Capitolo 2

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Jade

Prima di arrivare nella cabina del Capitano,quella specie di guardia mi spinse violentemente fuori dalla cella facendomi quasi perdere l'equilibrio.
"Ehi"- protestai-"non c'è bisogno di spingermi così forte;so uscire da sola dalla mia cella".
Quello non rispose ma in compenso arrivò in un paio di falcate affianco a me e strinse sui miei polsi delle manette. Ancora? Mi scocciava averle ma riuscivo a sfilarle abbastanza facilmente,dovevo solo cercare di non fare rumore e togliermele al momento giusto,magari quando la guardia non mi presta la dovuta attenzione.

Come se non bastasse l'uomo si mise dietro di me e mi diede un'altra spinta;questa volta non mi mossi più di tanto.
"So anche camminare da sola,ho delle gambe e so come usarle,non c'è bisogno che tu mi spunta e non servono neanche queste manette"-mi lamentai facendo una smorfia.
"Se non ti sbrighi a camminare, è normale che io ti debba spingere"-rispose irritato-"e le manette servono perchè non voglio fare la fine delle altre guardie"-aggiunse.
Gli lanciai un'occhiata.
"Non hai tutti i torti"- notai guardando il pavimento. In effetti gli altri uomini non hanno fatto una chissà quale bella fine... Non gli ho fatti fuori, non ci sono riuscita. Non che mi piacesse uccidere, però certe persone si meritano una bella punizione.

Non riuscii a fare neanche un passo che davanti mi ritrovai Harry, un altro prigioniero di questa nave più o meno della mia età che si stava dirigendo verso la sua cella, anche lui come me,con una guardia dietro che lo spintona e gli tiene forte i polsi.
In un battito di ciglia mei ritrovai davanti.
"Non vorrei essere per nulla al mondo al tuo posto"- disse ridacchiando l'uomo paffuto che teneva Harry.
"Sta zitto Brandon."- lo accusò la mia guardia. Sapevo di non avere una reputazione immacolata,insomma sono una pirata...ma era interessante vedere la paura negli occhi degli uomini che ogni tanto mi scorgevano. Hanno paura di una mia possibile crisi violenta. Hanno tutte le ragioni per avercelo,anche io avevo paura prima. Col tempo ho imparato a gestire le mie emozioni grazie a mesi e mesi di allenamento,sono riuscita a non scattare subito come una molla. Questo è ciò che vuole Robert, è ciò che vogliono tutti questi uomini schifosi,aspettando solo il momento di vedermi uscire fuori di testa. Non compirò uno sbaglio simile,so gestire la pressione che mi fanno sentire.

Perdendomi nei miei pensieri,non mi sono resa conto di essermi messa a fissare Harry che ora mi guarda con sguardo lascivo con un sorriso da ebete stampato in faccia e mi fece l'occhiolino. Io lo fissai stranita. Mi cadde l'occhio poi su un particolare che non avevo notato prima...aveva un rigonfiamento al lato della gamba,in una delle sue tasche. Qualche notte fa,in preda ad un suo attacco di sonnambulismo, farfugliò qualcosa sul fatto che è riuscito a rubare un po' di denaro in una delle sue ultime missioni sulla terraferma.

Fanno fare a noi prigionieri il lavoro sporco,ci mandano a derubare,uccidere dei loro nemici solo perchè loro sono troppo codardi per larlo,e poi si dicono pirati... Per fortuna non mi hanno mai comandato di andare ad uccidere qualcuno,sono missioni riservate a dei vecchi prigionieri...non hanno altra scelta,o uccidono o vengono uccisi. Ovviamente piazzano delle sentinelle nella città per seguirci e controllarci e c'è un massimo di tempo per cui possiamo camminare liberi. Troppo poco... Se sei fortunato riesci ad attivare a tre missioni di questo tipo al mese.

Da questi pensieri mi riscosse un altro spintone.
"Sbrigati,al Capitano non piace aspettare".
Mi ero dimenticato di essere stata chiamata a comando. Mi girai di scatto e l'unica cosa che riuscii a vedere fu la guardia paffuta che chiuse Harry dentro alla sua cella. Un altro particolare mi saltò all'occhio... c'è un'asse di legno appoggiata alla parete opposta al mio piccolo Inferno...mi potrà tornare utile molto presto.
Alla fine mi decisi a camminare e,dopo tre rampe di scale,arrivai di fronte alla porta dell'ufficio di Robert. Sopra c'era una piccola targhetta di metallo dove c'era scritto "Cabina del Capitano". Si sentivano inoltre delle voci dall'interno...
"Entrate"- ordinò una voce proveniente da quella stanza come se in tutto quel trambusto fosse riuscito a sentire i passi fino alla porta... La riconoscevo quella voce. Quella sporca e lurida voce. Era la sua. La voce di Robert.

Ciao ragazzi!
Ecco il secondo capitolo completo,c'ho messo un po' per metterlo, è un periodo un po' brutto ma spero comunque di riuscire a portarvi il terzo entro fine settimana🫶🏻.
Vi sta piacendo? Se si ditemi cosa ne pensate nei commenti e lasciate una stellina✨.
Alla prossima.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 01, 2023 ⏰

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