Quattro

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Nota: in questo capitolo c'è una reference ad un'altra delle mie storie vecchie (non più presente sul profilo), sono sicura che sarete in grado di coglierla.
Buona lettura!!

* * *

A Simone si è stretto un po' il cuore quando ha capito di aver frainteso tutto, quella mattina quando Manuel ha parlato di persone come lui.

Come al solito la sua impulsività ha avuto la meglio e ha fatto scoppiare l'ennesimo litigio senza stavolta la presenza di un valido motivo, ma ora che si sono chiariti, anche perché costretti a passare minuti interminabili dentro a quella cabina bloccata probabilmente tra due piani, tutto sembra essere a posto tra loro.

Con grande sorpresa entrambi hanno trovato nell'altro una valida compagnia, tanto che quasi non gli pesa più essere rinchiusi.

Dopo avergli detto ciò che gli avrebbe dovuto dire quella mattina, Manuel non si è pronunciato per qualche secondo, facendo calare un silenzio fin troppo imbarazzante, che ha deciso di interrompere poi con la sua impazienza.

«Non ce la faccio, io la apro» si mette a sedere accanto a Simone, poggiando la sua schiena alla parete, e fa per aprire la busta.

«Fermo» Simone gli prende la mano e la rimuove dal pezzo di carta «Facciamo così: aspettiamo mezz'ora, così passa l'ansia, e siamo pronti in caso dovesse esserci scritto qualcosa di brutto»

Acconsente, poggia la busta per terra e con gli occhi serrati porta la testa indietro, poggiandola sulla parete fredda; Simone lo guarda di profilo e pensa che non esista essere umano con un naso più bello.

«Sei un tipo furbo?»
«Che domanda è? Certo che so' furbo, perché?»
«Te l'ho detto, stiamo formando un gruppo»
«E io t'ho già detto che nun ce faccio niente in quel gruppo»
«Io non sono d'accordo»

Si volta a guardarlo, con un pizzico di sorpresa negli occhi per il fatto che qualcuno gli stia veramente dando fiducia.

«Ci mancano il bello ed il furbo, ma tu tanto bello non sei»

Mente.
Mente spudoratamente Simone, dato che dal primo momento in cui ha posato i propri occhi sulla sua figura ha pensato fosse uno dei ragazzi più belli che avesse mai visto.

«Più de te sicuramente»

Mente anche Manuel, che è da tutta la mattina che ne studia ogni dettaglio ed ogni particolare, incantato da quel viso dalla parvenza angelica e bianco come il marmo i cui nei ne sono costellazione.

«E scusa, te chi saresti in sto gruppo?»
«Il leader»
«Se pensi che io entri a far parte d'un gruppo dove non so' io 'r leader, ecco spiegato perché non sei te il furbo»

«Coglione» gli da una gomitata «i posti disponibili sono questi. Prendere o lasciare»
«Tss» sibila «Io so' sempre stato 'r leader ovunque»
«Non qui»

Fa una pausa, ed in seguito «Ma poi il furbo se la prende sempre nel culo, deve fa' sempre tutto lui. Io non voglio fa' niente»
«Che grande piano» ride Simone.

«Sai cosa voglio fa'? Voglio mette su un gruppo rock e starmene lì a suonà 'a chitarra da mattina a sera, punto»
«Ti ci vedo come chitarrista»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 30 ⏰

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