- Scusa, hai da accendere? -
Il moro si voltò, mi squadrò e annuì. Tastò le tasche dei pantaloni e mi passó l'accendino.
- Grazie. -
Lui fece un cenno con la testa e si decise a parlare.
- Zayn. - e mi porse la mano.
- Lauren. - lui sorrise.
- Allora, Lauren.. Hai da fare stasera? -
Ci pensai. Non conoscevo quel ragazzo, però non avevo voglia di stare sul divano a deprimermi... E poi tutto mi ricordava Harry. Una bella sbronza non mi sarebbe dispiaciuta.- Sono libera. - dissi.
- Fantastico, allora. C'è una festa da me, al numero 116 di Hervey street. Vieni verso le nove. - Annuii. Non avevo nient'altro da fare, avevo proprio bisogno di staccare un po'.Dopo averlo salutato continuai a camminare, finché non trovai un parco. Erano ormai le sette, perciò non c'erano bambini. Andai a sedermi all'inizio dello scivolo, e mi accorsi di non aver restituito l'accendino al ragazzo di poco prima. Come si chiamava... Zayn?
-
Tornai a casa e per mia sfortuna notai che la porta non era chiusa a chiave.
Harry.
Feci piano per poi dirigermi verso la nostra camera. Lì trovai il riccio prendere alcune cose, per portarsele via supposi. Non si era ancora accorto di me.
- Haz..? - La mia voce era debole.
Lui fece uno scatto e alzò gli occhi al cielo.
- Me ne vado subito, non preoccuparti. - Disse sicuro.
- Aspetta, voglio parlarti. - Io ero sul punto di piangere, ma cercai di resistere.
- E che c'è da dire? - Lui mi guardava come se non fosse mai successo nulla. Si era dimenticato di noi? Avrei voluto proprio vedere cosa gli frullava in quella testa. Ci stavamo guardando negli occhi e avevo la sensazione che il suo sguardo mi stesse perforando.
- Perché mi fai questo... Avevi giurato. Saresti dovuto restare, per sempre. Noi eravamo felici. - Dissi malinconica, e lui si avvicinò a me.
- Lo sai, non sono fatto per questa vita. Mi manchi, ma non posso più continuare a ferirti. - ero perplessa.
- Ferirmi? Tu mi stai uccidendo andando via, non l'hai capito? -
Ci fu un momento di silenzio.
- Resta, per favore. - Quasi lo supplicai.
Non rispose e annullò le distanze fra di noi, mi sentivo di nuovo viva con le mie labbra sulle sue. Poi però si staccò, lasciandomi col fiato sospeso, e prese il borsone.
- Addio, Lauren. - Quello fu il colpo di grazia, lo sentii appoggiare le sue chiavi sul piattino nell'ingresso e chiudere la porta. Per sempre.
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Colour. || h.s
Fanfiction- Che stai facendo, Haz? - Chiesi perplessa. Un attimo prima era tutto okay poi lui era scoppiato senza nemmeno lasciarmi il tempo di realizzare cosa stesse succedendo. - Me ne sto andando, ecco cosa sto facendo. - Rispose brusco il riccio. Era molt...