Papà?

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S: Tom io vorrei cercare mio padre-dissi mentre prendevo un boccone della torta-
T: saranno a casa fra qualche ora abbiamo il tempo, ora finisci di mangiare-disse mentre mi accarezzava la guancia-

Finito di mangiare ci alzammo e girammo per tutta la casa.
Avevo un presentimento che fosse qua da qualche parte.
Matt's Pov
Ero stufo di questa situazione, non avrei mai permesso a quei impostori di far del male a mia figlia.
Ero in una cantina, era molto pulita sembrava un salotto reale.
Però ero stanco di stare così legato come un cane..

Avevo dello scotch sulla bocca così che non potessi urlare, infatti era impossibile..
Spero che mi trovino.
Fine Matt's Pov

Cercammo da cima a fondo, quando vedemmo una piastrella del pavimento muoversi.
S: Tom
T: dimmi piccola..

Li mostrai la piastrella difettosa.
S: qua si stacca tra un po'

Tom mi guardò.
T: spostati un attimo-chiese con calma-
Mi spostai e lui si avvicinò al pavimento, si accovacciò e cercò di staccarla.
S: che cosa fai ti spacchi le dita Tom!

T: aspetta

Ci riuscì... e quello che trovammo ci lasciò senza parole.








Una chiave..






















Non sapevamo a cosa servisse ma la prese.
T: secondo me questa c'entra qualcosa, ci deve essere un posto che non ho mai visto, perché Gordon mi disse che non c'erano posti segreti. Ma io non mi fido.

Rimise la piastrella al suo posto, e salimmo al piano di sopra.
Matt's pov
Stavo mordendo di sete...
Ero secco, letteralmente secco..

Anche se ero legato e seduto mi venne in mente un'idea, ci provai qualche mese fa, per farmi sentire dagli ospiti ma nessuno ci diede peso.

Inizia a saltellare e a cercare di spostarmi fino al un tavolino, per farlo cadere e fare rumore.
Ci arrivai e lo calciai, sperai che mi sentissero.
Fine Matt's Pov
Camminammo per tutto il piano di sopra ma sentimmo qualcosa cadere sopra di noi.
Non c'era nulla.

S: Tom hai sentito?
T: si ho sentito.. è stato strano non abbiamo altri piani. Sembra sia caduto qualcosa, ma da dove.
S: questo è un segno oppure qualcosa di passeggero?

T: non lo so, so solo che sembra lo stesso rumore di qualche mese fa.
S: cosa?
T: qualche mesetto fa, mia "madre" diede una festa e io dovetti rimanere in camera. Solo che dopo qualche ora decisi di andare in camera di mio fratello, mentre stavo camminando nel corridoio sentì lo stesso tonfo. Alzai lo sguardo e vidi il muro crepato.

Tom alzò la testa e lo feci pure io. Il tetto era crepato...

Ci guardammo e ci capimmo con uno sguardo, cercare qualcosa che ci potesse portare su.

Cercammo in tutte le stanze del piano, ma nulla.

Eravamo sfiniti.
Ma non rinunciammo.

Andammo nella sala da biliardo, mi appoggiai su un muro, ma era di uno strano materiale.
Diedi qualche colpetto, un materiale strano.

S: Tom vieni un attimo. Dai un colpetto qua.

Tom si incamminò verso di me e diede un colpetto.
T: questo non è il muro.

Lo guardammo per bene e notammo che c'era un quadro troppo in basso rispetto agli altri.
Lo spostai ed ecco!!

S: una serratura!
T: oh cazzo si! Sei un genio amore mio, mettiamo la chiave.

Infiliammo la chiave, e combaciava.

Aprimmo il passaggio.

C'era luce, sembrava pomeriggio.
Salimmo e.. un'altra porta.

Questa però sembrava aperta.

Tom si fece avanti e l'aprí al posto mio.

Entrammo e..


OH CAZZO.





S: chi sei!!!

L'uomo si girò, mi assomigliava, aveva il mio stesso colore di capelli e i miei lineamenti.

Tom si avvicinò e li tolse lo scotch dalla bocca.

X: Samiya, figlia mia.
Il mio cuore perse dei battiti...

S: papà..?

An arranged marriage-Tom Kaulitz-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora