Capitolo 4

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POV'S IRIS

Sto praticamente camminando verso la mia vera famiglia. Mentre li aspettavo mi sono preparata già il bigliettino con su scritto:
"Non posso parlare perché ho avuto un incidente".

Non ho fatto veramente un incidente, ma sono talmente insicura che non parlo nemmeno.

Mi trovo davanti alla porta che mi separa dalla mia famiglia.

Sento che qualcuno mi appoggia la mano sulla spalla.

Io sobbalzo e mi giro per vedere chi è stato.

"Ehi sono io tranquilla" dice Amy.

"Dai entriamo, non ti devi preoccupare di nulla" dice ed entra nella stanza.

-non sopporto il suo ottimismo - penso mentre entro anch'io.

Noto subito 3 uomini, uno che sembra avere una 40ina d'anni, mentre gli altri due sono dannatamente uguali a me... sono i miei gemelli!! penso scioccata.

Li guardo negli occhi e vedo che stanno piangendo.

"IRIS!" Dice uno dei due e si avvicina a me per abbracciarmi.

Lo lascio fare e così ci abbracciamo.

Dopo sento un'altro paia di braccia possenti che mi avvolgono, siamo in un abbraccio a tre. Dopo un po' ci stacchiamo e li guardo.

"Ci sei mancata così tanto, Iris" dice l'altro ragazzo.

"Ehi ragazzi, voglio abbracciarla anch'io" sento dire dal terzo uomo, che suppongo sia mio padre.

I due si allontanano infastiditi e mio padre si avvicina.

"Piccola, mi sei mancata molto" dice e mi abbraccia. Sento una specie di conforto e protezione, è questo quello che si prova ad abbracciare il proprio padre??

Io lo stringo forte e lui fa altrettanto.

Dopo un po' si stacca e mi sorride.

"Signori ora che avete firmato le carte potete andare, ma vi devo dire una cosa che riguarda Iris" "dice Amy che fino ad ora era rimasta a guardare.

Io mi giro verso di lei confusa e ci guardiamo negli occhi. Lei mi fa l'occhiolino e si gira verso la mia famiglia.

I tre uomini iniziano a preoccuparsi.

"Che cosa deve dirci? "Dice uno dei miei gemelli.

" Beh ecco, Iris non può parlare. Tempo fa ha fatto un incidente che gli ha danneggiato le corde vocali." informa

I tre uomini si girano di scatto verso di me.

" Non.. non puoi parlare? "Chiede uno dei miei gemelli.

-alla fine il bigliettino non è servito a nulla. Amy avrà di sicuro letto quello che ho scritto sul foglio, lei sa bene che io posso parlare. - penso.

Io faccio di no con la testa.

Hanno gli occhi pieni di rabbia, ma anche di lacrime.
Mio padre si ricompone e ringrazia Amy.

"Ora andiamo dai, le tue cose le abbiamo già prese" dice e annuisco. Mi dirigo fuori dalla stazione, quando sento che i miei gemelli mi tengono la mano, uno alla mia destra e l'altro alla mia sinistra.

A me non dispiace, quindi ci dirigiamo tutti e tre, mano nella mano verso la macchina.

Il ritorno della principessa scomparsa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora