💠I just can't wait for love💠

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I just can't wait for love
The Neighborhood

"Non posso, non posso, non posso, caspiterina.
Non posso innamorarmi del ragazzo che piace alla mia migliore amica.
Non posso pensare a me e a lui come un noi.
Non posso pensare di essere qualcosa di più di amici.
Sì, siamo amici... almeno per me. Myrta è gelosa di me e Chris. Molto, ma io so, nel profondo del mio cuore che non ci sarà mai un mondo in cui Chris e Ivy possano stare insieme."
E mi sento repressa in questa mia bolla che mi sono creata da sola per non ferire lei. Anche se diciamocelo, nell'ultimo periodo non si è comportata nel migliore dei modi. Ma credo che questo atteggiamento sia dettato molto dall'invidia che da altro. Ma anche se Myrta mi desse la sua benedizione e ci mettesse una pietra sopra, non so se Chris vorrebbe che fossimo qualcosa di più. Anche perché lui non è il classico tipo da relazioni. E non è un bad boy, anzi, il contrario. Va benissimo a scuola, stessa cosa per football, ha molti amici e nessun'amica. No, mi correggo, forse quell'amica sono io, ma non sono sicura neanche su questo.
Ora racconto meglio la nostra (se così si può definire) storia.
Primo giorno di liceo, io super terrorizzata, come sempre, entrai nell'aula e mi accaparrai il terzo posto. Ahimè gli ultimi erano stati occupati già. Alla mia destra c'era Myrta, ci conoscevamo da quando andavamo alle elementari.
Due file più avanti, al primo posto, c'era questo ragazzo dai capelli biondi, freschi di parrucchiere e dagli occhi marroni. Pensai subito che fosse un ragazzo carino, ma la mia migliore amica non era sello stesso parere, perché a lei piaceva un altro. Giorno dopo giorno, iniziammo a parlare e a confrontare su varie verifiche e interrogazioni. E così finimmo per essere amici. Almeno, io finii per essere sua amica, lui ancora di più per me. 
Dio, che situazione di merda.
Entro in classe, entusiasta come sempre di rivederlo, varco la soglia e saluto educatamente la prof già seduta intenta ad aprire il libro per spiegare. Sono solo io, ma piano piano l'aula inizia a riempirsi. Davanti a me si accomodano altri compagni, tra cui Laurence, Alex, Nicole, Lucy...
Finalmente affianco a me si siede Chris, appena entrato in classe.
<<Buongiorno>> squillo come un telefono, raggiante.
<<'Giorno>>, mi risponde, ma nel suo tono di voce, non trovo lo stesso che c'era nel mio poco fa... esistono persone mattiniere come me e persone dormiglione come lui.
<<Salve a tutti, ragazzi>> ci interrompe la prof, <<avete studiato? Come ben sapete, oggi vorrei interrogare, anche per sapere se a fine quadrimeste avete studiato qualcosina...>>
Tutta la classe brontola. <<Dai, dai che manca poco a Natale.>> ci incoraggia l'insegnante.
E' vero, manca poco a Natale e io non vedo l'ora. Mi stringo nel mio maglione per abbracciarmi, perché fa un po' freddo dentro l'aula.
<<Freddo?>> Mi domanda Chris; se fossimo stati in un romanzo ora lui si sarebbe già sfilato la felpa e me la avrebbe già data, ma primo, lui sentirebbe freddo, secondo, io non ho freddissimo e terzo, sfortunatamente, non siamo nei romanzetti che leggo.
Decido di non rispondergli e mi limito a fare un "mh". Tiro fuori il libro dallo zaino e lo apro alla pagina che dovevamo studiare. <<Studiato? >> lo sfido, anche se sono certa che la risposta sarà affermativa, come al solito.
<<Certo, te?>> domanda con quell'aria di superiorità che invece di infastidirmi mi fa sorridere. Tra noi è sempre così, ci prendiamo in giro e la cosa non ci infastidisce per niente.
<<Ovvio>> rispondo, mi giro e mi limito a seguire la lezione di scienze. Inutile dire che non ha studiato nessuno e inutile dire anche che gli unici che hanno alzato la mano siamo stati io e il mio compagno di banco all'ultima fila. Ecco, forse l'unica cosa che mi infastidisce è che i professori hanno una simpatia maggiore per lui. Ovviamente non è per tutti loro, però alcuni sì; sono un po' egoista su queste cose, ma non posso farci niente.

💠💠💠

È ottobre e la professoressa di matematica decide di cambiare i posti (cosa strana, ma doveva, ormai questa classe è allo sbando).
<<Laurence e Myrta al primo banco>>
Intanto inizia ad elencare le coppie e io sento uno strano mal di pancia...
<<Chris e Ivy all'ultimo banco>>
Cazzo sì.
Mi giro e guardo la mia compagna di banco Myrta.
Cazzo no.
È rossa in viso. Decido di lasciarla perdere, al diavolo lei e tutte le sue scenate di gelosia.
Il ragazzo davanti a me si gira, mi guarda e ci scappa un sorriso. Ovviamente represso dalle mani sulla faccia per la "disperazione". In quel momento ci siamo solo noi. Non so che faccia abbia la prof, non so se stia continuando ad assegnare i posti, non so se è viva, non so se gli altri sono morti... so solo che da lunedì mi siederò all'ultimo banco con questa sottospecie di biondino. Il venerdì pomeriggio ho un sorriso stampato in faccia. Idem il sabato. La domenica mia madre mi chiama e io le racconto un po' cosa è successo in classe (ho un bel legame con i miei genitori). Lei mi domanda se mi piace Chris e io rispondo che no, non credo perché è la verità. Mi dice che una settimana prima del cambio dei posti la professoressa l'ha chiamata preouccupata perché qualche giorno prima avevo pianto fortissimo in classe. Ebbene sì, ero stata un'ora in bagno a singhiozzare e piangere. Non sapevo neanche io perché (o forse sì), così la professoressa e mia madre hanno parlato, ma di chi? Di Chris. Non credo sia normale, ma sorpassiamo. Insomma alla fine mia madre ha avuto un "colloquio" con la prof. Peccato che l'oggetto era lui. No, la mia non è un'affermazione da gelosa, solo che è strano. Comunque la professoressa aveva già deciso di cambiare i posti e (come se fossero BFF DEL CUORE 4EVER), la prof ha chiesto con chi mi trovavo meglio e indovinate cosa ha detto mia madre? Con i maschi. Sì, ha detto che mi trovavo meglio con i maschi. Mamma, se stai leggendo (spero di no), non puoi dire alle persone che mi piace stare con i maschi. Potrò sembrare o una pick me o un maschiaccio o non so che altro. Insomma, la professoressa ha detto che ha molta stima di Chris, che ci conta, che è un "AMORE DI RAGAZZO!" (??). Ordunque. I posti sono stati magheggiati da mia madre. Ma poco importa. (Brava la mami).

💠💠💠

Suona la campanella della ricreazione e ci alziamo tutti. Io sto chiacchierando con Myrta, Asja, ma nel mentre si inserisce Nicole nella conversazione e se ne esce fuori con: <<Comunque te e Chris stareste bene insieme>>
Oddio.
Non voglio fare una scenata, anche perché se Chris lo sapesse, non voglio seriamente sapere come reagirebbe...
<<Ho sentito il mio nome>>. Una voce dietro le mie spalle mi avvolge. E' proprio una sensazione di calore e poi, Dio, quel profumo. A dire il vero, sono ossessionata dai profumi maschili, li adoro, un giorno sono andata persino in profumeria e me ne sono comprata una piccola fialetta. Ma quando la prima volta, ho sentito il suo, ho scoperto che avevo vissuto una menzogna fino ad allora. Quello che avevo preso in profumeria sapeva più di verde, mentre il suo sa più di arancione (è una follia associare i profumi ai colori, lo so).
Respiro a pieni polmoni e mi giro. Chris è leggermente più alto di me. Nove centimetri per l'esattezza (questo lo so perché l'anno scorso avevo insistito che io ero più alta di lui, ma visto che indossavo sempre le scarpe alte avevo torto marcio), e quindi devo inclinare un po' la testa per parlargli. <<Non ascoltarla, tranquillo... stavamo parlando di emh..>> mi giro in cerca di aiuto, ma purtroppo nel mio campo visivo c'è solo una cartina dell'America, quindi sparo questa stupidaggine: <<New York, sai, a quest'ora dovrebbe essere freddo, invece questa stagione è più calda rispetto alle altre. Sicuramente è tutta colpa del riscaldamento globale, che distrugge anche la nicchia ecologica degli organismi viventi su varie zone glaciali, che per esempio...>>
<<Si, si, dieci a educazione civica>> si permette di dire Ben Ten.
<<Guarda che sei tu Ben Ten qui, mica io.>> ribatto. Il nome Ben Ten perché nel primo anno di liceo, la professoressa di arte gli disse che aveva un dono e subito dopo gli mise dieci. Ormai sappiamo tutti che è raccomandato e che la professoressa lo guarda con gli occhi dell'amore.
<<Sai, non sapevo tu fossi Edward Cullen.>>
Eh?
Nella mia mente, scorsi tutte le immagini del nostro amichetto vampiro nel primo film e... aspettate non stava mica parlando di quando Edward e Bella si erano trovati a parlare per la prima volta e lui le aveva chiesto come trovava il tempo a Forks; vero? Oddio, come non facevo a non essere invaghita di questa sottospecie di biondino? Avevamo praticamente visto entrambi Twiligt, The Vampire Diares, Riverdale...
<<Onestamente sono Bella e sto aspettando il mio Edward>>
Ops.
Alcune volte non mi accorgo che dico cose che non avrei dovuto dire, ma fortunatamente, "Edward", non capisce. Menomale. <<Aspetta e spera, Isabella.>> Che cretino.
Ricreazione finita.
È possibile che solo lui riesca a fare delle frasi ad effetto e quando ci provo io, nessuno le capisce o ascolta?

💠💠💠

<<Ragazzi, vi ricordo inoltre, che a breve, ci sarà il tema. Mi raccomando, portatevi dietro i fogli protocollo, perché non fisserò una data, in modo tale che voi furbetti non facciate assenze strategiche.>> si raccomanda la professoressa di lettere, ma gli altri sono già pronti per uscire.
<<Capito, furbetta?>> mi chiede Pikachu.
<<Mannaggia, Pikachu, così non potrai mancare...>>
<<Per una volta ti sacrificherai e verrai a fare il tema.>> dice lui.
<<E tu? Come farai? Peccato che io non possa suggerirti, è un tema... ti prometto che però per i tempi verbali e le doppie ti aiuterò>> scherzo io.
<<Te ne sono grato>>
Praticamente rimaniamo solo noi in classe, pure la prof se n'è andata, così dico: <<Lo so che staresti qui a parlare con me ore e ore, ma per me non è la stessa cosa, mi dispiace...>>
<<Stessa cosa>> fece per avviarsi, poi il biondino si girò, mi guardò e fa: <<Mi raccomando, questo fine settimana non pensarmi troppo, eh.>>
Sfortunatamente sarà così.
<<Anche tu, se vuoi puoi sognarmi però>>, concludo. Sembro spavalda ma la verità è che sono tutta accaldata e sono sicura di essere diventata rossa. Lui fa un mezzo sorriso e un occhiolino e io mi sciolgo. Poi ci dividiamo entrambi.

Ma si possono fare occhiolini alla gente? Ma siamo matti? Nessuno sa fare gli occhiolini. Forse lui sì. Mannaggia.

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