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Oggi mi sono svegliata presto perché alle 8.30 devo incontrare per la prima volta Lorella, sono un sacco emozionata, stare qui è veramente un sogno che diventa realtà.
Inoltre mi trovo molto bene in casetta, ho già fatto amicizia con molte persone, in particolare con le miei compagne di stanza: Gaia e Chiara, sono davvero stupende, anche se un po' pettegole, ma lo sono anche io quindi va benissimo.
Ho legato molto anche con Marisol e Stella, oltre che con Mew e Sarah che conoscevo già da prima.
Ma anche con Kumo, Petit, Matthew, Simone e Mida.
Certo, ci sono anche delle persone che non mi vanno molto a genio, come Nicholas e Angela ma ancora non li conosco bene quindi aspetterò a giudicare.
Vado in cucina a fare colazione salutando tutti, e felice inizio a farmi un the "quanta energia di prima mattina" dice Kumo con voce assonnata "oggi incontro Lorella devo essere carica" dico, mentre vedo Mida arrivare dal corridoio con i capelli scompigliati e gli occhi semi chiusi "buongiorno fiorellino, vuoi un po' di the?? Anche se sarebbe meglio un caffè per le tue condizioni pessime" dico l ultima frase a voce più bassa scherzando con Simone di fianco a me che ride di gusto "ti ho sentita, non sei simpatica" dice mettendosi appoggiato al frigo di fianco a me mentre mi guarda "the?" Gli richiedo io guardandolo mentre mi osserva con un sorrisetto curioso sulle labbra "sì grazie" dice, e io gli porgo una tazzina con il the dentro.
Lavo la mia tazzina e vado a prepararmi per incontrare Lorella "io vado a prepararmi, tu lava la tazzina quando finisci di bere" dico puntandogli il dito contro, ci tengo molto alla pulizia "sì capo" dice lui divertito, mentre io sparisco per le camere.
Mi preparo velocemente e mi reco in sala canto da Lorella.
"Buongiornoo" la saluto io "ciao Giulia vieni pure" mi dice lei sorridente "allora, io ho chiesto di farti aggiungere un banco perché ti trovo una cantante veramente valida, ovviamente ancora un po' grezza ma lavorandoci con le potresti davvero migliorare tanto" mi dice lei "la ringrazio per questa opportunità, conta veramente tanto per me" dico io "fammi pure del tu, allora raccontami un po' di te" mi chiede "allora, ho 17 anni e vivo a Milano, con mia mamma e mio papà, e mi è sempre piaciuto cantare, già da quando avevo 4 anni i miei mi avevano preso un piccolo microfono e mi mettevo a fare i concertini per casa, poi da più grande ho iniziato a fare delle vere e proprie lezioni, ho iniziato a 12 anni" dico io "e mamma e papà sono felici??" Mi chiede lei, tasto dolente, infatti il mio sorriso si affievolisce "si.. diciamo di sì, mi mamma un sacco, appena le ho detto che mi avevano chiamato per la sfida ha fatto i salti di gioia, mio papà non è mai stato molto d'accordo con questa cosa, mi ha sempre portato di più sullo studio.. voleva io diventassi un avvocato come lui" dico alzando gli occhi al cielo visto che erano diventati lucidi "mi è sempre mancata un po' la sua presenza in questo campo, non è mai venuto a vedere quando cantavo per strada o a qualche saggio, e mi è sempre dispiaciuto" dico facendo scendere una lacrima, che scaccio subito con la mano, odio farmi vedere vulnerabile.
"Guarda io credo che tu possa essere in grado di fargli cambiare idea, anche qua dentro, quando vedrà il tuo successo, perché sono sicura che ne farai, cambierà sicuramente idea, e capirà che questa è l'unica cosa che tu vuoi fare nella vita, devi stare tranquilla" dice lei, e io la ringrazio "Grazie a te Lia, puoi andare iniziamo domani con qualche brano" dice "va bene a domani, grazie ancora" dico io ancora con gli occhi rossi dal pianto.
Non ho fatto manco in tempo  ad entrare che già sto piangendo.
Ritorno in casetta dove i miei compagni mi aspettano, e vedendo le miei condizioni mi vengono subito in contro "Giulietta che hai fatto" mi chiede chiara mettendosi davanti a me insieme a Gaia, Petit, Marisol e Kumo "niente raga tranquilli davvero, ho solo parlato con Lorella di cose mie" dico restando sul vago tirando su con il naso, per poi scansare i ragazzi ed entrare in casetta e oltrepassare la cucina per andare in camera mia "Lia vieni qui" sento dire dalla cucina da Matthew, ma io continuo per la mia strada e mi butto sul letto a pancia in giù, spiaccicando la testa sul mio cuscino.
Poco dopo sento qualcuno arrivare nella camera "ei che succede" chiede, riconosco dalla voce essere Mida , io sbuffo e mi giro dalla parte opposta verso il muro per non farmi vedere.
Sento il letto abbassarsi, segno che si è seduto.
"Mida sto bene puoi andartene" dico io con voce un po' rotta "no, possiamo anche stare in silenzio tutto il tempo ma io rimango qua con te" dice mentre sento che si stende.
Decido di girarmi e incontrare i suoi occhi che mi guardano pieni di dolcezza, e subito mi butto tra le sue braccia, avevo proprio bisogno di un abbraccio.
Lui mi stringe a se con dolcezza e inizia ad accarezzarmi i capelli e farmi i grattini sulla testa per calmarmi, e ci riesce con successo.
Mi stacco dall'abbraccio e sospiro.
"Non hai voglia di dirmi perché stai così vero?" Chiede lui retorico, e io scuoto la testa in segno di negazione "va bene dai allora ti va di andare di là con gli altri e mangiare qualcosa?" Mi chiede guardandomi negli occhi mentre continua ad accarezzarmi i capelli "va bene, grazie per essermi stato vicino, anche se ora penserai che sono un piagnucolona" dico abbassando la testa un po' imbarazzata, mentre ci alziamo dal letto.
Lui ride divertito e mi attira a se in un abbraccio "piccola sei, anche se lo fossi che problema c'è?? Non bisogna vergognarsi di mostrarsi fragili" dice, mentre io allaccio le mani alle sue spalle alzandomi sulle punte per abbracciarlo nuovamente "oh basta con tutta questa dolcezza, sei un accollo" dice scherzando intento a strapparmi un sorriso "eddai" dico cercando di farlo abbassare "che nanerottola" dice per poi sollevarmi.
Non posso dargli del tutto torto, sono sempre stata di piccola statura, infatti a 17 anni la mia altezza è di 1.60, in confronto al ragazzo che quasi sfiora il metro e novanta.
"Spilungone" dico a mia volta mentre il ricciolino mi lascia giù e mi da un colpetto in testa.
Dopo di che andiamo insieme a tutti gli altri e tra una chiacchiera e l'altra arriviamo a sera.
Io e le ragazze ci riuniamo in stanza azzurra per spettegolare un pochino.
"Tu Lia come ti trovi?" Mi chiede Mew "molto bene, è bellissimo stare qui" rispondo io "mi trovo bene con tutti" continuo "ti trovi bene soprattutto con un cantante di Lorella, alto, ricciolino che ti è venuto a consolare prima vero?" Dice Gaia "Mida?? Siamo amici" dico io ammonendo già tutti i loro pensieri perversi "secondo me a lui piaci, ti cerca sempre" commenta Sarah "oh prima ero in cucina e ho sentito lui, Matthew e Holy parlare e Matthew gli fa "tu adori Lia si vede, non hai mai dato confidenza così in fretta a una persona" e lui ha risposto "raga ma è cosi piccolina, carina, solare, io mi sciolgo ogni volta che la vedo" e poi vabbè lo hanno chiesto se a lui piaci e ha negato, ma secondo me un po' gli piaci" mi dice chiara, e io non posso trattenermi dal sorridere "vabbè ma raga sono appena arrivata, mi ha fatto solo dei complimenti, vi ripeto che sono amica con lui come lo sono anche con gli altri" dico sincera "prima vi ho visti che vi stavate abbracciando in camera, sul letto" dice stella "mi stava solo consolando, come avrebbe fatto con chiunque" dico io "ah amo ma alla fine tutto a posto?? Quando vuoi raccontarci che è successo noi ti ascoltiamo" dice Gaia "ora non ci voglio pensare, ma tranquille non è nulla di troppo grave" dico sorridendo per la loro premura.
Continuiamo a gossippare per un po' e poi decidiamo di andare a dormire.
Io vado un attimo in cucina a bere un bicchiere d'acqua, e trovo il ragazzo di cui parlavamo parlare con Matthew e Petit "ei ragazzi" dico per poi aprire lo sportello con dentro i bicchieri mentre mi alzo sulle punte per prenderne uno, dato che sono un po' in alto "ci arrivi?" Mi chiede Matthew divertito, mentre gli altri due ridono.
Io mi giro e li guardo male tutti e tre "ora state esagerando, era ovvio che io ci arrivassi" dico per poi versare dell'acqua e cominciare a bere "dai stavo scherzando non ti incazzare" dice il biondino scompigliandomi di poco i capelli "va bene, io vado a nanna, buonanottee" dico abbracciando Petit e Matthew, mi fermo davanti a Mida e dico "a te non ti abbraccio, tanto non li vuoi mai i miei abbracci", faccio per andare via ma lui mi ferma per un polso "ei non è vero anche io voglio un abbraccio in questo momento" dice mettendo un piccolo broncio. Io quindi rido e lo abbraccio, e una volta essermi staccata saluto nuovamente i ragazzi e vado a dormire.

𝐑𝐨𝐬𝐬𝐨𝐟𝐮𝐨𝐜𝐨// Mida amici23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora