IX

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"Solo chi ha la forza di scrivere la parola "fine" può scrivere la parola "inizio""

JOSH

Mi passo una mano sul viso.

 Il mal di testa inizia a farsi sentire. Odio bere fino a questo punto, mi giro alla mia destra. 

Wendy mi guarda dal basso. Il suo corpo nudo, a malapena coperto da uno strato di lenzuolo si avvicina al mio. 

-Che ci fai ancora qui?- le chiedo con indifferenza. 

Non dorme praticamente mai qui,  di solito facciamo sesso e sene va. 

-Ero molto stanca ieri ed era tardi Jo- Odio quel nomignolo ma, so che ricordarglielo non servirà a nulla. 

-Bene, ora vattene- 

- Come sei  scontroso di prima mattina, anzi no mi correggo, lo sei sempre- Dopo aver pronunciato quelle parole si alza ed inizia a raccogliere la sua roba lasciata in giro la sera prima, non ricordo nulla ma, alla fine con Wendy è sempre la stessa cosa. Monotonia, ripetizione, ormai questa è la mia vita. 

Mi alzo anche io, prendo il pacchetto di Marlboro e  dopo aver indossato dei boxer puliti mi avvicino alla finestra. La brezza mattutina si schianta sui miei zigomi. 

Aspetto che Wendy finisca di vestirsi prima di dirigermi verso il bagno e la doccia. Odio quando resta da me e poi ci mette così tanto ad andarsene. Prima di tutto perché ci sono più rischi che la vedano mamma o Rubin. Non che faccia queste cose di nascosto anzi, sono abbastanza convinto che la notte ne sentano di cose, altro motivo per cui non scopo quasi mai a casa.

 Sento il bisogno di levarmi di dosso il suo odore e l'odore del sesso.

 Lo odio, mi fa sentire appieno ciò che sono, solo uno stronzo che scopa più tempo di quanto dorme senza dare minima importanza a ciò che fa ne tanto meno a con chi lo fa. Rifilo a Wendy un ultimo sbrigati prima di sparire nel bagno incorporato nella mia stanza.  

Se la tratto così male perché poi viene sempre da me? Una donna soddisfatta torna sempre. 

AARON

Butto giù una tachipirina. Serata intensa ieri. Mi guardo intorno, c'è chi dorme sul divano ed è un casino tremendo in giro. 

-Vince- saluto il mio amico che si fa il caffè con una pacca sulla spalla.

 Mi chiede se ne voglio uno ed io cazzo se lo voglio. 

-Ho capito Wendy sto arrivando- Mi volto, vedo Taylor dirigersi verso di noi. Indossa solo una cosa, la mia maglietta. Le arriva fin sotto i fianchi. 

-Buongiorno cuori, Vi mi fai un caffè veloce?- Chiede rivolgendosi al mio amico. 

-Certo dammi un attimo che finisco quello di Ron, sono diventato un barista a quanto pare-

-Non ci pensare, dalle il mio, io non ho fretta, posso aspettare- Ribatto  unendomi alla conversazione. 

-Che macello- esclama Tay guardando in giro. 

-Non fare quella faccia schifata che lo hai fatto anche tu- risponde pronto Vince. 

-In realtà quando ho lasciato questa stanza non era così- 

-Hai ragione tu sei sparita subito con Aaron- 

-Che c'è hai sentito la mia mancanza tesorino?- Chiedo a Vince perculandolo e decidendo di prendere le difese di Taylor che si stava mettendo in una situazione scomoda ed evidentemente imbarazzante per lei essendo che aveva iniziato ad  arrossire.

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