trentatre

183 5 0
                                    

Non gli aveva risposto, ovviamente.
Non ne aveva il coraggio.
Ora capiva perché sentiva che fosse sbagliato passare del tempo insieme, e non era una cosa facile da assimilare.
Sunoo e Niki avevano cercato di tirarle su il morale e avevano scattato qualche foto in giro, e per un po' aveva funzionato.
Continuando a parlare, gli aveva seguiti fino alla loro stanza per salutarli.
Sunghoon era lì fuori che girovagava da una parte all'altra del corridoio.
Si bloccò quando vide i tre, puntando gli occhi su di lei.
Cercò di ignorarlo. «È stato davvero divertente ragazzi, grazie.»
Anche loro l'aveva notato e guardavano i due confusi.
«Buonanotte noona.» salutò Niki, sorridendo. «È stato divertente.»
«Buonanotte, e ricordati di postare le foto che ti abbiamo fatto. Stai davvero bene!»
Rise. Essere fotografata da loro era davvero inaspettato, ma erano davvero bravi.
«Lo farò. Buonanotte.»
Si voltò sorridente quando entrarono in camera e chiusero la porta, quasi dimenticandosi di quel qualcuno lì con lei.
Se lo trovò praticamente dietro, quasi spaventandola.
«Ti hanno fatto delle foto?»
Sospirò. «Sunghoon, sono un po' stanca, vorrei andare a dormire.»
Mise il broncio. «La prossima volta ti faccio io delle foto con la mia fotocamera.»
Stava cercando con tutta se stessa di non arrossire e non fingersi sorpresa. Voleva rimanere un po' fredda, o per lei sarebbe peggiorato tutto. «Certo.»
«Hai letto il mio messaggio?»
«Ho sonno, e tu dovresti riposarti per domani.»
«Non voglio andare a dormire senza aver risolto.»
«Non sono arrabbiata con te, è tutto okay.»
Scosse la testa. «C'è qualcosa che non va.»
«Mi spiace essermi arrabbiata prima. Avevi bisogno di me e sono andata via, scusami, ma sul serio, va tutto bene.»
Sunghoon fece un passo avanti, avvicinandosi di più a lei. «Hai lo stesso mio sguardo quando dico che va tutto bene e non è per niente così.»
Come poteva rimanere indifferente se si comportava così? Il suo cuore batteva a mille.
«Ti prego, vieni con me. Solo dieci minuti.» implorò ancora.
Cosa avrebbe dovuto fare? Tutto le ricordava il giorno del suo compleanno e le loro continue vicinanze. Se fosse successo di nuovo? Stava andando in panico solo al pensiero, ma come poteva dirgli di no?
Era così bello e i suoi occhi cercavano un segno di affermazione in modo disperato.
«Cinque minuti.» si arrese. Nonostante tutto, non sarebbe mai riuscita a dirgli di no.
Lui sorrise. «Sette allora, andiamo.» le prese la mano, tirandola leggermente per seguirlo.
«Posso camminare da sola, Sunghoon.» cercò di levarla, ma lui la strinse.
«Così non vai via da me.»
Non ci capiva davvero nulla, ma ormai erano entrati in camera e solo allora aveva lasciato andare la sua mano.

«Non sono mai stato la persona che sono con te. Cioè, non so neanche spiegartelo, ma è tutto confuso e strano, e sei andata via prima che io ti potessi spiegare cosa intendevo.»
Battè ripetutamente le palpebre, guardandolo perplessa. Sapeva che si comportava in modo diverso, ma perché solo con lei? E come poteva ammetterlo così facilmente?
«È solo che è abbastanza vero che passiamo fin troppo tempo insieme al di fuori del lavoro.» fece spallucce.
Doveva cercare di rimanere indifferente.
«Non capisco cosa ci sia di male. Siamo amici.»
«La scorsa volta potevano vedermi con te, sarebbe stato rischioso.» e poi si erano anche tenuti per mano, quindi avevano rischiato fin troppo.
«Con Sunoo e Niki sei uscita tranquillamente, con Jay anche. Heeseung l'hai persino baciato... cos'ho io di diverso?» sospirò, poggiandosi alla ringhiera del letto. «A me non dai per niente fastidio, hai frainteso quello che dicevo.»
«Ho solo dei miei pensieri, su alcune cose...» borbottò, abbassando lo sguardo e giocando con le maniche della maglia. Odiava i suoi pensieri.
«Mi ha dato fastidio ciò che mi ha detto Heeseung-hyung perché mi ha confuso, Sunhee.» ammise lui, sorprendendola.
«Non mi dirai cosa?»
«Gliel'ho già detto, ma lui continuava a chiedermelo ugualmente. Non capisco davvero perché insista così tanto e...» si bloccò. «Sun, è una cosa davvero stupida e sbagliata. Non dovrei neanche pensarci, non so che fare.»
«Anche i miei pensieri li trovo stupidi e sbagliati, ma non possiamo farci nulla no?»
Sunghoon la guardò dritta negli occhi. «A cosa stai pensando?»
Scosse la testa velocemente. «Non te lo dirò mai.»
«I miei pensieri hanno bisogno di una conferma. Vorrei confermare che mi sto sbagliando, che non è davvero così.»
Non ci stava capendo molto. «Cosa ti serve per capirlo?» voleva aiutarlo comunque.
Fece una smorfia, iniziando ad imbarazzarsi. «Non posso chiedertelo. Vorrei, ma non voglio che tu mi odi.»
«È qualcosa di sbagliato?»
Sunghoon si coprì il volto con le mani, abbassando di nuovo la testa. «È tanto sbagliato. So cosa ne pensi al riguardo ed è ancora più stupido volertelo chiedere. E poi Heeseung-hyung... non voglio mentirgli.»
Voleva confermare che non le piaceva Sunhee? Era questo che intendeva? Come intendeva farlo poi? Era davvero confusa.
«Sunghoon, dillo e basta. Ci siamo solo noi due e qualunque cosa sia rimane qui.»
Voleva solo sentire cos'avesse da dire. Poi avrebbe lasciato perdere.
«Non ne parleremo neanche noi?» si assicurò. «Una volta usciti da qui finisce tutto. È troppo imbarazzante.»
Annuì. «Dimmi tutto.»
Se questo aiutava a chiarire i suoi dubbi e a lasciar perdere la faccenda, a lei andava bene. Dopodiché avrebbe dovuto allontanarsi leggermente da lui e sarebbe ritornato tutto nella norma.
Esitò ancora, ma fece un passo avanti a lei e la guardò. Stava tremando dall'ansia. «Voglio solo confermare che Heeseung si stia sbagliando, non il contrario. Così posso mettermi l'anima in pace.» chiarì ancora una volta.
Avanzò ancora di più. «Che stai facendo?»
«Sunhee...» sospirò. «Posso baciarti?»
...
Si aspettava una semplice domanda, ma di certo non quello.
Era rimasta pietrificata, con gli occhi spalancati e il cuore a mille.
Cosa avrebbe dovuto rispondere ad una cosa del genere?
Cioè, Sunghoon aveva osato chiedere a lei ciò? Non capiva come fosse possibile.
«Era un'idea pessima, lo sapevo...» si scostò i ciuffi dei capelli più e più volte, iniziando a muoversi per la stanza mentre lei era ancora bloccata. «Un bacio stupido, anche un millisecondo, solo-»
«Mh.» mugolò, annuendo lentamente.
Sapeva che avrebbe dovuto dire di no e lasciar perdere, ma il desiderio era troppo.
«"Mh"? Cioè, mi stai dicendo-»
«Fallo prima che io mi penti della mia risposta.»
Poi chiuse gli occhi per paura, aspettando di sentire lui avvicinarsi.

'til the end of time; park sunghoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora