Passarono i giorni e i Ratnor rimase di nuovo senza cibo. Si sentivano deboli e confusi, a stento svolgevano le loro attività quotidiane. Jonathan, che ancora non era riuscito a mangiare, se ne stava in disparte. Dal suo angolo si sentiva più sicuro e provava meno dolore alla vista dei suoi simili denutriti e affamati. Il mondo aveva perso i suoi colori, con la vista annebbiata Jonathan si diresse verso casa sua. Quel fungo gli offriva riparo e conforto nei periodi bui, la sua famiglia non era ancora rientrata dalle faccende mattutine. "In qualche modo devo fare" disse Jonathan, il cui intento era quello di procacciarsi il cibo da solo. "Ho freddo e mi sento spento" disse e la sua mano stringeva con forza la corteccia accanto al fungo. Jonathan raggiunse gli altri, a passi veloci fu subito da loro. Vide che molti erano pieni si energie e saltellavano impunemente davanti a lui. Così lo fece: prese uno di loro e lo strattonó in maniera così forte che in un attimo il Ratnor gli cedette tutta l'elettricità che aveva in corpo. Jonathan si sentí subito meglio, ma ne voleva ancora e ancora. Allora si gettó in mezzo alla folla dei Ratnor impegnata a lavorare e non ebbe pietà di nessuno. Succhió tutta l'elettricità che poteva mentre i loro corpi cadevano inermi al suolo, uno ad uno. Quell'immenso orrore fu bloccato da uno degli anziani che rinchiuse Jonathan in una buca, dove non avrebbe più potuto fare del male a nessuno. I corpi privi di energia cominciarono ad accasciarsi al suolo. "Questa strage poteva essere evitata, avrei dovuto tenerlo alla larga dagli altri e insegnargli a controllare la fame", l'anziano non si dava pace mentre tutto intorno era paura e desolazione. Un solo Ratnor aveva creato una enorme confusione nella vita della comunità dove le cose faticavano ad andare bene per via delle privazioni a cui erano sottoposti. L'anziano appoggiò il viso ad una mano, una smorfia di dolore si pronunciò sul suo viso e in un istante seppe che avrebbe fatto fatica a ripristinare il tutto. Il suo sguardo malinconico tornò indietro ai tempi che furono, quando la comunità dei Ratnor non viveva ancora quella tremenda crisi.
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La pietra azzurra
FantasyNascono sotto i funghi nella città di Aznavor. Si diffondono come virus infettando tutto. Tra battaglie, sangue, amori e delitti si intrufolano. Cosa può fermare tutto questo?