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Jacob si sedette vicino a me nel pick-up, quindi io mi feci stretta vicino a Bella pur di stargli lontano.
Quando arrivammo fuori dal cinema trovammo l'altro amico di Bella. Sarebbero dovuti arrivarne altri tre, ma diedero tutti buca, quindi eravamo solo in 4.
"Face Punch, eh?" Iniziò il discorso Jacob, mentre Bella comprava il biglietto. "Ti piacciono i film d'azione?" Continuò.
"Non esattamente...no" Rispose il povero ragazzo.
"Dicono che fa schifo" Notai io, incrociando le braccia.
"Già, è bruttino" Annuii Jake.
"Ma...siete abbastanza grandi per vedere questo film?" Chiese il ragazzo dopo qualche secondo di silenzio.
"No, Bella..." Inizai a dire io, in contemporanea con Jacob, che si fermò notando che stavamo dicendo la stessa cosa. Io gli lanciai un'occhiataccia, poi continuai: "No, Bella ci compra il biglietto"
Comunque sia, entrammo nella sala e iniziò il film, e il mio posto venne assegnato proprio accanto a quello di Jake. Avevamo preso due cesti di pop corn, e io avrei dovuto condividerli con Jacob, ma appunto io non mangiavo. Lui continuava ad ingozzarsi di pop-corn, facendo un bel po' di rumore. Io dopo un po' persi la pazienza, dato che sentivo più lui che masticava che il film, quindi feci per togliergli il cesto, ma appena ci misi una mano sopra, sentii, per la prima volta in tanto tempo, un calore sulle mie dita. Per un brevissimo momento fu come se il sangue avesse ripreso a scorrere nelle mie vene. Quel calore durò poco, ma venne sostituito dai suoi occhi. Degli occhi che bramavo con tutto il mio cuore, se ancora ce lo avevo. Degli occhi che avevo già osservato, ma in quel modo non lo facevo da parecchio tempo. E lui...I suoi pensieri, io li vedevo, ed erano tristi. Tristi perché sapevano che le cose potevano ancora cambiare, e che avevano semplicemente rifiutato di farle cambiare per pura insicurezza. Tristi perché sapevano di aver sbagliato.
"Io...Io devo andare in bagno" Mormorai a bassa voce, spezzando la connessione che si era creata, ed alzandomi per uscire dalla sala.
Camminavo avanti e indietro per il corridoio, e dopo un minuto la porta della sala si aprì e Jacob ne uscì. Ci fu un buon minuto di silenzio, dove tenemmo le distanze come se ci fossero dei muri a bloccarci.
"Tutto questo è sbagliato" Dissi, quando lui, finalmente, prese il coraggio per avvicinarsi a me e prendermi una mano. Di nuovo quel fantastico calore.
"No. Ho passato troppo tempo a pensare che fosse sbagliato. Non lo è più. No" Constatò, poggiando la sua fronte sulla mia.
"Finirai nei guai per questo" Mormorai. Iniziavo a sentire quello strano sentimento che provavo solo quando perdevo il controllo salire, ma decisi di ignorarlo.
"Tu sicuramente di più" Obbiettò.
"C'è sempre un modo per tenere i Volturi all'oscuro" Questa frase, Jake, molto probabilmente, la interpretò come una liberazione, come quando sai che la cosa che stai facendo avrà delle conseguenze che dovrai affrontare, ma che al momento non ti interessano. E dopo quasi un anno, ciò che sognavo e temevo di più accadde. Le sue labbra, calde e carnose, si posarono sulle mie, piccole, fredde e leggermente rosee. Quel calore che prima aveva colpito solo la mia mano si distese per tutto il corpo. Mi sentivo di nuovo...viva. Come se il mio cuore avesse ripreso a battere. Era un bacio pieno di malinconia, tristezza e amore. Tutto ciò che non ci siamo detti in quei mesi ce lo dissimo con quel bacio. Questa volta, però, il sentimento che portava a galla i miei istinti animali era più forte, più insistente. Arricciai il naso, trovando la forza per non attaccarlo e staccarmi dal bacio. Sapevo che non sarebbe stato lo stesso...
"Mi...Mi dispiace" Balbettai, allantonandomi e mettendomi una mano sulla bocca, come se avessi appena fatto una cosa catastrofica (che se vogliamo essere pessimisti, lo era).
"Ti...Ti senti bene?" Chiese, porgendo una mano verso di me, preoccupato.
"Sì. Sì...Scusa." Continuai, "È...il tuo sangue" Deglutii a fatica. Gli occhi di Jacob persero la loro luce per un secondo. Era come se si fosse dimenticato che ero un vampiro.
"È un mio rischio" Mormorò lui. "E poi, non sei l'unica soprannaturale qui! Potrei benissimo difendermi" Ridacchiò, e ammetto che mi strappò un sorriso.
"Non è una questione di rischio o no, è una questione di autocontrollo. Io devo avere autocontrollo" Puntualizzai, e lui tornò serio.
A rompere l'atmosfera fu l'amico di Bella che, aprendo frettolosamente la porta della sala, ci passò in mezzo, correndo verso il bagno. Subito dopo di lui uscì Bella.
"È...è un po' debole di stomaco" Spiegò, facendoci ridere.

Al ritorno, seduta vicino a Jacob, questa volta ero più tranquilla, e rilassai i nervi per davvero.
"Che è successo tra voi due?" Chiese Bella, notando che non mi strinsi al suo fianco come all'andata. Entrai velocemente nella testa di Jake, per capire cosa dire, e alla fine lui rispose: "Ma...Nulla di che" Sorrise.

Quando arrivammo nella riserva, invece, tornai rigida come prima, anche se i lupi erano passati a tre. Ero spaventata, si. Perché erano più forti di me e non avevo nessuno dalla mia parte...se non Jake. Forse. Probabilmente avvertendo questo nervosismo, Jake mise la sua mano sulla mia, prima di scendere.

Nei giorni successivi, vedevo Jake al confine. Da quando i Cullen se ne andarono, nessuno più controllava il nostro territorio, e lui mi aiutava. Aveva anche accettato di aiutarmi con i miei allenamenti sull'autocontrollo, e nonostante non gli piacesse molto, posizionava un animale appena morto davanti a me, e se cercavo di avvicinarmi mi spingeva contro un albero. A lui poteva fare pena, ma per me era la cosa più romantica che avrebbe potuto fare.

Annabella Swann Cullen -Twilight story- (x Jacob Black)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora