Capitolo 1

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Il sole è alto, ma nel minuscolo appartamento di Roger c'è un arietta più che gradevole.
"Pete, ti dispiacerebbe passarmi quella rivista?" Chiede Keith all'amico, che si sporge a raccoglierla.
"Cosa credi ci sia di tanto interessante?"
Ribatte Pete. Keith sfoglia velocemente le pagine, fino a trovare un articolo davvero interessante.
"Roger, Pete, John, siamo al terzo posto della classifica settimanale con 'My Generation'!"
Esclama il batterista, sbandierando il giornali ai suoi amici. Gli altri tre sono increduli. Quasi dieci anni fa avevano fondato i Who, e ora erano una delle maggiori band internazionali. John non ci pensa due volte e va in cucina, torna poco dopo con quattro bicchieri colmi di spumante.
"Dovremmo festeggiare, no?"
Esclama il bassista, porgendoli ai suoi amici.
"Entiwistle, non ti smentisci mai! A 'My Generation'!"
Dopo un brindisi collettivo e qualche chiacchierata decidono tutti di andare alle proprie case.
Mentre attende la limousine Keith si appoggia al muro increpato dell'appartamento, fumando una sigaretta. Uno sbuffo, due sbuffi.
"Ehy Moon! Piaciuta la festa?"
Gli fa Pete con una gomitatina amichevole. Il batterista ride e si caccia la sigaretta dalla bocca.
"Oh sì, l'ho adorata. Anche se il merito della classifica va solo a te, Townshend."
Pete spalanca gli occhi a quell'affermazione. Keith non mente, Pete sa quando il suo amico sta mentendo. Quando Keith mente abbassa gli occhi, quegli occhi grandi e scuri, e si tortura le mani con le unghie. Keith non sa mentire.
"Pete? Ci sei? Cosa fissi?"
Il chitarrista scuote la testa e sorride.
"Sì, pensavo, scusa... comunque non dire che il merito è mio. Avete suonato tutti e.."
"Townshend, tu hai scritto la canzone. Finiamola qua, io vado, a domani!"
Keith sguscia via e sale sulla limousine, che sfreccia via.
Rimane immobile sulle scale per vari minuti ripensando alla conversazione con Keith. Poi si allontana, pensieroso.

My Moon is in the sky.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora