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TWILIGHT

Era appena autunno, quando mia sorella doveva trasferirsi a Forks con me e papà. Lui era felicissimo di vederla, e pure io. Era andata a prenderla all'aeroporto, ma avvertì subito il loro arrivo quando erano ancora un bel po' distanti. Sopratutto, avvertii l'odore del sangue di Bella, che era incredibilmente forte e sfortunatamente squisito, anche solo l'odore. Se potevo sentirlo io, che abitavo in città, non immagino i Cullen, che abitano esattamente in mezzo ai boschi, proprio dove mio padre deve passare per tornare a casa.

Finalmente la macchina della polizia di mio padre si parcheggiò fuori casa, e io mi piombai fuori dalla porta per correre ad abbracciare Bella. Mossa al quanto stupida, visto che appena le saltai addosso la mia faccia finì proprio nell'incavo del suo collo, e ammetto con tutta me stessa che stavo lottando contro i miei istinti animali per non ucciderla. Le strinsi il giubbotto, cercando di controllarmi, così tanto che potevo sentire che fosse sul limite prima di strapparsi, e lei iniziava a volersi staccare dall'abbraccio. Per fortuna o per sfortuna, un fortissimo fetore di cane mi fece tornare sulla terra e lasciarla.
"Scusami...mi sei mancata tanto" Dissi, allontanandomi di un passo.
"Figurati...Ma guarda te, quando sei cresciuta Annie! Sei bellissima!" Rise, prendendomi la faccia tra le mani. In quel momento, un furgone si fermò davanti a noi, e capii cos'era quell'odore di cane. Jacob Black, il mio più grande nemico, ex migliore amico e anche ex fidanzato. Lui mi odiava, e io lo odiavo. Non la migliore delle situazione visto che mio padre e il suo sono migliori amici e noi siamo amici di infanzia.
Comunque, appena scese non salutò nemmeno e corse subito a prendere la carrozzina di suo padre sul retro del pick-up rosso, per poi aiutarlo a scendere dal furgone e poi uscire finalmente allo scoperto, sorridendo a Bella, mentre io lo guardavo male. Mia sorella notò quello scambio di sguardi, e sussurrando, chiese a mio padre se fossimo amici.
"Ahah! Grande domanda Bella. A quanto pare no. E pensare che fino a un anno fa stavamo insieme." Io ammazzai mio padre con lo sguardo.
"Oh, scusate, non volevo..." cercò di rimediare Bella, vedendo il nostro disagio.
"Non ti preoccupare. Le persone cambiano" Spiegò Jacob alzando le spalle, per poi fulminarmi con la coda dell'occhio.
Io, per tutta risposta, dissi: "E a volte le persone non accettano i cambiamenti". Ovviamente mio padre non sapeva nulla, e pensava che il motivo della nostra rottura fosse stata semplicemente una litigata. aio realtà, appunto, quando sono diventata un vampiro Jacob ha iniziato ad odiarmi, chiaramente mi aveva lasciato e smisimo anche di essere amici, essendo diventati ormai nemici naturali.      Per un milli secondo i miei occhi incrociarono quelli del padre di Jacob, e in lui riuscii a percepire una lieve tristezza, o forse malinconia.

"Be'" Sospirò mio padre, per stemperare la situazione, "ben arrivata" Disse, aprendo le braccia a v verso il pick-up, facendo capire a Bella che quello fosse il suo 'regalo di ben venuto'.
"Oh mio dio! Davvero?!" Mio padre alzò le spalle in segno di affermazione. "Grazie mille papà, è fantastico!" Bella salì subito sulla sua nuova macchina, e Jacob salì nel sedile passeggero per insegnarle qualche cosa su quel catorcio. Quando finì, scese e Bella mi chiese se volessi un passaggio a scuola.
"No grazie, mi passano a prendere dei miei amici. Va pure, ci vediamo fuori scuola" Risposi, e lei mise in moto, sorrise per l'ultima volta a nostro padre e se ne andò.

"Allora...Entri per una birra?" Chiese mio padre al suo amico, che ovviamente accettò, e prima di entrare disse: "Jacob tu torna alla riserva, devi andare a scuola"

A quel punto, rimasimo solo io e Jacob fuori da soli. Io lo guardai male con la coda dell'occhio per un po', poi lui parlò.
"Le persone non accettano i cambiamenti, eh?" Borbottò.
"Già." Risposi.
"O forse le persone cambiano troppo" Io a quel punto mi alterai ancora di più, alzando il tono della voce.
"Avresti preferito vedermi morta, sul serio?!" Continuai. Anche lui si stava arrabbiando, infatti percepii un leggero cambio di temperatura.
"Non morta, ma nemmeno in questo stato!" Rispose.
"Non cera un altro modo per non vedermi morta, Jacke. O forse si. Avresti potuto evitare di urlarmi contro, e saresti potuto venire con me a quella festa" Sapevo che quello per lui era un punto debole. Quindi era proprio quello che tiravo fuori.
"Lo sai benissimo che non avrei mai immaginato che sarebbe finita in quel modo" Disse. Percepii una leggera inclinazione della sua voce. Stava per scoppiare a piangere.
"Però è successo. Ciò che non ti uccide sul momento ti ucciderà in futuro, lo conosci il detto, no?" 

Poco dopo, inchiodò davanti a noi una macchina sportiva. Erano i Cullen.
Guardarono tutti malissimo Jacob, ma io feci finta di nulla.
"Mi manca la vecchia Ann"
"Ann è morta quella notte, e tu l'hai uccisa"
Salii in macchina e guardai il mio ex fidanzato per l'ultima volta, prima che la macchina sfrecciò via di nuovo.

Appena arrivati a scuola, Alice e Rosaline mi si piombarono subito addosso per scoprire cosa fosse successo, ma anche Edward, Emmett e Jasper perché erano decisamente iperprrotettivi verso i miei confronti. E da un lato facevano anche bene. Come vampiro avevo solo un anno, e non sapevano quando avrei potuto dare di matto. Poi, essendo a conoscenza del mio brutto rapporto con Jacob...
"Che è successo?!" Chiese Rose.
"Che ti ha detto?!" invece Jasper.
"Ehi! Calmatevi, calmatevi! Lo sapete che è in evitabile incontrarci! Per mio padre e...per mia sorella" Appena dissi 'sorella'  tutti spalancarono gli occhi. Forse per lo stupore, o forse molto di più per il fatto che vivendo con un altra persona in casa avrei dovuto abituarmi a reprimere l'istinto di uccidere anche lei. Oh, prima di tutto, come tutti i vampiri, anche io avevo una capacità: potevo letteralmente entrare nelle menti delle persone. Potevo vedere i loro pensieri, potevo rovistare nei loro ricordi o mostrargli ciò che volevo. In conseguenza, potevo anche leggere i pensieri dell'altro, cosa che faceva molta invidia ad Edward.
Mi guardai un attimo intorno e vidi mia sorella appoggiata al suo pick-up che mi guardava in lontananza. Evidentemente troppo timida per avvicinarsi. Quindi le feci segno di raggiungerci, e, camminando con le braccia conserte, si avvicinava a noi. Io mi girai un attimo verso i Cullen, deglutendo a fatica. Il suo sangue aveva un odore fortissimo, e così vicina lo sentivo ancora di più. Ancora non mi spiego come sia stato possibile che non lho morsa quando mi ha abbracciata.
I miei fratelli acquisiti si scambiarono delle occhiate preoccupate tra di loro. Poi, cercando di tenere un espressione normale, mi girai di nuovo verso di lei, per presentarla.
"Bene, lei è Isabella, però chiamatela Bella se no si arrabbia" Dissi. "Bella, loro sono Alice, Emmett, Jasper, Rose e Edward. Sono tutti figli adottivi del dottor Cullen e di sua moglie" Spiegai.
"Piacere" Sorrise timida Bella.

Annabella Swann Cullen -Twilight story- (x Jacob Black)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora