Para, maledizione...para! Questo tipo ha le mani di gelatina. E quando dico di gelatina...dico proprio di gelatina! Sono tutte verdi e appiccicose, ogni volta che provo a colpirlo con le mie ali...lui me le para e me le imprigiona per poi picchiarmi con un terzo braccio che gli spunta dal petto! Eh...io come lo trovo il punto debole di sto tizio?!? Mi sa che stavolta non tornerò ai dormitori come le altre volte. Riesce a colpirmi e mi getta contro una parete di roccia. Mi metto una mano tra i capelli castani e lo guardo con i miei occhi blu che in questo momento sarebbe figo apparissero rossi, ma non sono Dan, sono Kyle. Kyle, ma per quella vocina del piffero...2436. Già...poi capirete tutto...ora devo cercare di non morire. Apro le ali e comincio a mandargli una raffica di piume contro. Il fatto è che le mie ali non sono proprio quelle di un uccello...ma sono di ferro, il che spacca molto i culi. Le sue mani stanno ricominciando a rimarginarsi, ma io sono più veloce e lo butto a terra buttandomici sopra. Non vorrei ucciderlo, nessuno dovrebbe morire...però la vocina dell'autoparlante vuole così. Gli metto le mani sulla testa e tiro. Lui urla e cerca di divincolarsi, ma non posso permetterglielo...mi ucciderebbe ed io non voglio morire. Continua ad urlare e a pregarmi di smettere ed io vorrei davvero accontentarlo. Le lacrime cominciano a scendere come ogni volta che sto per uccidere qualcuno, come ogni volta che mi ricordo che lui ha provato dei sentimenti, ha baciato per la prima volta qualcuno e ha vissuto. Chiudo gli occhi e cerco di non sentire le sue urla soffocate dal sangue che, immagino, gli stia fuoriuscendo dalla bocca semiaperta. Continuo a tirare finche non sento un rumore ed il suo corpo smettere. Lancio via la testa e mi volto dall'altra parte prima di aprire gli occhi. Ho il suo sangue su tutte le mani...sangue di un innocente...sangue di un ragazzo della mia stessa età. Lui lo sa. La vocina dentro quel cavolo di autoparlante sa che sono uno dei più forti! Eppure continua a farmi entrare nell'arena...continua a farmi uccidere gente...continua a farmi morire nell'anima. Mi dirigo verso i dormitori silenziosamente mentre tento di levarmi il liquido rosso dalle mani. Ora mi presenterò un po' meglio, cercando di dimenticare il viso supplicante del ragazzo. Ciao a tutti, mi chiamo Kyle. Sono un mostro, un esperimento da laboratorio...di chi, non lo so. Tutti noi qui lo siamo. Da quanto riesco a ricordare, sono qui da sempre. Non sono mai uscito da questo posto e non ho mai visto che cosa ci sia fuori da queste mura. Faccio quello che mi dicono. Ciò che so è che o muoio io o gli altri, questo almeno è quello che ci dice la voce nell autoparlante. Molti miei amici sono morti, alcuni si sono suicidati e altri hanno dovuto ammazzare i propri migliori amici. Io, sinceramente, non lo farei mai con Dan. Piuttosto mi ficcherei una mia piuma nel petto! Ma la paura ci rende ciechi e a volte stupidi. Beh, ora sono arrivato ai dormitori. Apro la porta e dentro ci trovo altre dieci persone. Perfetto, altri novellini in preda alla rabbia da ormoni! Ottimo! Mi dirigo direttamente verso Dan. Lui non è un ragazzo come me...lui è socievole. Forse per il fatto che ha il tipico fare da ragazzo popolare. Forse perché è per metà demone e lo si sa...i demoni sono sexy, sopratutto quelli femmina. Ha i capelli biondo cenere e gli occhi rossi. Il suo potere è quello di controllare la mente delle persone e, in pratica, comandargliela in modo tale che siano loro ad uccidersi. Almeno questo è quello che mi ha raccontato lui, dato che non possiamo partecipare agli incontri degli altri. Cioè...non è che non vogliamo. Più che altro ci fa schifo vedere gente che si ammazza sapendo che i prossimi potremmo essere noi. -Com'è andata?-mi chiede.
-Non voglio parlarne...-dico semplicemente.
-Okay, come al solito. Lui che urla e tu che piangi perché lo hai ucciso-mi guarda un po' mentre tengo la testa bassa-Succede anche a me e lo sai. È sempre terribile ammazzare una persona e, anche se lo faccio da quando ho dieci anni, non mi ci abituerò mai-si mette a fissare un po' di gente e il suo sguardo si ferma su una ragazza, la Rossa-Dio! Quella è inquietante!-piagnucola voltandosi dall'altra parte.
Io non la trovo inquinante, non eccessivamente almeno. Ha i capelli neri che le ricadono sulle spalle, gli occhi sono completamente bianchi e ha le labbra perfettamente rosa, di quel colore che ti fa venir voglia di baciargliele. Nessuno sa come si chiama, forse perché non ha molti amici. Tutti la chiamano La Rossa per il fatto che ha un mantello di quel colore lunghissimo. Lo indossa sempre, anche quando deve andare nell'arena. Io la trovo affascinante e misteriosa. Forse è una brava ragazza, solo che è molto solitaria dato che non ha amici. Spingo con l'ala la spalla del mio amico per farmi ascoltare. Mi son dimenticato di farle rientrare dopo l'incontro.
-Che vuoi?-mi chiede come al solito un po' scontroso.
-Vado a parlarle-
Lui si mette a ridere a crepapelle mentre io lo guardo aspettando che la smetta.
-No, okay...ne è valsa la pena rompermi le scatole per questa cavolata!-continuando a ridere.
Ne ha ancora per molto? Spero di no dato che tutti i novellini ci fissano. Lui mi guarda notando la mia espressione seria e ritorna serio all'istante.
-Sei serio, amico? Lo sai che quella di ammazza...vero?-
-No che non lo so! Alla fine, nessuno le ha mai parlato...forse si sente un po' sola-guardandola di nuovo.
Lui mi scuote una mano davanti che io vedo solo dopo dieci minuti e mi volto verso di lui un po' accigliato.
-No, Kyle...non ti puoi innamorare di quella! Hai idea di quante persone ha ammazzato? Non voglio ritrovarti in una bara perché lei ti ha incantato, chiaro?-preoccupatissimo.
-Non succederà, Dan...stai tranquillo. È solo una ragazza, per la miseria!-lo sgrido ma allo stesso tempo lo rassicuro.
-Okay...ma sta attento-annuisco.
Vado verso di lei. Le gambe che tremano, anche se non ho realmente paura. Perché dovrei aver paura di lei? Che ha di strano rispetto alle altre? Se non ha nulla di strano...perché io ci voglio parlare? Ormai sono a pochi passi da lei, che già mi fissa accigliata. Dai, ragazzo...saluta!
-Ciao, sono Kyle-la saluto sorridente.
-Che scommessa hai perso per venire a parlarmi?-chiede sincera.
Cavolo...che scontrosa!
-Nessuna scommessa...semplicemente volevo parlarti-le dico facendo un'alzata di spalle e sedendomi sul suo letto.
Lei mi fissa un po' stralunata.
-E non ci avevi pensato prima di questi dieci anni?-mi chiede con un sorriso amaro.
-Forse non avevo mai notato quanto sei bella-le dico pentendomene un secondo dopo.
Ma che cavolo mi succede? Perché le ho fatto quel complimento? Nel senso...per essere bella lo è...ma non volevo dirglielo così.
-Ahahah...sei strano, 2436-dice ridendo di gusto.
Che bella risata che ha. Ricomponiti, Kyle!
-Il più strano di tutti, 8975-dicendo il numero riferito a lei che dice il tizio.
Lei mi guarda visibilmente in imbarazzo, anche se sorridente. Probabilmente nessuno le ha mai detto di essere bella, dato che la temevano. Un po' mi fa pena.
-Non hai paura di me?-chiede seria.
-Perché dovrei?-le rispondo con una domanda.
-Non so...tutti ce l'hanno-tristemente
-Ma io non sono tutti-togliendole una ciocca riccia dalla guancia.
-L'ho notato-sussurra guardandom, credo.
-Come mai stai sempre in disparte?-arrivo dritto alla domanda che mi faccio da quando ho visto che è una persona davvero...singolare.
Insomma...è carina e simpatica, nom trovo perché dovrebbero evitarla.
-Sarà un po' da egoisti, ma ho paura di dover combattere con qualcuno a cui voglio bene. Ovviamente poi mi dovrei sacrificare per lui o lei...ed io di certo non voglio morire-dice abbassando la testa.
Intelligente la ragazza.
-Non mi hai ancora detto il tuo nome...-
-Morgana-sussurra, forse per non farlo sentire a nessuno.
-Okay, Morgana...ora ti trasferirai nel letto vicino al mio così avrai un po' di compagnia...-mentre raccolgo le sue cose.
-Ma io...-interrompendomi frettolosamente.
-Mi dispiace...blablablabla...non ti sento, ci sono delle interferenze!-continuando a camminare verso il letto affianco al mio.
-Okay, grande capo!-ci rinuncia lei alzandosi e raggiungendomi.
Solo ora noto che porta un vestito nero con scollatura a cuore, chiuso come un corsetto e sotto la gonna del tulle bianco. Ha le calze a rete bianche con sotto degli stivaletti neri. È fantastica. Non è ne troppi magra, ne grossa. Si vede che è da tanto che non sta con qualcuno da come cammina a piccoli passi e da come si rigira le ciocche riccie attorno alle dita affusolate nervosamente. Dan mi guarda un po' impaurito mentre avvicino Morgana al suo letto. Insomma...voglio farli conoscere, così lui capirà che non è un'assassina che vuole staccargli la testa durante la notte.
-Dan, Morgana..Morgana, Dan-li presento.
Lui allunga una mano titubante e lei gliela stringe timida.
-Vedi, Dan...è una persona normale-
Lui mi sorride quando riesce un po' a tranquillizzarsi.
-Scusami se ho pensato che fossi un'Assassina-dice lui in notevole imbarazzo.
-Figurati, ci sono abituata-
-Quindi...Morgana...qual'è il tuo "potere"?-chiede dopo un po' mentre io le sistemo le lenzuola nuove sul letto.
-Meglio non parlarne...-si scherma lei.
-Cos'è? Imbarazzante?-le domando curioso pure io.
-No, è che...-
Viene interrotta dal tizio che parla dell'autoparlante.
-Il soggetto 8975 ed il soggetto 2473 sono attesi all'arena-
Un ragazzino appena arrivato sorride ai suoi amici e se ne va. Noto solo ora che ha le zambe di un leone. Morgana si volta e fa una leggera alzata di spalle. Come può, l'uomo dell'autoparlante, far sfidare un novellino contro una che ha già combattuto contro dieci persone? È davvero perfido!
-Ora vedrete il mio potere-ci dice solamente.
-Lo ucciderai subito, vero?-chiede Dan preoccupato per il ragazzo.
-Gli staccherò subito la testa, così non soffrirà-sospirando alla fine.
Si incammina verso il corridoio e noi la seguiamo curiosi del suo potere e di come farà a staccare la testa di netto ad un ragazzino. Comincia a fare delle smorfie con la bocca ed io e Dan ci guardiamo incerti su cosa sta facendo.
Le parti della bocca cominciano a strapparsi, i denti si mettono uno in fila all'altro e si allungano mentre altri nascono dal nulla. Mentre penso a quanto possa far male, la trasformazione ha avuto fine e la sua bocca è diventata come quella di un animale feroce. Fa davvero paura messa così, ma almeno ora siamo sicuri che il ragazzino non soffrirà. Dan guarda prima me, poi Morgana...ma non scappa, sembra più che altro curioso e adorante. Con le labbra, mentre è girato verso di me, mima un "Che figata!" ed io gli sorrido facendo di "no" con la testa. Un demone rimane pur sempre tale. Arriviamo nell'alrena ed il ragazzino ci guarda impaurito. Noi ci fermiamo un po' prima dell'entrata mentre lei ci va vicino e gli mette una mano sulla spalla.
-Farò veloce, te lo prometto. Scusami-gli sussurra quasi singhiozzando.
Suona il "gong" teatrale dell'inizio e lei getta a terra il ragazzino che comincia ad urlare. Lei lo guarda un po' per poi prendergli il collo con le mani e staccargli la testa. Rimango fermo e senza parole. Io prima ero così, prima ero un mostro...tutti lo siamo qui dentro, ma vedere uno che fa le stesse cose che hai fatto tu...beh, ti fa capire chi sei realmente. Siamo dei pupazzi nelle mani del tizio all'autoparlante. Quando si gira verso di noi, ha la bocca normale, ma le labbra sono bagnate del sangue del ragazzino. Comincia a piangere mentre rimane inginocchiata sul corpo del giovane, le mani sugli occhi per non guardare ciò che ha fatto. Capisco che "La Rossa" alla fine era una come gli altri, solo che lei ci pensa al dolore che prova uno mentre muore e lo uccide subito...senza che lui lo possa provare, questa cosa non è per niente da egoisti. Mi avvicino a Morgana e mi chino per abbracciarla. Le mani raggiungono la sua schiena e cominciano a salire su e giù mentre mi bagna la maglia di lacrime.
-Va tutto bene, non ha sofferto. Non è colpa tua, non piangere-le sussurro per poi baciarle il cappuccio rosdo che ha in testa.
Guardo il corpo del ragazzo e mi irrigidisco leggermente, ci sono ancora le macchie del sangue di stamattina pochi metri più in là. Devo ritornare alla normalità. Avanti Kyle, ora è lei che ha bisogno di te...avanti, consolala. Mi alzo con lei sempre abbracciata e la porto via da qui. Mentre Dan ci segue da dietro. Ecco cosa siamo noi...dei mostri inconsapevolmente tali.
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Angel of Darkness
RandomTre ragazzi. Kyle, Dan, Morgana. Più di cento ragazzi che si ammazzano tra di loro. Ogni giorno una lotta diversa, ogni giorno un innocente muore. Ma ora tutto deve finire. Kyle cesserà tutto questo. 5 capitoli ma a mio parere molto emozionanti