Capitolo 3

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Ha ragione. Lei ha totalmente ragione. Ma vorrei essere qualcosa di diverso, vorrei essere normale. L'uomo all'autoparlante (che da d'ora in poi chiamerò...hmm...vediamo...Phil!) comincia a parlare.
-Il soggetto 2436 contro il soggetto 5267-
Guardo il ragazzino a pochi passi da me e già so che non è abbastanza forte, purtroppo. È Falò e...beh...ha una terribile mira. Diciamo che in una gara ha vinto perché per sbaglio ha colpito un pezzo di roccia che ha ammazzato il suo avversario. Mi avvicino a lui e cerco di non sembrare un mostro.
-Ciao...io...-provo ad iniziare una conversazione.
-Senti, ti chiedo solo di non farmi soffrire troppo, okay? Se devi uccidermi, fallo subito e velocemente...ti prego. Non riesco più a rimanere qui dentro, voglio morire-
-Perché vuoi morire?-confuso.
-La mia fidanzata è morta dieci giorni fa ed io non posso sopportare di rimanere vivo senza di lei...ti prego-
-Okay-dico semplicemente.
Non vorrei ucciderlo. Lo so. Ma devo farlo. Lo guardo di nuovo e, cavolo...è identico a Dan. I suoi occhi rossi, i suoi capelli biondi e il suo sorriso. Come farò ad ucciderlo? Mi avvio lento verso l'arena, Morgana al mio fianco per controllare che non mi faccia uccidere. Non ci riuscirei a suicidarmi, comunque. Devo farmi comparire le ali, altrimenti non riuscirei a combattere...non so se mi spiego. La pelle comincia a strapparsi mentre sento gli arti che si allungano e si deformano diventando di un ferro puro, solido e luccicante. Morgana mi passa una mano sulle ali e comincia ad accarezzarle per darmi forza e coraggio, cose che oggi mi mancano notevolmente. Arrivo nell'arena e vedo che il ragazzino sta fingendo di prepararsi lanciando delle palle di fuoco a caso. Sento il "gong" e gli salto subito addosso gettandolo a terra. Lui mi guarda sorridente senza gemere, ma lasciandosi andare al suo destino. Apro le ali pronto ad ammazzarlo, ma la sua voce mi frena.
-Grazie, amico mio-
Non riesco a dargli il colpo di grazia, non ce la faccio. È troppo simile a Dan! Mi ritorna in mente il suo corpo steso sul letto, il sangue che gli inzuppava il lenzuolo e gli occhi lucidi che chiedevano il mio aiuto...che chiedevano me. Non posso. Preferirei morire.
-Ti prego...uccidimi-mi supplica.
-Non ce la faccio-tra le lacrime.
-Non sono Dan, tagliami la testa...ammazzami! Voglio tornare con la mia ragazza, ti prego!-continua a piagnucolare.
Prendo il coraggio. Dovrò farlo prima o poi. Le mie ali si stendono fendendo l'aria come un pugnale incastonato di diamanti. Sorrido al ragazzino e il colpo cala. Fa fischiare l'aria e colpisce di netto. Iil sangue che mi schizza sul viso, sulle labbra...ovunque. Gli occhi del ragazzo che ora sono spenti, guardano il nulla. E la sua faccia con un accenno di sorriso. La mia bocca comincia a tremare insieme alle mani mentre guardo il corpo martoriato del ragazzino. Mi metto le mani sugli occhi e comincio a piangere piano, finché delle braccia possenti non mi portano via ed un urlo accompagna il mio "cammino". Poi...svengo.

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Acqua, solo ed esclusivamente acqua. Affogare, ecco la senzazione che provo. Le mie mani cercanno un appiglio e la mia bocca va alla caccia fi un po' d'aria, di qualche bolla o semplicemente di un modo per uscire da quel posto. Gli occhi mi bruciano e cominciano ad appannarsi, ma devo tenerli aperti se voglio continuare, se voglio vivere. Sento che la forza di gravità mi sta tirando giù e che per me sta arrivando ciò che avevo tanto desiderato dopo la morte di Dan, la morte. Fuori da quella cosa, vedo due persone che parlano tra di loro con un blocchetto in mano. Guardano me, poi si mettono a scrivere.
-Sta morendo-dice uno.
-Il capo vuole che questo esperimento venga fatto su 2436, dato che con la ragazza non ha funzionato-spiega con fare da maestro l'altro.
-Ok, la prova di resistenza è cessata-sospira.
Chi sono questi due? Che esperimento? Perché io? Chi è la ragazza con cui non ha funzionato e che cosa? Prova di resistenza? Mi prendono in giro? E a quel punto, dopo tutte quelle domande senza risposta, svengo di nuovo.

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Apro gli occhi lentamente e sento le palpebre pesanti. Bianco, tutto bianco. Ad un certo punto, un uomo con una mascherina bianca davanti alla bocca si avvicina a me. Non riesco a muovere nessuna parte del corpo, tranne gli occhi che cercano senza sosta una risposta o per lo meno un viso familiare...ma niente. Ci sono solo i due tizi che parlavano mentre io annegavo...quindi devo dedurre che non sia realmente annegato. Uno mi mette un cuscino sotto la testa ed io riesco a vedere cosa stanno facendo. Uno di loro mi sta incidendo la pancia con un bisturi, mentre il secondo gli passa un fazzoletto con cui asciugarsi il sudore che gli cola dalla fronte. Che cavolo fanno? Sono impaurito, ma non posso ne muovermi per scappare ne urlare. Apre un pochino i due lembi di pelle e poi inizia a rovistare tra muscoli, ossa, organi, eccetera. È il mio corpo! Non possono mettere una mano dentro e rovistare! È come se stessero palpeggiando la mia anima! Le lacrime mi salgono agli occhi. Sono impotente. Io, il più forte di tutti...ora sono solo una loro marionetta. Credo di esserlo sempre stato. Sento uno squillo e l'uomo alla mia sinistra solleva un cellulare e lo mette in vivavoce.
-Portate il soggetto 2436 nella sua stanza-
Quella voce. L'uomo dell'autoparlante. Non sono stato rapito, ma semplicemente trasferito. Siamo le sue cavie da laboratorio! Quando doventiamo abbastanza potenti, lui ci porta qui e ci analizza! Maledizione! Dovevi capirlo prima! L'uomo mette via il cellulare e continua ad "operare", se si può chiamare tale un curiosare tra i miei organi vitali! Alla fine prende un ago e chiude tutto con dei punti. Mi prendono di peso sulla spalla e mi portano fuori da quella stanza, in un corridoio lungo e di color verde mela. Andiamo avanti per diversi metri, finché non si fermadavanti ad una porta. C'è scritto su un foglietto attaccato alla porta, sopra la maniglia, i numeri 2346-8975. Io e Morgana. Era lei il soggetto che non ha superato l'esperimento! Cavolo! Comincio a riacquistare la sensibilita, a muovere la testa e le braccia, ma mi fa troppo male lo sterno...dove mi hanno "operato". Aprono la porta e mi gettano di peso in un letto.
-Kyle...-sento dire.
Mi volto e vedo Morgana. Non ha dormito da giorni, lo si vede. Ha la pelle bianca, gli occhi rossi e delle leggere occhiaie viola. Si avvicina a me e mi guarda con gli occhi pieni di lacrime.
-Che ti hanno fatto?-singhiozzando mentre mi accarezza i capelli.
Odio quando non posso rassicurarla e tutto per questi idioti che mi hanno anestetizzato! Solo ora vedo che sono completamente nudo e mi imbarazza un sacco la cosa. Vorrei essere da un'altra parte in questo momento. Morgana mi sorride e mi mette una coperta, che era a lato del letto, addosso per coprirmi. Ora si che sto meglio! Sopratutto se ho lei affianco. Dopo due ore riacquisto completamente la potenza di poter muovere le braccia e le gambe.
-Ti amo-dico con non poca difficoltà.
I suoi occhi si illuminano, forse pensava che sarei morto. Mi bacia dolcemente le labbra ed io finalmente mi sento felice e caldo.
-Anch'io ti amo-
-Buttati...con...me-cercando di fare una frase di senso compiuto, ma sono senza forze.
-Okay-risponde.
Fa leva sul materasso e poi si butta al mio fianco. La abbraccio da dietro e le bacio la testa dolcemente.
-Che cosa ti hanno fatto?-le chiedo dopo un po' preoccupato e con ormai le forze al cento per cento.
Lei si volta piano verso di me e mi guarda con gli occhi lucidi.
-Mi hanno solo fatto fare la cosa con l'acqua, stavo per affogare-sento che sta per esplodere in lacrime.
La bacio sulle labbra e lei comincia a muoversi verso di me finche i nostri corpi si incastrano perfettamente. Quanto mi mancavano quelle labbra, quel desiserio di far annidare la mia lingua accanto alla sua, di stare vicino a lei mentre i nostri respiri diventano sempre più veloci. Continuiamo a baciarci appassionatamente. Le mie mani fanno delle linee verticali perfette lungo la sua schiena e lei mi accarezza il collo. Le tolgo il vestito lungo che porta e comincio a sentirmi davvero vivo, quando lei mi sussurra:
-Ora ci divertiremo, finalmente-
Mi lascia lunghi baci sul petto scendendo sempre di più e diamine, è fantastico! Almeno in questo posto dimenticato da Dio, c'è la mia anima gemella.

NOTE AUTRICE

-Ancora capitoli? La vuoi smettere? Fai SCHIFO-
Kyle...se non la smetti ti ammazzo.
-Non oseresti mai-
E Kyle morì atrocemente in un'esplosione nucleare.
-Ma...ma...ma...non puoi ammazzare i lettori?-
No.
-E perché?-
Perché a loro voglio bene ♥
-hmhmhmleccaculohmhmhm-
Come scusa?
-Niente! Ciao a tutti!-

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