"We've got young blood
Can't destroy us
We make our own luck in this world"- Bea Miller
La musica mi ha sempre aiutato nei momenti difficili in cui neanche le persone che amavo di più' potevano aiutarmi.
Utilizzavo la musica per qualsiasi cosa, stavo sempre con le cuffie nelle orecchie con la musica a tutto volume cercando di tenere il mondo lontano da me.
Avevo paura del mondo, del futuro, avevo perso ogni fiducia nell'essere umano.
Il mondo non era adatto ad una ragazza come me, soprattutto dopo quello che mi era successo.
Forse, se i miei non fossero stati uccisi non sarei cosí, forse sarei una che sorride sempre e che c'è sempre per tutti.
Ma non lo ero.
Ero semplicemente una ragazza di 17 anni che amava la musica con tutta se stessa e che rimaneva in silenzio tutto il giorno perche' semplicemente non mi andava di parlare.
Di cosa avrei dovuto parlare, poi?L'ora di ginnastica era quella che odiavo di piu'.
Quella giornata la professoressa Maddox aveva deciso di farci fare l'esercizio con la fune, quella dove bisogna arrampicarsi fino alla cima e scuotere la campanella e una ragazza non riuscendo a salire riceveva insulti di ogni genere."Ah, sei troppo cicciona per salire!" urlava un ragazzo dai capelli colorati di un blu notte.
Anche se era un cazzone i suoi capelli erano troppo belli.
"Dai ragazzi, povera!" urlò un ragazzo dai capelli biondo cenere.,
Lo guardai. Sarebbe stato il primo ragazzo in assoluto che difendeva Alessa McMiller, un ragazza un po in carne e con due grandissimi occhiali da nerd che pero' non gli stavano affatto male, anzi facevano sembrare i suoi occhi blu ancora più' grandi e luminosi.
Sorrisi, lui si che era un uomo.
"Dopo tutto non e' colpa sua se e' una cicciona di merda! E' colpa del cibo che magicamente gli entra nella bocca!" e scoppiò a ridere.
Come non detto, era anche lui un cazzone.Scuotendo la testa mi misi seduta per terra con la schiena appoggiata al muro. Presi il telefono e dopo aver inserito le cuffie aprii il lettore musicale.
Avevo 746 canzoni da poter ascoltare, quale sarebbe stata la prima?
Pensai a Centuries dei Fall Out Boys, che ultimamente ero davvero in fissa ma poi scelsi una semplice canzone delle The Pretty Reckless intitolata "Zombie".
E non sentii più' niente.
Niente insulti, niente singhiozzi di Alessa, niente risatine irritanti da parte delle cheerleaders.
Solo musica.
Chiusi gli occhi sperando di scomparire e ritrovarmi da qualsiasi altra parte.Una mano mi tocco' la spalla.
Non ero una persona che si spaventava e infatti il ragazzo dai capelli biondo cenere ci rimase male quando non sobbalzai.
Voleva farmi paura? Doveva fare di meglio.
Mi levai una cuffia e lo guardai con un sopracciglio alzato."Devi fare la fune, depressona."
Lo guardai e feci un sorriso.
Pensava di ferirmi? Oh, tenero.
Mi alzai e senza guardarlo mi diressi verso la corda.E' vero, odiavo la ginnastica, ma questo non significa che io non sia brava in questa materia.
Misi le mani sulla corda e poi i piedi e senza troppa fatica mi arrampicai fino alla cima e suonai la campanella.
Nessuno disse niente, rimasero muti.
Non se lo aspettavano da una bassa 1.55 all'apparenza debole e insignificante.
Scesi e ritornai nella mia postazione mentre tutti continuavano a guardarmi.
Il biondo sorriso compiaciuto ma non gli diedi tanta importanza.
Ricominciai a sentire la musica fino alla fine dell'ora.Tutte le ragazze entrarono nello spogliatoio e le seguii.
Camminai fino al mio armadietto e presi i miei vestiti.
Camicia a righe bianca e nera con dei skinny jeans.
Il mio stile era davvero strano perche' le ragazze della mia scuola si vestivano tutte colorate e con vestiti firmati, mentre io mi vestivo di nero e mettevo le mie amatissime Vans.
Uscii dalla stanza e andai verso le scale. L'ora era finita, ora avevo letteratura inglese.
Salii le scale tenendo il cellulare stretto nelle mani.
"Ehi! Aspetta!" urlo' una voce.
Mi girai ed era ancora il biondo.
Ah, che palle.
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Young Blood || Luke Hemmings
FanfictionWe’ve got young blood Can’t destroy us We make our own luck in this world We’ve got young blood No one chose us We make our own love in this world.