- gli occhi dell'inverno - Gojo Satoru x reader

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!..!=  CAPITOLO LEGGERMENTE (rispetto a quelli che ho in programma di scrivere) SMUT

Raga sono traumatizzata..... la foto qua sopra.... MADONNA CRISTO DIO! NO ASSOLUTAMENTE NO STO MORENDO! L'ho vista tipo alle tre di notte e sono caduta dal letto.... MUOIO! 

Y/n:  N  O

Gojo: E va bene allora mi toccherà portarti con la forza

Disse facendo un ghigno poco rassicurante. Io cercai di scappare da lui mentre sbraitavo come una pazza perché stavo ancora realizzando. Poi lui riuscì ad acchiapparmi, mi prese a sacco di patate e si diresse verso il bagno. Io ovviamente stavo urlando come una deficiente e pregandolo di mettermi giù mente lo picchiavo sulla schiena. Arrivato davanti alla porta del bagno mi mise giù e mi bloccò al muro. Mi zittii nello stesso momento in cui lui ghignò. Pure il tipo psicopatico mi mancava... Pensai mentre nel mio cervello si faceva strada la paura di ciò che Gojo mi avrebbe fatto. Mi avrebbe picchiato? O forse mi avrebbe sbattuta fuori di casa. Cominciai a tremare come una foglia mentre lui mi sovrastava ancora con il suo corpo imponente. Ero molto impaurita e in preda al terrore cominciarono a scendermi dei lacrimoni dagli occhi. Cercai di non singhiozzare mentre Gojo faceva una faccia preoccupata e si staccava dal muro.

Gojo: Hey, hey. Tutto bene? Stai tranquilla.

Si avvicinò accucciandosi vicino a me e abbracciandomi. Io ero ancora presa dal panico e senza pensarci lo spintonai dall'altra parte. Ovviamente non lo spostai di un centimetro dato che ero neanche la metà di lui ma quel gesto bastò a fargli capire che ero ancora spaventata. Lui si alzò in piedi, fece una faccia mortificata e senza dire niente si diresse in cucina. Io mi alzai ed entrai in bagno. Aprii l'acqua e senza pensarci due volte entrai in doccia. Stavo gelando, ero confusa ed impaurita e, anche se avevo capito che Gojo non voleva farmi niente, sapevo che il gesto di prima lo aveva mortificato. Stavo ferma in piedi sotto il getto di acqua bollente, le piccole goccioline scivolavano velocemente sulla mia pelle e il vapore caldo che riempiva le mie narici bastava a calmarmi e a farmi riflettere su ciò che era appena successo. Fin da piccola durante momenti di crisi avevo sempre reazioni avventate basate solo sul sentimento che provavo in quel momento, dopo che il momento era passato mi mettevo a riflettere sull'accaduto e, molte volte, capivo che il modo in cui avevo reagito non era ciò che veramente avevo intenzione di fare. Dopo che mi fui calmata uscii dalla doccia, misi un accappatoio pulito trovato a caso e uscii pronta a chiedere scusa per ciò che avevo combinato. Avevo capito solo dopo che quella di Gojo era solo una provocazione ma io non sono una ragazza che pensa a..... quelle cose.... Si insomma, se tu mi provochi in QUEL senso, io non lo capisco, prendo pura, piango, penso a tutto ciò che quel determinato gesto può voler significare e poi capisco piano piano. Camminai per tutta la casa cercando Gojo, quando lo trovai accovacciato addosso al muro del corridoio che fissava il vuoto. Mi avvicinai piano piano per non prenderlo di sorpresa e, quando gli fui davanti lui alzò lo sguardo sul mio viso dispiaciuto. Mi accovacciai vicino a lui e poggiai la testa con i capelli ancora bagnati sulla sua spalla. Sentivo che un contatto fisico e il silenzio pacificò che calò tra noi due sarebbe stato molto più utile di mille parole nelle quali non sarei riuscita ad esprimere ciò che volevo comunicargli. Lui, contro ogni aspettativa non si ritrasse, anzi, mi abbracciò poggiando la sua testa nell'incavo del mio collo.

Y/n: Scusa... Tu non avevi brutte intenzioni ed io-

Non mi lasciò finire la frase perché poggiò le sue labbra sulle mie dando vita ad un bacio dolce e casto che esprimeva tutto ciò che ci volevamo dire.

Gojo: Era questo quello che volevo fare prima, non sono bravo con le parole ma sentivo il bisogno di farlo. So che abbiamo tanta differenza di età e, sinceramente, devo ancora capire se provo qualcosa per te oppure no. Non fraintendere, non voglio costringerti a fare nulla. Solo che da quando ti ho vista mi sei entrata in testa e non riesco a non pensarci.