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Notch era ritornato a casa correndo e con un espressione sconvolta sul volto, entró urlando in lacrime mentre cercava disperatamente i suoi genitori per comunicargli la straziante notizia, Hero era morto e nessuno poteva cambiare questo fatto.

I genitori erano stravolti da quella notizia, la madre cadde a terra in ginocchio mentre il padre non proferiva parola, non sapeva che fare ed era troppo sconvolto per riuscire anche solo a consolare la moglie.

Il piccolo Steven stava giocando da solo come al solito in camera sua, sempre stracolma di giochi che lui amava variare e spesso amava invitare i suoi due fratelli a giocare, ma l'unico tra i due che accettava sempre la sua offerta era proprio Hero...suo fratello Notch era sempre impegnato o aveva di meglio da fare che stare con il suo caro fratellino.

Il giorno dopo si fece il funerale del loro caro fratello, anche se dentro quell bara non c'era nulla, infondo il corpo non é stato mai ritrovato dato che é rimasto carbonizzato nella lava...quel giorno segnó il destino dell'aether, dell'overworld...e del Nether...

Infatti vediamo che una nuova anima arriverà in questo reame, pronta come tutte le altre di andare a finire nella sabbia delle anime...pronta a venire calpestata e a soffrire anche prima di quando avrebbe dovuto, ma qualcosa cambió dal normale corso di una normale anima, una nuova fiammella di vita fece riprendere la forma fisica a quest'anima, con il corpo bruciato, i vestiti rovinati, gli occhi bianchi...e pronto a prendersi la sua vendetta.

Per anni questa povera anima dannata si allenó per riuscire a diventare abbastanza forte da distruggere il suo assassino, abbastanza potente per farlo soffrire, distruggerlo completamente, non doveva rimanere neanche un pezzo di lui, nemmeno i vestiti, nulla, non meritava di vivere, Notch ha ucciso il suo stesso fratello e non ne aveva pagate le conseguenze, mentre adesso il suo caro fratellino era diventato un anima dannata ora assetata di sangue.

Appena si sentí abbastanza potente e riuscí a governare al 100% i suoi poteri, fece la sua prima comparsa nell'overworld, nessuno doveva intralciare la sua avanzata verso l'Aether e se qualcuno si sarebbe azzardato a farlo lo avrebbe ucciso senza esitazione.

Ben presto circolarono voci sul fatto che il caro Hero non fosse veramente morto o sul fatto che il caro Hero era posseduto dal demonio, ma Hero non c'era piú, ora c'era Herobrine, il demonio in persona, un guerriero, un anima dannata in cerca di vendetta, che porta in bella vista le sue cicatrici, che non ha paura di lottare con le unghie e con i denti, che non ha paura di macchiarsi le mani di sangue, che non ha paura di distruggere villaggi, che non ha paura del suo vecchio reame e anzi che non ha paura di riprenderselo.

Lui doveva regnare nell'Aether,  LUI, non suo fratello Notch!

Aveva sete di sangue, e sapeva, che il suo caro fratellone non sarebbe stato facile da uccidere, ma sapeva che ci sarebbe riuscito...lo odiava...lo detestava...e presto...presto...avrebbe avuto la sua testa...

Nel mentre quella povera ragazzina cresceva, da sola, impaurita ed infreddolita...per ben 15 anni aveva aspettato che qualcuno sentisse le sue urla, per ben 15 anni aveva aspettato che qualcuno la venisse a salvare, piú volte tentó di fuggire invano, non aveva forze e ogni volta che ci provava le punizioni erano sempre peggiori...ed il cibo era sempre troppo poco per potersi rigenerare o per solamente avere un minimo di sollievo...ma un giorno, qualcuno fece irruzione nel castello...questo demone che voleva a tutti i costi infastidire il caro signore dell'aether ci teneva tanto a fare le cose in grande e più volte aveva fatto azioni simili, ma mai nell'imponente castello reale...passò per le catacombe e vedendo la grande quantità di gabbie si mise a curiosare dentro ognuna, ma nella maggior parte non trovò nulla, tranne...in una...in una gabbia poco prima della fine dell'immenso corridoio ecco lì una ragazza...una donna...era tutta rannicchiata su sé stessa e tentava in ogni modo di non farsi vedere, cercava di essere invisibile...anche se quella persona poteva essere quello che l'avrebbe finalmente liberata da quell'agonia.

Il demone si inginocchiò e cercò di vedere meglio la ragazza di fronte a lui, non aveva segni demoniaci, se non gli occhi rossi come il sangue e la pelle molto...molto scura...quasi nera...aveva indosso dei vestiti vecchi e rovinati, mille pensieri giravano per la testa del demone ancora senza nome, ma sapeva che non avrebbe potuto lasciarla lì...





...prese la sua enorme ascia e la usò per allargare le sbarre della cella, per poi allungare una mano verso la ragazza.

?- <<vieni...ti porto al sicuro...>>

La ragazza lo guardò abbastanza confusa e rimase a fissarlo per qualche minuto, poi il rumore delle guardie che si avvicinavano la fece sbloccare, prese la mano del demone ancora a lei sconosciuto e lui la prese in braccio per riuscire a trasportarla meglio per poi fuggire dallo stesso squarcio nella parete che aveva creato per entrare.

Finalmente la ragazza era libera...ormai aveva ben ventun'anni e non aveva ancora conosciuto a pieno la bellezza del mondo...non aveva mai esplorato...ma adesso poteva...adesso poteva fare tutto quello che voleva, adesso non doveva più seguire gli ordini di Notch, non doveva più avere paura di disubbidire ad un ordine...



Finalmente era libera.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 21, 2023 ⏰

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~•Rose Nere•~ [Heroty]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora