𝟏𝟒. 𝐒𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄

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Monique se ne sta distesa sul proprio letto, con le braccia incrociate sotto il capo.

Sospira pesantemente, poi si passa una mano sul volto: quanti pensieri le frullano per la testa!

Chiude gli occhi per un momento, alla ricerca di una soluzione che possa aiutarla a tirarsi fuori dalla situazione in cui si é cacciata.

Riesce ancora a percepire le labbra e le mani di Simone su di sé. Non va bene, non va bene per niente.

«Hey,» Gaia fa capolino in camera e poggia il borsone per terra. «tutto bene?» le chiede, legandosi i capelli in una coda alta.

L'altra sbuffa lievemente. «Sì.» mormora, quasi in un sussurro.

«Ne sei proprio sicura?» la ballerina inarca un sopracciglio. «É da un paio di giorni che sei taciturna, e quando ti pongo una domanda mi rispondi a monosillabi.» continua, un tantino preoccupata.

«Non é nulla, davvero.» le dice Monique, tentando di tranquillizzarla.

L'amica emette un sospiro. «D'accordo,» borbotta, inclinando leggermente il capo. «sappi che, semmai avessi bisogno di parlare con qualcuno, io sono qui.»

La francese le rivolge un piccolo sorriso. «Lo so, ti ringrazio.»

Gaia annuisce impercettibilmente. «Vado a cucinare qualcosa.» la informa, facendo per lasciare la stanza.

La cantante si mette a sedere. «Aspetta,» la richiama, prima che possa allontanarsi. «vengo con te.»

Non vuole rimanere nuovamente il balia delle proprie riflessioni, magari aiutare Gaia a preparare la cena le permetterà di distrarsi.

«Avevo pensato di fare delle pizze, tu che ne dici?» domanda l'allieva di Todaro, interrogativa.

Monique fa spallucce. «Certo, perché no?»

Le ragazze radunano sul bancone gli ingredienti di cui hanno bisogno, poi iniziano a miscelare farina e lievito dentro una ciotola, aggiungendo dell'acqua di tanto in tanto.

La bruna mescola l'impasto, forse un pò troppo velocemente, difatti diverse chiazze di farina si depositano sulla maglia nera di Gaia.

Quest'ultima abbassa lo sguardo verso i propri indumenti. «Hey!» esclama, spalancando la bocca.

«Scusami!» l'altra emette un risolino.

«Ridi?» gli occhi della ballerina si riducono a due fessure. «E va bene, l'hai voluto tu!» dettò ciò, ripaga Monique con la stessa moneta.

Le due cominciano a lanciarsi contro qualsiasi ingrediente gli capiti sotto mano.

«Basta, basta, piantala!» si lamenta la francese che, ad un certo punto, scivola e cade sul pavimento, trascinandosi dietro anche Gaia.

Sui loro visi appaiono delle espressioni divertite, poi scoppiano in una fragorosa risata.

«Mettiamo a posto tutto quanto, prima che la produzione ci punisca!» l'amica balza in piedi e aiuta la cantante a rialzarsi.

Le giovani riordinano velocemente la cucina, dopodiché si apprestano a condire le pizze.

Una mezz'oretta più tardi si ritrovano sedute a tavola con il resto dei compagni, che ha deciso di cenare assieme a loro.

Monique si sente gli occhi di Simone addosso e, nonostante provi a far finta di nulla, le é quasi impossibile non incontrare il suo sguardo.

É proprio per questo motivo che, al termine del pasto, augura la buona notte a tutti e si rifugia in camera.

𝐃𝐎𝐍𝐍𝐄-𝐌𝐎𝐈 𝐓𝐎𝐍 𝐂𝐎𝐄𝐔𝐑 » 𝘴𝘪𝘮𝘰𝘯𝘦 𝘨𝘢𝘭𝘭𝘶𝘻𝘻𝘰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora