Capitolo 0; uccidere è un grande atto d'amore.

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-1 gennaio 1814.
"uccidere è un grande atto d'amore, Robert." La pioggia picchiettava il vetro delle finestre ad un ritmo regolare, come se stesse riproducendo una canzone. La luce della stanza era soffusa, non si vedeva praticamente niente se non un'esile figura che teneva tra le mani un pennello dal quale colava del rosso.
Infondo alla stanza, giaceva un uomo in preda all'angosciante paura per la morte. Tremava, teneva gli arti rigidi e sussurrava parole incomprese.
"Dio! non mi toccare!"
Urlava l'uomo cercando di muoversi e liberarsi da quelle che, viste da vicino, erano corde. Strette ai polsi e alle gambe, impedivano qualsiasi movimento.
"sei un cazzo di demone! un demone!"
A passo lento, una figura minuta si faceva strada verso di lui. Camminava con calma, come se avesse tempo per studiare anche il più piccolo dei dettagli. Nessuno gli correva dietro infondo.
"Oh...caro Robert, le tue parole mi riportano alla mente..."
Si chinò in ginocchio verso l'uomo, gli afferrò i capelli per obbligarlo a guardarlo.
"...le stesse cose che ti dicevo io quando avevo solo...quanto, dieci anni?...Fermo! Non mi toccare! HAI MAI AVUTO PIETÀ DI ME?...dimmi, Robert. Tu sai che cosa sia la pietà?!"
Strinse la presa.
"Robert, io sono il tuo giudice."
sussurrò.
"e adesso, riceverai la mia sentenza."
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-3 gennaio 1814-
"IL PRIMO MINISTRO È STATO ASSASSINATO! IL PRIMO MINISTRO È STATO ASSASSINATO!" urlava uno di quei
ragazzini che era solito vendere i giornali alle prime ore del mattino. La folla gli si avvicinava curiosa per cercare di accaparrarsi un giornale, una delle poche fonti di divertimento per chi non poteva permettersi il lusso dei teatri o delle feste d'alta società. Il titolo era scritto chiaramente, con caratteri cubitali e in nero.
"Il primo ministro, Robert Banks è stato ritrovato questa mattina all'interno dei suoi alloggi brutalmente assassinato. L'identità del colpevole è ancora ignota, ma la polizia ha già avviato le indagini. Si presume che l'omicidio possa essere legato ai casi di sparizione che stanno avendo luogo nelle ultime settimane. Ad oggi si contano scomparsi almeno due membri della famiglia reale. Il re dice di non preoccuparsi, che stanno prendendo i provvedimenti adeguati e che proteggerà sia la sua famiglia che i suoi cittadini."
Le persone si radunavano per parlarne. Chi lo faceva di fronte ad una tazza di tè, chi mentre faceva la spesa e chi mentre lavorava. Era diventato un argomento molto discusso sia tra gli uomini ma soprattutto tra le donne. Tanti si sbizzarrivano su chi potesse essere l'assassino, su quali ragioni avrebbe potuto avere per fare una cosa del genere. C'era chi pensava fosse un membro della famiglia reale in cerca di scandalo, c'era chi invece ricollegava questi omicidi e scomparse ad obiettivi politici. Altri davano la colpa ai comunisti.

Nel giro di qualche giorno, questo assassino divenne una specie di mito tra i cittadini. Si sa che quando non hai niente, vorresti solo vedere chi ha tutto sprofondare. Quindi si, la notizia fece scalpore, ma suscitò nel popolo inglese una sadica forma di ammirazione. Soprattutto perché, nonostante le persone fossero particolarmente legato alla famiglia reale, erano comunque le pesanti tasse che erano costretti a pagare a farli mangiare. Erano i loro sforzi a mandare avanti un sistema che privilegiava i ricchi, ma lasciava ai margini chi non lo era. Questo, soprattutto dopo la rivoluzione industriale, aveva lasciato l'amaro in bocca al popolo che desiderava un cambiamento nel quale anche loro potessero essere protagonisti. E per la prima volta, qualcuno sembrava aver sfidato direttamente questo antico sistema.

Dall'altra parte, la famiglia reale sperava che la questione si concludesse nel giro di qualche giorno. Insomma, delle notizie del genere facevano sicuramente scalpore ma speravano che andassero il più velocemente possibile nel dimenticatoio, in modo tale da potersene occupare con discrezione. Ma non fu così. Anzi, i cittadini trovarono addirittura un soprannome per questo criminale. Decisero di chiamarlo Robin, come Robin Hood. Anche se non rubava esattamente per dare ai poveri. E non si sapeva neanche quali fossero i suoi veri obiettivi. La cosa sicura è che divenne un simbolo, esattamente quello che la famiglia reale temeva. Non potevano permettersi ne di far sapere che si trovavano in difficolta con le indagini, ne che qualcuno li sfidasse in quella maniera. E non avevano neanche tanto tempo a disposizione. Due membri in linea di successione erano scomparsi, il primo ministro era morto. Che cosa sarebbe potuto succedere dopo?
[...]

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 03, 2023 ⏰

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1814, il numero venticinque di Downing streetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora