CHAPTER 10

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Arrivammo a scuola, Mostrammo tutti e tre i nostri tesserini, ci cambiammo e andammo subito in palestra

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Arrivammo a scuola, Mostrammo tutti e tre i nostri tesserini, ci cambiammo e andammo subito in palestra. Shoko e Gojo hanno voluto fare riscaldamento e allenamento all'aperto mentre Geto rimase con me, sembrava volesse capire come funzionavo. Ogni volta che andavo in palestra sembrava cambiare personalità, come se volesse investigare su di me e capire perché reagissi in quel modo con l'aura.
"bene. Non sarò dotato quanto Gojo, ma voglio vedere come te la cavi se sei con una persona." disse Geto mentre sentivo l'eco della sua voce rimbombare per l'area della palestra che si mischiava col rumore assordante e reverbero dei riscaldamenti.
"Non vedo differenza" agganciai
"Questo è tutto da vedere" e subito dopo il corvino si allacciò una tuta blu scuro sopra la maglietta bianca che teneva sotto.
Iniziammo anche noi con un riscaldamento semplice, ovvero correndo per la palestra e stiracchiando qualche muscolo con qualche esercizio di resistenza. Lui sembrava sempre intatto come un modello mentre io mi limitavo a sprofondare nella stanchezza.
"Ottimo. Rimettiti in sesto perché iniziamo subito" disse Geto ansimando leggermente
"Ma come, nemmeno time out per bere?" supplicai pezzata
"le maledizioni non aspettano"
"Ma siamo in palestraaa"
"Niente scuse, vieni qui su"
Nulla da fare. Non mi diede nemmeno un pochino di tregua e dopo aver accettato la cosa mi avvicinai a lui.
"Ottimo. Partiamo da alcune informazioni base. Le maledizioni sono immuni alle armi convenzionali e possono solo essere esorcizzate dall'energia maledetta. Ogni stregone ha l'energia maledetta ed è quella esatta aura che hai scagionato l'altra volta e inserito nelle katane. Se una maledizione è troppo potente, allora bisognerà sigillarla. Gli esseri umani normali non vedono le maledizioni se non in circostanze speciali come in punto di morte. Quindi, detto ciò, tu hai già visto che hai un potere molto potente grazie alla tua energia maledetta. In poche parole è come se utilizzassimo ciò che creano le maledizioni contro di loro ma a scopo di bene. Tu sapevi già qualcosa del genere?" concluse Geto e io feci scena muta.
" Ottimo, quindi oggi proverò ad insegnarti la cosa più importante. L'utilizzo della tua energia maledetta tramite il tuo corpo. Le armi non ti serviranno in battaglia, e se le riempirai di energia stessa, non saranno lo stesso efficaci quanto scagiorla col corpo." disse nuovamente per poi posizionarsi dietro di me.
" Posso?" e mi guardò.
" umh.. Si? Penso. Cioè fai pure" gli risposi confusa di cosa intendesse.
"ok. Mettiti in una posizione comoda e cerca di concentrarti su qualcosa. Dobbiamo scoprire cosa aiuta la tua Energia malefica ad essere attivata. E dobbiamo imparare a spegnere subito dopo il reattore scatenante se il tuo corpo non dovesse ancora accettarla." mi disse mentre sentivo la sua voce dietro di me ad una distanza di circa 1 metro. Da lì, ci fu solo il frastuono dei riscaldamenti e i nostri respiri leggeri che incombevano il silenzio. Fissai il muro, mi misi comoda e pensai a cose che mi rendevano felici. Pensai al mio gatto, alla pioggia, al caffè, al Jack o lanter café ma nulla. Passarono 2 minuti di continua prova ma non successe nulla.
"prova di più. Pensa il più possibile o.. Magari chiudi gli occhi" Geto spezzò il silenzio con quella frase, ma riprovai di nuovo a fissare il muro e pensare.
Pensavo, pensavo, pensavo.. Provai di nuovo. Gatto, pioggia, caffè, jack o lantern.. Chiusi gli occhi come disse Geto.. Geto.. Gatto, pioggia, caffè, jack o lantern.. Geto.
E come per telepatia, si avvicinò a stretto contatto dal sentire il suo corpo farmi da muro alla schiena. Iniziò a tastarmi i muscoli delle spalle e delle braccia mentre rimanevo ad occhi chiusi a concentrarmi. Gatto, pioggia, caffè, jack o lanter.. Geto. Geto suguru.
Non mi resi conto di aver balbettato, a bassa voce, tutto il tempo questa sequenza di cose e all'apertura dei miei occhi mi sentii come un leggero capogiro mentre Geto allontanò le sue mani dal mio corpo.
"perdonami. Non capisco come funzioni, giuro io ci provo. Mi sento così in imbarazzo per fallir-"
Mi bloccai dopo aver visto l'espressione di Geto. Era tra l'essere sorpreso e paralizzato.
"ci sei riuscita." bisbigliò mentre tenne lo sguardo fisso su di me.
"rifallo." aggiunse
"ma come?"
"rifallo. Ma sta volta ti starò davanti"
Lo ascoltai, e perciò chiusi nuovamente gli occhi. Gatto, pioggia, caffè, jack o lantern.. Gatto, pioggia, caffè jack o lantern..
"non lo stai facendo come prima." disse geto
"si invece..."
"...sforzati di più allora"
Lo ascoltai. Sempre ad occhi chiusi rifeci la sequenza. Gatto, pioggia, caffè, jack o lantern.. Geto. Si era nuovamente avvicinato a me e stretto i polsi.
Avvertì qualcosa dentro di me, il cuore iniziava ad accellerare di poco ma non potevo farci nulla.
Dopo 1 minuto, riaprì gli occhi e realizzai.
"aspetta.. Ho capito. Sembra che quando inizio a provare qualcosa... No.. Aspetta.. Fammi riprovare ma non toccarmi." dissi a Geto con il sorriso stampato in faccia.
Chiusi gli occhi e riprovai. Ma sta volta pensai ad altre cose. I momenti che ho passato con il gruppo, i pancake di Gojo, l'odore del caffè la mattina che mi guidò al Jack o lantern, shoko che mi indicò la strada a scuola e.. Un possibile bacio indiretto grazie ad una bottiglia macchiata di rossetto. Iniziai sempre di più a percepire scosse di adrenalina dentro di me che fecero fuoriuscire felicità da tutti i miei pori. Ricordare quelle cose diede un senso a tutto, al perché mi trovavo li e perché dovevo fare il massimo per essere una brava studentessa, difatti, appena riaprì i miei occhi, capì subito.
"GETO..HO CAPITO.. quando penso a dei bei ricordi.. A quei pochi ricordi belli che ho nella mia vita.. Riesco a gestire la mia.. Energia maledetta quanto io gestisca le mie emozioni.! È possibile.. Si perforza!" ero euforica per aver capito come funzionava, o quasi. Geto rimase impavido coi battiti che rimbombavano a distanza.
" si.. Penso di si e il tuo corpo ha retto bene. Ti ho tastata per sentire come reagiva e.. Sembra quasi come se diventasse rigido, pronto per farsi carico del peso. Ma.. Appena smetti sembri evaporare, al tatto diventi completamente morbida e trasparente come fumo.. Non capisco" rispose il corvino con aria confusa.
"ma comunque è già un grande passo che possiamo raccontare al sensei" si calmò e sorrise.
Ero entusiasta ma.. Le emozioni rimasero un mistero per la mia mente. Io non ho mai provato nulla per tutta la mia vita, perché dovrebbero essere proprio le emozioni ad essere il fattore scatenante? Fatto sta che ho fatto progressi ed ero già apposto così.

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Black ewes // A Geto Suguru Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora