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emo boy 🥷

ciao, sono quello a cui hai rotto la ciotola

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sbuffai, mettendo via il telefono nella tasca dei pantaloni, alzando lo sguardo verso i miei amici, incontrando le loro espressioni confuse.

''cos'è successo?'' mi chiese jeongin, inclinando il capo e indicando la tasca dei miei pantaloni con un dito.

''non ne avete idea'' sospirai, passandomi una mano tra i capelli ''ieri, dopo che ti ho salutato, un ragazzo mi ha preso dentro e ha fatto cadere sia me che la mia ciotola'' solo il pensiero di quanto era successo mi fece ribollire il sangue nelle vene.

''cosa? tu stai bene? ti sei fatto male?'' mi domandò immediatamente felix, avvicinandosi a me e appoggiando una mano sulla mia fronte.

annuii, scostandomi dal suo tocco con un piccolo sorriso che lui ricambiò, ma la preoccupazione sul suo viso non mi passò inosservata e dovetti ripetergli a parole che stessi bene, prima che si convincesse che non stessi mentendo.

''sono contento che tu stia bene ma parliamo piuttosto delle cose veramente importanti, come sta la ciotola?'' disse hyunjin e seungmin gli diede un pugnetto sulla spalla, lanciandogli un'occhiataccia.

la scena mi divertì molto e trattenni a stento una risata ''diciamo che lei non è messa tanto bene, si è rotta e ho dovuto buttarla'' risposi e tutti spalancarono la bocca.

''si è rotta?! era la tua ciotola preferita! come ti senti?'' jeongin si avvicinò a me, stringendomi il fianco in un mezzo abbraccio.

per quanto potesse sembrare esagerato, ero triste all'idea di non aver più quella determinata ciotola. per quanto potesse sembrare stupido, ero affezionato a quell'oggetto e sapere che non avrei potuto usarla mai più mi spezzò il cuore.

inoltre, era stata un regalo di mia nonna, colei che mi aveva insegnato quasi tutto quello che sapevo di cucina. me l'aveva regalata mia nonna, l'unica di cui sembrava interessare la mia presenza in quella casa.

mi era stata data da mia nonna che ormai, però, non c'era più.

''un po' mi dispiace ma quello stronzo che me l'ha fatta cadere me la ricomprerà quindi non resterò senza per troppo'' sorrisi, sperando di risultare abbastanza convincente.

tutti sembrarono crederci, tranne jeongin, il quale era l'unico a sapere quanto contasse per me quella ciotola.

''a proposito di 'quello stronzo', potresti raccontarci bene cos'è successo?'' domandò seungmin, accoccolandosi meglio tra le braccia di hyunjin.

''praticamente, stavo camminando sul marciapiede per andare alla fermata e all'improvviso un ragazzo mi ha preso dentro'' cominciai a raccontare, pensando tra me e me se avrei dovuto parlare anche di quanto fosse attraente il ragazzo incappucciato.

''ma aveva una faccia famigliare? lo conosci?'' chiese hyunjin con fare curioso e io scossi il capo.

''no, una faccia come la sua me la sarei sicuramente ricordata'' risposi, prima che potessi rendermi conto di ciò che avevo detto.

sul volto di felix fece capolinea un grosso sorriso ''cosa vorresti dire, han jisung?'' il mio migliore amico mi circondò le spalle con un braccio, avvicinandomi a sè.

alzai gli occhi al cielo, indeciso sulla risposta da dare ''che forse quello stronzo è uno dei ragazzi più belli che io abbia mai visto'' mormorai alla fine, ignorando lo sguardo dei miei migliori amici.

''di chi stiamo parlando?'' chiese chan, avvicinandosi al nostro gruppo, sorridendo leggermente ''lo conosco?'' aggiunse poi e mi domandai se forse effettivamente chan non sapesse chi fosse, calcolando quanti amici avesse sparsi per la scuola.

repay me [minsung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora