Benvenuta all'inferno!

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"Sono rientrata a casa!" furono le mie ultime parole tranquille.

Trovo una situazione orrenda: mia madre stesa a terra tutta sanguinante e mio padre che la osserva in modo soddisfatto mentre lecca il sangue dalla lama del coltello che tiene in mano.

Sono paralizzata, non so cosa fare. Sono fissa a guardare la scena quando mio padre si gira verso di me con un apparente sorriso gentile in volto.

"Ma ciao, tesoro"
Dice mio padre avvicinandosi a me lentamente.

"P-papà... P-perché?!"
Urlo con voce tremante. Non mi sembra possibile che mio padre sia capace di tali cose. Nel frattempo lui continua ad avvicinarsi a me in silenzio, il che mi spaventa tanto da farmi indietreggiare.

"Coraggio figliola, non temere, sarà breve e quasi indolore"
Dice mio padre guardandomi negli occhi con uno sguardo che sembra essere quello di uno psicopatico mentre un macabro sorriso si accende sul suo volto.

Piango. Piango mentre supplico mio padre in ginocchio. Lui non accoglie affatto le mie suppliche, anzi, fa qualche altro passo in avanti verso di me mentre mi guarda dall'alto. Quando siamo vicinissimi l'uno all'altra, lui si abbassa alla mia altezza.

"Dì pure addio a tutto ciò che hai amato di più in questa vita."
Quelle furono le ultime parole che sentii pronunciare da mio padre. Poi il coltello mi trapassò il petto una prima volta facendo schizzare sangue ovunque. Poi una seconda volta e poi passò al collo.

Dopo svariati colpi di dolore, mi accascio a terra.

Buio.

Un buio pesto mi circonda per quelle che mi sembrano ore. Fin quando..

Percepisco dei rumori incomprensibili... Sembrano quelli di una città in preda al chaos e alla confusione più totale.

Socchiudo gli occhi non sapendo nemmeno io come ci stia riuscendo. Mi accoglie un bellissimo cielo rosso scuro con qualche nuvola nera. Decido di alzarmi.

"Dove diamine sono finita.."
Dico spaesata. Mi guardo intorno e noto subito una struttura molto alta e imponente che sembra quella di un campanile.

"Che strano .. questo campanile conta i giorni..."
Dico rimanendo a fissarlo per un po' per poi mettermi seduta lì vicino. La gente che passa mi guarda male ma io li guardo e resto sciockata... In questo posto ci sono demoni di tutti i tipi!

Dopo un po' vedo sfrecciare davanti a me una limousine viola che però torna indietro e si ferma davanti a me. Alzo lo sguardo e noto uscire dall'auto una ragazza: ha i capelli biondi, pelle pallida e lucida come la porcellana, occhi color crema contornati da un eyeliner molto marcato con pupille nere e penetranti, che indossa uno smoking rosso.

?: "Ciao"
Dice lei in modo dolce mentre mi guarda dall'alto.

"Buongiorno.."
Le rispondo tristemente.

?: "Sembri triste... È successo qualcosa? Se vuoi ne puoi parlare con me"
Continua la ragazza sempre con tono gentile e amichevole ma, stavolta, assume una punta di tristezza.

"Oh... No, non si preoccupi signorina .."
Dico io mentre mi asciugo una lacrima che ha segnato silenziosamente il mio viso.

?: "Sei nuova, per caso? Non ti ho mai vista in giro"
Chiede lei cercando di fare conversazione.

"Beh .. penso di sì .. non sono mai stata qui prima d'ora..."
Rispondo con educazione alla sua domanda.

C: "Mi dispiace che tu sia finita in questo postaccio... Comunque io mi chiamo Charlie, tu invece?"
Dice lei presentandosi a me.

"Io... Io mi chiamo T/n.."
Rispondo balbettando leggermente.

C: "Che bellissimo nome!!"
     "Cara T/n, ti andrebbe di venire con me all'Hazbin Hotel?" Mi chiede lei.

<Non so se fidarmi o meno.... Non la conosco, dopotutto..>
Penso abbassando lo sguardo.

"Va bene, Charlie, verrò con te"
Dico in seguito alzandomi da terra.

Charlie sorride e mi accompagna verso l'auto e poi mi fa salire. Dopo essere salita anche lei e aver chiuso la portiera, l'auto sfreccia a tutta velocità.
Nel frattempo , ho potuto notare che c'è un'altra ragazza: lei ha la carnagione grigiastra perfettamente in contrasto con i suoi capelli bianchi candidi. Il suo unico occhio scoperto è rosa e color crema con una pupilla nera che fissa in avanti, mentre l'altro sembra non averlo ma avere solo una x fucsia al suo posto. Lei indossa una camicetta rossa con dettagli neri, gonna attillata nera, calze violacee in perfetta sintonia con i guanti, che le arrivano all'incavo lasciando le dita scoperte, che hanno lo stesso colore, scarpine rosee ed un fiocco fucsia tra i capelli.
La ragazza mi squadra e poi guarda Charlie in modo preoccupato e serio allo stesso tempo.
Abbasso lo sguardo e la testa e Charlie sembra volerla tranquillizzare con lo sguardo. Nel mentre, l'auto si ferma e noi tre scendiamo trovandoci davanti ad un'imponente struttura nera e rossa che presenta molte finestrelle e balconcini. Sul portone d'ingresso c'è un'insegna che porta le seguenti parole: "Hazbin Hotel".

~Spazio autrice~
Ecco a voi il primo capitolo della mia primissima ×Reader in assoluto. Come avete potuto vedere, la storia è strutturata un modo che possiate essere voi ad immaginare di trovarvi all'interno di questa storia. In essa, la protagonista è una ragazza, ma, se tu che stai leggendo sei un ragazzo, non farti problemi ad immaginarti tutto.

Se vi è piaciuto il capitolo, non dimenticatevi di votare e di commentare.☺️☺️

Restate sintonizzati...

As long as eternity~ {Alastor × Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora