capitolo quattro.

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Jungkook aveva un sigaro tra le labbra mentre era seduto sulla poltrona. Era appena calata la sera e la sua ciurma si stava rilassando nella sala relax. Aveva appoggiato il cappello sul tavolo e aveva una gamba alzata, allargandole il più possibile. Con una mano si teneva il capo mentre con l'altra il sigaro che stava fumando.

Era in una posizione confortevole, con vestiti altrettanto confortevoli. La luce arancione delle lanterne illuminava il suo volto mentre guardava davanti a sé con la mente vuota. Dall'altra parte, riusciva a sentire le voci rumorose della sua ciurma mentre discutevano su un qualcosa che Jungkook non aveva ascoltato.

Sospirò il fumo e buttò la testa all'indietro, poi sentì i passi di qualcuno e alzò il capo per vedere chi fosse. «A cosa stai pensando così fortemente?» Jungkook guardò Seokjin e scosse la testa in negazione, «A nulla, è questo il problema.»

Seokjin si abbassò per aprire il mobile e tirare da lì una bottiglia di liquore. «Dovresti venire di là a conoscere il principino, potrebbe sorprenderti.» Jungkook sbuffò divertito, «Ne faccio a meno.» Seokjin sospirò, «Dico sul serio, è una persona molto divertente.»

Jungkook alzò le spalle, «Meno ci parliamo, meno è per tutti.» Seokjin lo guardò alzando un sopracciglio, «Stai cercando di auto convincerti?» Jungkook alzò gli occhi al cielo. «Lo sai bene quello che è successo.» SeokJin mugolò uno "mmh" e poi guardò la botte di Soju. «Lui non c'entra in quella faccenda.»

Jungkook sospirò esasperato, «Jin, lo sai bene cosa intendo.» Seokjin fece spallucce. «Penso tu ti stia basando su un giudizio superficiale.» Jungkook decise di chiudere gli occhi e riposare. Seokjin gli diede uno schiaffo sul piede. «Non mettere i piedi sul tavolo.» Jungkook aprì un occhio e guardò l'altro con un sorriso, «È la mia barca questa.»

Seokjin scosse la testa e ritornò nell'altra stanza. Jungkook guardò davanti a sè, sospirando pesantemente. Sentì una mano sulla spalla e non si girò nemmeno. Non voleva vedere quella ombra oscura. Prima che potesse pensare ad altro vide Taehyung entrare nella stanza con un sorriso a trentadue denti mentre rideva rumorosamente.

Jungkook lo guardò fin quando i loro occhi non si incontrarono. Taehyung si schiarì la gola e lo guardò. «Cosa fai qui tutto solo?» Jungkook rimase per qualche secondo a guardarlo senza dire niente, fin quando notò che l'ombra era sparita. Jungkook si schiarì la gola e riprese a fumare. Taehyung lo guardò e sbuffò. «Fumare fa male.»

Jungkook annuì con il sigaro tra le labbra, «Bravo, i bambini non devono fumare.» Taehyung mugolò e stava per strappargli il sigaro tra le dita quando chiese, «Quanti anni hai? parli come un nonno in pensione.» Jungkook borbottò, «ventinove.» Taehyung deglutì sbuffando. «Sei praticamente nato ieri principessa.» Taehyung gli diede uno schiaffo sulla spalla, «Smettila, ho vent'anni!» Jungkook rise, «Sei un ragazzino.»

«Smettila!» Taehyung attaccò il fianco di Jungkook per fargli il solletico e Jungkook cercò di schivare le mani, abbassando quella destra per non far male il principe col sigaro. Taehyung mise entrambe le ginocchia ai lati di Jungkook così da imprigionarlo nella poltrona, entrambi si guardarono negli occhi e Taehyung non gli fece più il solletico.

Captain Prince | TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora