario

G – emh... scusami ma penso di dover scappare

D – va bene... ci penserò io qui...

Mi avvicino per dargli un altro bacio

G – pensa a quello che ti ho detto...

Mi rivesto e prima che potessi uscire dalla porta mi ferma

D – George?

Lo guardo

D – forse dovremmo conoscerci un po' di più... e non solo a livello sessuale

Gli sorrido, è come se avesse espresso a voce i miei pensieri.

G - va bene

Concludo per poi uscire.

(continua...)

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 24, 2023 ⏰

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